ROSETO. Momento della verità per l'Euro Roseto. Domani parte l'avventura dei play off scudetto sul campo della Wurth Roma di Myers, Allen e Handlogten, definiti dal coach Caja la spina dorsale della squadra. Nel contempo si corre il rischio di avviare il conto alla rovescia per il passaggio definitivo del titolo sportivo a un'altra sede e il risultato di gara5 tra Napoli e Jesi sembra entrarci poco.
Secondo fonti attendibili, infatti, Napoli potrebbe perfezionare l'acquisto del titolo sportivo di A1 entro pochi giorni a prescindere dalla qualificazione per il turno successivo dei play off di Legadue, salvo poi rivenderlo alla "delusa di turno", magari Reggio Emilia, in caso di promozione conquistata sul campo.
In altre parole i giorni potrebbero essere davvero contati per la cordata facente capo all'attuale sponsor del Roseto, Dante Paterna, anche se Martinelli ha confermato di aspettare fino al termine di questa settimana.
Chi si sta dannando l'anima per far si che la favola di "Alice nel paese delle meraviglie", com'è stata definita la presenza della piccola Roseto nel massimo torneo cestistico italiano, è il dirigente nonché coordinatore della cordata, Nicola Mariani, il quale sta macinando chilometri e contribuendo alle casse del proprio gestore di telefonia mobile per fare incontrare il sindaco Di Bonaventura con Paterna e con l'imprenditore Amadio prima che sia troppo tardi.
Le notizie, tuttavia, giungono con il contagocce, anche perché nessuno degli interessati ha molta voglia di parlare, perfino il tradizionalmente loquace Martinelli il quale, però, alla domanda se ha già venduto il titolo di Roseto, risponde con un secco «No!».
Non resta che sperare, dunque, almeno fin quando i giochi non saranno fatti e non ci sarà più niente da fare né da recriminare, visto che di tempo a disposizione chi era realmente interessato a mantenere la serie A1 a Roseto ne ha avuto a sufficienza.
Sperare in una fumata bianca, nell'interessamento del tessuto imprenditoriale abruzzese, delle istituzioni; ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente, perché anche chi compra un prodotto ha bisogno di conoscerne le potenzialità, e a giudicare dalle presenze medie fatte registrare in questa stagione al PalaSalara la pallacanestro non sembra più essere un prodotto vincente, fermo restando che in sede di strutturazione della politica dei prezzi (degli abbonamenti e dei biglietti) l'attuale società ha commesso degli errori evidenti finendo inevitabilmente con il pagarli.
Quale migliore occasione dei play off per dare coraggio a quanti sono interessati ad acquistare il Roseto? Domani è in programma gara1 a Roma poi, domenica, toccherà alla Wurth scendere sul glorioso parquet del PalaSalara: troverà di fronte il pubblico delle grandi occasioni? Quello che ha fatto tremare le gambe a più di un campione?
Giorgio Pomponi
Secondo fonti attendibili, infatti, Napoli potrebbe perfezionare l'acquisto del titolo sportivo di A1 entro pochi giorni a prescindere dalla qualificazione per il turno successivo dei play off di Legadue, salvo poi rivenderlo alla "delusa di turno", magari Reggio Emilia, in caso di promozione conquistata sul campo.
In altre parole i giorni potrebbero essere davvero contati per la cordata facente capo all'attuale sponsor del Roseto, Dante Paterna, anche se Martinelli ha confermato di aspettare fino al termine di questa settimana.
Chi si sta dannando l'anima per far si che la favola di "Alice nel paese delle meraviglie", com'è stata definita la presenza della piccola Roseto nel massimo torneo cestistico italiano, è il dirigente nonché coordinatore della cordata, Nicola Mariani, il quale sta macinando chilometri e contribuendo alle casse del proprio gestore di telefonia mobile per fare incontrare il sindaco Di Bonaventura con Paterna e con l'imprenditore Amadio prima che sia troppo tardi.
Le notizie, tuttavia, giungono con il contagocce, anche perché nessuno degli interessati ha molta voglia di parlare, perfino il tradizionalmente loquace Martinelli il quale, però, alla domanda se ha già venduto il titolo di Roseto, risponde con un secco «No!».
Non resta che sperare, dunque, almeno fin quando i giochi non saranno fatti e non ci sarà più niente da fare né da recriminare, visto che di tempo a disposizione chi era realmente interessato a mantenere la serie A1 a Roseto ne ha avuto a sufficienza.
Sperare in una fumata bianca, nell'interessamento del tessuto imprenditoriale abruzzese, delle istituzioni; ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente, perché anche chi compra un prodotto ha bisogno di conoscerne le potenzialità, e a giudicare dalle presenze medie fatte registrare in questa stagione al PalaSalara la pallacanestro non sembra più essere un prodotto vincente, fermo restando che in sede di strutturazione della politica dei prezzi (degli abbonamenti e dei biglietti) l'attuale società ha commesso degli errori evidenti finendo inevitabilmente con il pagarli.
Quale migliore occasione dei play off per dare coraggio a quanti sono interessati ad acquistare il Roseto? Domani è in programma gara1 a Roma poi, domenica, toccherà alla Wurth scendere sul glorioso parquet del PalaSalara: troverà di fronte il pubblico delle grandi occasioni? Quello che ha fatto tremare le gambe a più di un campione?
Giorgio Pomponi
