Se entro sette giorni, dieci al massimo, il curatore fallimentare della Scaligera non riceverà una proposta scritta, concreta e credibile, per il risanamento della Scaligera Basket, avvierà le procedure per il bando d’asta. «E’ la procedura prevista dal Tribunale e non si può fare altrimenti» , precisa il dottor Mino Castellani. Il curatore, comunque, conferma che «c’è interessamento per il salvataggio della società».
I legali del gruppo Vicenzi e del gruppo Bordato hanno chiesto di verificare lo stato passivo, ora pubblico e visibile alla Cancelleria del Tribunale «e c’è poi - riferisce Castellani - una terza via che mi ha fatto una domanda al riguardo» . Il curatore fa capire che questo gruppo potrebbe, eventualmente, appoggiare uno o l’altro dei gruppi che presentasse una proposta di salvataggio.
E’ confermato che i crediti ammessi sono pari a un milione 32 mila euro, dei quali 493 mila privilegiati e 539 mila chirografi. Il debito sportivo, comunque, quello che la Federbasket pretende sia pagato per concedere il diritto sportivo, è pari a 653 mila euro, circa un miliardo 300 milioni di vecchie lire: in questa cifra rientrano quasi tutti i crediti privilegiati e qualche chirografo. Un articolo dello statuto federale, ricordiamo, prevede che il presidente possa concedere i diritti ad una società che si assuma il debito sportivo. Si ritiene sarebbe sufficiente che le persone intenzionate a subentrare dessero una fidejussione per coprire il pagamento dei debiti.
Il curatore fallimentare ha partecipato, lunedì scorso, all’assemblea di Lega che ha portato alla nomina di Enrico Prandi quale nuovo presidente. Risulta che in Lega siano molto attenti a quanto accadrà a Verona e, in particolare, Imola spera in un salvataggio della Scaligera in quanto ritiene di poter avere, in questo caso, speranze di ripescaggio in A1 dove, nel prossimo campionato, tutti vogliono un numero pari di squadre.
Le iscrizioni al campionato vanno fatte entro il 27 giugno prossimo. Per questo, il curatore ribadisce che «entro un mese, al massimo, intendo chiudere perchè poi vi saranno tempi tecnici da rispettare per iscrivere la squadra». Così i prossimi dieci giorni sembrano essere quelli decisivi per il futuro della Scaligera. Se si andrà al bando d’asta, la società potrebbe andare al primo che arrivasse con un’offerta precisa e non è escluso che questo possa essere da fuori Verona perchè i diritti della A1 sono, indubbiamente, molto appetibili. Castellani conferma «un moderato ottimismo». «Bene o male - rileva - le cifre sono diventate ufficiali solo il 30 aprile: è trascorsa una settimana e solo da un paio di giorni i legali dei gruppi interessati stanno valutandole. Ho dato loro tempi molto stretti».
Renzo Puliero
I legali del gruppo Vicenzi e del gruppo Bordato hanno chiesto di verificare lo stato passivo, ora pubblico e visibile alla Cancelleria del Tribunale «e c’è poi - riferisce Castellani - una terza via che mi ha fatto una domanda al riguardo» . Il curatore fa capire che questo gruppo potrebbe, eventualmente, appoggiare uno o l’altro dei gruppi che presentasse una proposta di salvataggio.
E’ confermato che i crediti ammessi sono pari a un milione 32 mila euro, dei quali 493 mila privilegiati e 539 mila chirografi. Il debito sportivo, comunque, quello che la Federbasket pretende sia pagato per concedere il diritto sportivo, è pari a 653 mila euro, circa un miliardo 300 milioni di vecchie lire: in questa cifra rientrano quasi tutti i crediti privilegiati e qualche chirografo. Un articolo dello statuto federale, ricordiamo, prevede che il presidente possa concedere i diritti ad una società che si assuma il debito sportivo. Si ritiene sarebbe sufficiente che le persone intenzionate a subentrare dessero una fidejussione per coprire il pagamento dei debiti.
Il curatore fallimentare ha partecipato, lunedì scorso, all’assemblea di Lega che ha portato alla nomina di Enrico Prandi quale nuovo presidente. Risulta che in Lega siano molto attenti a quanto accadrà a Verona e, in particolare, Imola spera in un salvataggio della Scaligera in quanto ritiene di poter avere, in questo caso, speranze di ripescaggio in A1 dove, nel prossimo campionato, tutti vogliono un numero pari di squadre.
Le iscrizioni al campionato vanno fatte entro il 27 giugno prossimo. Per questo, il curatore ribadisce che «entro un mese, al massimo, intendo chiudere perchè poi vi saranno tempi tecnici da rispettare per iscrivere la squadra». Così i prossimi dieci giorni sembrano essere quelli decisivi per il futuro della Scaligera. Se si andrà al bando d’asta, la società potrebbe andare al primo che arrivasse con un’offerta precisa e non è escluso che questo possa essere da fuori Verona perchè i diritti della A1 sono, indubbiamente, molto appetibili. Castellani conferma «un moderato ottimismo». «Bene o male - rileva - le cifre sono diventate ufficiali solo il 30 aprile: è trascorsa una settimana e solo da un paio di giorni i legali dei gruppi interessati stanno valutandole. Ho dato loro tempi molto stretti».
Renzo Puliero