Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e di capitan Alibegovic tutto si può dire in questa stagione tranne che, dopo il maldestro tentativo estivo di togliergli la leadership carismatica, non sia ancora l’anima della Snaidero, com’è sin dalla rifondazione arancione di cui è stato la prima pietra messa sul parquet.
Teo, uomo - squadra, ora scende in campo sugli ottavi dei play - off scudetto contro la Monte Paschi Siena. Se li gioca a parole, mai vuote di significato per l’ambiente.
Capitano, una previsione.
«I play - off sono un mondo diverso. Si ricomincia da zero a zero. Tutto può succedere. La fase regolare è cancellata. Abbiamo la possibilità di giocarcela. Se facciamo la sorpresa a Siena, la pressione sarà rovesciata su di loro. Noi nella prima partita niente abbiamo da perdere. Siamo al primo round, andiamo ad annusare come sono preparati sapendo che in due giorni poi non si può cambiare tanto. Da un successo al Carnera non si può prescindere, anche se dobbiamo essere umili e ricordarci che la Monte Paschi è una squadra forte e ben allenata. Dobbiamo averne rispetto, ma non sul campo. In gara3, poi, tutto può succedere: per me non fa differenza vincere la prima o la bella a Siena».
Intanto, giovedì c’è gara1.
«Dobbiamo cercare di stare attaccati alla partita fino ai 3 o 4 minuti finali. Dobbiamo arrivarci sopra o sotto di 5, non di più. Sarei contento perché quello è il momento in cui un solo episodio può decidere la partita e determinante è la consistenza della squadra».
Avete cancellato dalla mente la prova a Verona?
«Abbiamo sfogato lo stress di una stagione pressante. Volevamo vincere, ma abbiamo avuto un atteggiamento debole. Testa e corpo non erano in sintonia. La gara prima, contro Reggio Calabria, ci eravamo salvati e ci era caduta una pietra dal cuore. Verona è arrivata troppo presto, non avevamo digerito la situazione».
Frates non sa prevedere che squadra avrà giovedì.
«È normale. A fine anno i bioritmi sono diversi. Sarei felice se avessimo quattro giocatori in palla, gli altri a ruota».
Per andare avanti nei play - off dovrete vincere in casa avversaria e in due anni nè voi nè loro ci siete riusciti.
«La scorsa stagione loro hanno gettato l’occasione a Udine, viceversa noi a Siena. È un confronto tra due squadre molto simili. Il nostro big man Stern contro il gigante Chiacig. Topic è un falso 4 come me. Siamo diversi in ala: Zukauskas è un tiratore puro, Li Vecchi più penetratore. Gorenc e Mian sono entrambi fisici. Woolridge, più body builder, e Stefanov, più veloce, sono i leader delle due squadre. Non sarà una partita facile per alcuno se l’atteggiamento sarà quello giusto, come credo perché si può sbagliare una partita nella stagione regolare, ma non nei play - off».
Stavolta ci siete tu e Mian, assenti per infortuni nel ritorno a Siena.
«Possiamo dare una spinta alla squadra, se saremo sfruttati per quel che sappiamo fare. L’ultima volta ha dovuto giocare 4 Sartori e, a tratti, Mills. Avevamo solo Stern lungo».
Giovedì rientra Scott.
«Tutti possiamo essere utili. Lui sa sfruttare le sue caratteristiche sotto canestro. Può dare un buon apporto. Speriamo che non rompa gli equilibri in pivot. deciderà il coach».
I play - off possono rilanciare la vostra stagione.
«Non è questa la fase in cui si firmano i contratti. Proprietà e gm hanno già avuto tempo di vedere quel che hanno visto. È inutile pensare alle statistiche, dobbiamo solo puntare a dare il meglio. Io ho il piacere personale che, dal mio rientro, in squadra è arrivata l’amicizia e abbiamo cominciato a respirare assieme: questo è stato il segreto degli 8 o 10 punti che abbiamo fatto nell’ultima fase. Lo staff ha già i suoi giudizi, non credo che cambieranno. Dobbiamo anche estraniarci da tutto il resto dell’ambiente e riflettere bene sulla sfida che ci attende. Si può essere bravi vincendo, ma anche perdendo: concentrandoci, comunque, nessuno ci metterà sotto di brutto».
Valerio Morelli
Teo, uomo - squadra, ora scende in campo sugli ottavi dei play - off scudetto contro la Monte Paschi Siena. Se li gioca a parole, mai vuote di significato per l’ambiente.
Capitano, una previsione.
«I play - off sono un mondo diverso. Si ricomincia da zero a zero. Tutto può succedere. La fase regolare è cancellata. Abbiamo la possibilità di giocarcela. Se facciamo la sorpresa a Siena, la pressione sarà rovesciata su di loro. Noi nella prima partita niente abbiamo da perdere. Siamo al primo round, andiamo ad annusare come sono preparati sapendo che in due giorni poi non si può cambiare tanto. Da un successo al Carnera non si può prescindere, anche se dobbiamo essere umili e ricordarci che la Monte Paschi è una squadra forte e ben allenata. Dobbiamo averne rispetto, ma non sul campo. In gara3, poi, tutto può succedere: per me non fa differenza vincere la prima o la bella a Siena».
Intanto, giovedì c’è gara1.
«Dobbiamo cercare di stare attaccati alla partita fino ai 3 o 4 minuti finali. Dobbiamo arrivarci sopra o sotto di 5, non di più. Sarei contento perché quello è il momento in cui un solo episodio può decidere la partita e determinante è la consistenza della squadra».
Avete cancellato dalla mente la prova a Verona?
«Abbiamo sfogato lo stress di una stagione pressante. Volevamo vincere, ma abbiamo avuto un atteggiamento debole. Testa e corpo non erano in sintonia. La gara prima, contro Reggio Calabria, ci eravamo salvati e ci era caduta una pietra dal cuore. Verona è arrivata troppo presto, non avevamo digerito la situazione».
Frates non sa prevedere che squadra avrà giovedì.
«È normale. A fine anno i bioritmi sono diversi. Sarei felice se avessimo quattro giocatori in palla, gli altri a ruota».
Per andare avanti nei play - off dovrete vincere in casa avversaria e in due anni nè voi nè loro ci siete riusciti.
«La scorsa stagione loro hanno gettato l’occasione a Udine, viceversa noi a Siena. È un confronto tra due squadre molto simili. Il nostro big man Stern contro il gigante Chiacig. Topic è un falso 4 come me. Siamo diversi in ala: Zukauskas è un tiratore puro, Li Vecchi più penetratore. Gorenc e Mian sono entrambi fisici. Woolridge, più body builder, e Stefanov, più veloce, sono i leader delle due squadre. Non sarà una partita facile per alcuno se l’atteggiamento sarà quello giusto, come credo perché si può sbagliare una partita nella stagione regolare, ma non nei play - off».
Stavolta ci siete tu e Mian, assenti per infortuni nel ritorno a Siena.
«Possiamo dare una spinta alla squadra, se saremo sfruttati per quel che sappiamo fare. L’ultima volta ha dovuto giocare 4 Sartori e, a tratti, Mills. Avevamo solo Stern lungo».
Giovedì rientra Scott.
«Tutti possiamo essere utili. Lui sa sfruttare le sue caratteristiche sotto canestro. Può dare un buon apporto. Speriamo che non rompa gli equilibri in pivot. deciderà il coach».
I play - off possono rilanciare la vostra stagione.
«Non è questa la fase in cui si firmano i contratti. Proprietà e gm hanno già avuto tempo di vedere quel che hanno visto. È inutile pensare alle statistiche, dobbiamo solo puntare a dare il meglio. Io ho il piacere personale che, dal mio rientro, in squadra è arrivata l’amicizia e abbiamo cominciato a respirare assieme: questo è stato il segreto degli 8 o 10 punti che abbiamo fatto nell’ultima fase. Lo staff ha già i suoi giudizi, non credo che cambieranno. Dobbiamo anche estraniarci da tutto il resto dell’ambiente e riflettere bene sulla sfida che ci attende. Si può essere bravi vincendo, ma anche perdendo: concentrandoci, comunque, nessuno ci metterà sotto di brutto».
Valerio Morelli
