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Lasi sceglie LaSalle Thompson

L'ordine del coach di Fabriano: «Difesa»

FABRIANO — Si gioca, finalmente. Due settimane di aneliti e aspettative, paroline e parolone, tensioni ed emozioni solo verbali si scioglieranno sul campo. Il tutto nello spazio minimo di tre giorni e massimo di cinque. E' il bello del derby da play-off, quello che non ti dà tempo di rifiatare come impone la tradizione di confronti tra corregionali e di spareggi scudetto che si bruceranno a ritmi da capogiro, a partire da questo rapidissimo primo turno.
Gioca La Salle. Intanto le notizie. In garauno al Bpa Palas (ore 20,30, arbitri Ursi e D'Este, diretta radio su Rc1), il play titolare sarà La Salle Thompson che coach Lasi ha ancora preferito a Mclinton, costretto a seguire il derby in borghese. Per l'altro escluso dai dieci si deciderà in via definitiva solo oggi, ma gli indizi portano a Semprini, sempre che oltre al rientrante Bonsignori, anche Martinez (botta al ginocchio) dimostrerà di essere nel pieno delle possibilità fisiche.
«A tutta difesa». Il primo play-off di massima serie di Maurizio Lasi comincia con il sano realismo che ha sempre contraddistinto la sua gestione. «Per noi arrivare a questa seconda fase equivale ad aver vinto lo scudetto, ora proviamo a vincere anche la nostra Eurolega. Sappiamo tutti delle grandi difficoltà tecniche a sfidare un rivale costruito per ambire al titolo, ma non per questo eviteremo di giocarcela». Ma per «impaurire» i cucinieri servirà un'altra partitissima come quella di un mese fa, che peraltro rappresenta l'ultima vittoria dei biancoblù? «Allora giocammo benissimo in attacco, ma per i nostri equilibri sarà fondamentale la difesa. Contro avversari più forti e in piena bagarre da play-off, c'è assoluta necessità di fare corpo unico in marcatura, altrimenti tutto sarà troppo difficile».
«Niente vacanza». Un paio sono le speranze che il tecnico coltiva all'immediata vigilia. «Innanzitutto, credo e spero che i nostri americani sappiano caricarsi con i play-off come accade puntualmente oltreoceano. L'intensità degli ultimi allenamenti, in questo senso, ci conforta. E poi mi auguro che, vada come vada, questa verrà interpretata l'occasione giusta per festeggiare assieme ai nostri meravigliosi tifosi un'annata da ricordare».
«Gattoni dirigente». L'ultima è per il capitano che in questi ultimi giorni più volte ha espresso sulla stampa il pensiero della squadra. «E' stato saggio come sempre, in campo e fuori. Al di là del suo eccellente rendimento sul parquet, anche in questa stagione, Massimo ha confermato grandi doti umane e vero attaccamento alla maglia. Un giocatore così merita tanto, magari, a fine carriera, pure un posto nella società fabrianese, seguendo l'esempio di Costa e Magnifico alla Scavolini».
Alessandro Di Marco
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