Quattro ore nell'ufficio di Marco Madrigali. Poi, però, Ken Porter preferisce lasciare la sede della Cto, l'azienda del presidente Virtus, per evitare contatti con i giornalisti. Di tutt'altro avviso, invece, Madrigali, che riassume non solo le quattro ore con Porter ma anche l'arrabbiatura mattutina quando si è trovato di fronte ai giornali. «Quando li ho visti attacca il presidente mi è sembrato di vedere un film dell'orrore. Poi ci siamo incontrati e Porter si è detto disposto a ridurre, in previsione di un nuovo accordo, i compensi per Griffith. Alle condizioni attuali, sicuramente, non rifirmeremo. Mi sembra che il discorso con lui, almeno a parole, si sia avviato bene. Se Rashard torna a giocare come lui sa fare non ci sono problemi».
Le quattro ore passate davanti a Porter servono anche per chiarire alcune questioni. «In passato insiste si è detto che io e Messina avremmo litigato per Rashard, per la questione dell'assicurazione, per l'utilizzo anticipato che ne avrebbe fatto Ettore. La realtà è che l'assicurazione scade non nel momento in cui un giocatore torna in campo, ma quando si trova in palestra ed è in grado di affrontare un cinque contro cinque».
Porter aveva chiamato in causa anche la disdetta, da luglio, dell'affitto dell'appartamento occupato da Rashard. «Il contratto per la casa era biennale, sarebbe stato disdetto comunque. Porter mi ha ripetuto di non aver tirato in ballo la mia persona. Ha usato la parola management. Ma il management sono io? Oppure Brunamonti, Taddia, Messina? O tutti insieme? Indubbiamente è un uomo difficile da capire. E per certe parole che ha usato mi ha offeso. A un certo punto gli ho anche chiesto perché l'avesse fatto. Se uno vuole comprare la Virtus me lo dica chiaramente. Se uno vuol fare pubblicità a Rashard faccia altrettanto. Parlare con il giocatore? Non ci penso nemmeno. O meglio, se lui vorrà parlare con me lo farò volentieri, ma».
In teoria, dice Madrigali, la Virtus potrebbe anche prendere provvedimenti verso il giocatore. Ma non lo farà. «Ne ho parlato con Messina incalza anche lui era fuori di testa. Dispiaciuto per l'accaduto. Anche perché questo signore è rimasto in città per una decina di giorni. E solo prima di ripartire ha sollevato la questione. In modo inopportuno. Se doveva avere qualcosa ne dubito poteva fare una telefonata».
Alessandro Gallo
Le quattro ore passate davanti a Porter servono anche per chiarire alcune questioni. «In passato insiste si è detto che io e Messina avremmo litigato per Rashard, per la questione dell'assicurazione, per l'utilizzo anticipato che ne avrebbe fatto Ettore. La realtà è che l'assicurazione scade non nel momento in cui un giocatore torna in campo, ma quando si trova in palestra ed è in grado di affrontare un cinque contro cinque».
Porter aveva chiamato in causa anche la disdetta, da luglio, dell'affitto dell'appartamento occupato da Rashard. «Il contratto per la casa era biennale, sarebbe stato disdetto comunque. Porter mi ha ripetuto di non aver tirato in ballo la mia persona. Ha usato la parola management. Ma il management sono io? Oppure Brunamonti, Taddia, Messina? O tutti insieme? Indubbiamente è un uomo difficile da capire. E per certe parole che ha usato mi ha offeso. A un certo punto gli ho anche chiesto perché l'avesse fatto. Se uno vuole comprare la Virtus me lo dica chiaramente. Se uno vuol fare pubblicità a Rashard faccia altrettanto. Parlare con il giocatore? Non ci penso nemmeno. O meglio, se lui vorrà parlare con me lo farò volentieri, ma».
In teoria, dice Madrigali, la Virtus potrebbe anche prendere provvedimenti verso il giocatore. Ma non lo farà. «Ne ho parlato con Messina incalza anche lui era fuori di testa. Dispiaciuto per l'accaduto. Anche perché questo signore è rimasto in città per una decina di giorni. E solo prima di ripartire ha sollevato la questione. In modo inopportuno. Se doveva avere qualcosa ne dubito poteva fare una telefonata».
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino