Ammesso, e non ancora concesso, che Madrigali decida di vendere la Virtus, almeno ora sappiamo con certezza che un acquirente pronto a trattarne l´acquisto c´è. O meglio, più acquirenti, visto che l´esistenza della cordata di imprenditori bolognesi tessuta da Alberto Clò (presidente della Sab, società che gestisce l´aeroporto Marconi, ed ex ministro del governo Dini) di cui abbiamo dato notizia ieri, è stata confermata da uno dei diretti interessati.
Per comprare, però, occorre appunto che ci sia qualcuno disposto a vendere, e su questo Madrigali non ha ancora lasciato intendere fino in fondo come la pensa. Ieri, però, ha detto: "Se ci sono offerte, le ascolto, non vedo perché non dovrei farlo. Ma per ora le ho praticamente solo lette sui giornali". Insomma, come peraltro è anche normale che accada in certi casi, il gioco sta procedendo al coperto, anche se ogni tanto qualcosa affiora da sotto il tavolo delle trattative. Per esempio si sa che Piero Gnudi, il noto commercialista bolognese attualmente al vertice dell´Iri, anche per conto di quella cordata che si diceva si è presentato negli uffici della Cto e ha assaggiato le possibilità e le potenzialità dell´affare in un lungo colloquio con Madrigali. Non risulta che sia stato gentilmente invitato a lasciar perdere, ma nemmeno che abbia trovato un interlocutore entusiasta di vendere. Madrigali non smentisce: «Sì, ci siamo visti, ma abbiamo parlato della situazione generale. Non direi si sia trattato in senso stretto di un´offerta».
I guai, le polemiche e forse pure la sconfitta nella finale di Eurolega, potrebbero però incentivare una volontà di cessione al momento flebile e incerta, e in questo pure le grane economiche che affiorano dall´interno della squadra potrebbero avere il loro peso. O per meglio dire, la grana economica, ossia quella legata alla protesta alzata ieri dal procuratore di Griffith Ken Porter, lamentando irregolari pagamenti al suo assistito e varie altre inadempienze. Ieri mattina, lo stesso Ken Porter ha però incontrato Madrigali, e dopo un lungo incontro ne è uscito un comunicato tutto tarallucci e vino. Eccolo: "Ken Porter, agente di Rashard Griffith, precisa di non avere mai fatto alcun riferimento personale al presidente della Virtus Madrigali né di avere mai detto, come apparso invece su alcuni quotidiani, che Rashard Griffith non avrebbe più giocato in futuro con questa proprietà. A tal proposito Ken Porter ha incontrato oggi, martedì 7 maggio, il presidente della Virtus Kinder Bologna Marco Madrigali. Un colloquio di quasi quattro ore, durante il quale si sono chiariti alcuni malintesi e si è parlato anche della possibilità di rinnovare il contratto di Rashard Griffith".
Fin qui il comunicato dettato da Porter, queste invece le parole di Madrigali: «Mah, lui mi ha spiegato di non aver mai detto certe cose, e comunque di essere stato equivocato. Fatto sta che ci siamo chiariti, fermo restando che anche lui ha convenuto sul fatto che il basket sia cambiato, e che certi emolumenti possano essere ritoccati, compreso quello di Griffith, sul cui rendimento di quest´anno ho espresso anche a lui qualche perplessità. Dopodichè, non so cosa se ne farà. Il prolungamento? Davanti a una riduzione dell´ingaggio, è possibile anche quello». Tutto, di questi tempi, in bianconero pare possibile. Cioè che il pivot resti dov´è, o se ne vada. Più o meno come il suo presidente.
Giovanni Egidio
Per comprare, però, occorre appunto che ci sia qualcuno disposto a vendere, e su questo Madrigali non ha ancora lasciato intendere fino in fondo come la pensa. Ieri, però, ha detto: "Se ci sono offerte, le ascolto, non vedo perché non dovrei farlo. Ma per ora le ho praticamente solo lette sui giornali". Insomma, come peraltro è anche normale che accada in certi casi, il gioco sta procedendo al coperto, anche se ogni tanto qualcosa affiora da sotto il tavolo delle trattative. Per esempio si sa che Piero Gnudi, il noto commercialista bolognese attualmente al vertice dell´Iri, anche per conto di quella cordata che si diceva si è presentato negli uffici della Cto e ha assaggiato le possibilità e le potenzialità dell´affare in un lungo colloquio con Madrigali. Non risulta che sia stato gentilmente invitato a lasciar perdere, ma nemmeno che abbia trovato un interlocutore entusiasta di vendere. Madrigali non smentisce: «Sì, ci siamo visti, ma abbiamo parlato della situazione generale. Non direi si sia trattato in senso stretto di un´offerta».
I guai, le polemiche e forse pure la sconfitta nella finale di Eurolega, potrebbero però incentivare una volontà di cessione al momento flebile e incerta, e in questo pure le grane economiche che affiorano dall´interno della squadra potrebbero avere il loro peso. O per meglio dire, la grana economica, ossia quella legata alla protesta alzata ieri dal procuratore di Griffith Ken Porter, lamentando irregolari pagamenti al suo assistito e varie altre inadempienze. Ieri mattina, lo stesso Ken Porter ha però incontrato Madrigali, e dopo un lungo incontro ne è uscito un comunicato tutto tarallucci e vino. Eccolo: "Ken Porter, agente di Rashard Griffith, precisa di non avere mai fatto alcun riferimento personale al presidente della Virtus Madrigali né di avere mai detto, come apparso invece su alcuni quotidiani, che Rashard Griffith non avrebbe più giocato in futuro con questa proprietà. A tal proposito Ken Porter ha incontrato oggi, martedì 7 maggio, il presidente della Virtus Kinder Bologna Marco Madrigali. Un colloquio di quasi quattro ore, durante il quale si sono chiariti alcuni malintesi e si è parlato anche della possibilità di rinnovare il contratto di Rashard Griffith".
Fin qui il comunicato dettato da Porter, queste invece le parole di Madrigali: «Mah, lui mi ha spiegato di non aver mai detto certe cose, e comunque di essere stato equivocato. Fatto sta che ci siamo chiariti, fermo restando che anche lui ha convenuto sul fatto che il basket sia cambiato, e che certi emolumenti possano essere ritoccati, compreso quello di Griffith, sul cui rendimento di quest´anno ho espresso anche a lui qualche perplessità. Dopodichè, non so cosa se ne farà. Il prolungamento? Davanti a una riduzione dell´ingaggio, è possibile anche quello». Tutto, di questi tempi, in bianconero pare possibile. Cioè che il pivot resti dov´è, o se ne vada. Più o meno come il suo presidente.
Giovanni Egidio
Fonte: La Repubblica