ROSETO - Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Meglio, per l'Euro Roseto, concentrarsi sui playoff contro Roma o pensare alla sorte della società che detiene il titolo sportivo del sodalizio biancoblu, che per il 94,5% è di proprietà del Presidente Michele Martinelli? Senz'altro meglio pensare, e bene, a entrambe le cose. Anche perché gli attori sono diversi, così come diverse sono le attività che devono svolgere. Da una parte ci sono gli atleti, allenati da Bruno Impaloni, che lavorano in vista di gara 1 dell'ottavo di finale scudetto, mentre dall'altra ci sono le trattative, si spera sempre più concrete, per il passaggio di proprietà del Roseto Basket, che il Presidente Martinelli ha deciso di lasciare dopo un lustro ricco di grandissime soddisfazioni. Lasciare, certo, anche se una sua dichiarazione, relativa allo scudetto a Roseto in due anni, con 10 miliardi delle vecchie lire a stagione di budget, parrebbe far pensare che, per un progetto ambizioso davvero, forse il Patron biancazzurro potrebbe cambiare idea. Ma è bene che chi vuole acquistare il Roseto muova ora i suoi passi più decisi, senza lasciarsi intimidire dalle dichiarazioni tricolori di un Martinelli che, comunque, ha sempre creduto prima di altri alla fattibilità di progetti molto ambiziosi (molti gli diedero del visionario quando parlò di Roseto in A1). E' bene, dicevamo, che gli eventuali imprenditori davvero intenzionati a rilevare il Roseto Basket e su di esso costruire un serio progetto di sviluppo e promozione di una intera regione, che sia poi appetibile agli enti e alle istituzioni, si muovano con chiarezza e serietà. Mai come oggi la situazione potrebbe essere ad un incrocio, con una sola strada che porta a Roseto e altre tre che vanno lontano dal lido delle rose.
Luca Maggitti
Luca Maggitti