Nessun colpo di scena in casa Andrea Costa. L'assemblea dei soci ha tenuto fede alle premesse dei giorni scorsi dando inizio ad un nuovo capitolo della storia del club biancorosso. L'uscita di scena, almeno dal ruolo di presidente, di Gian Piero Domenicali è senza dubbio il segno tangibile che un nuovo corso si è aperto. Con Domenicali al timone Imola è arrivata nel basket d'elite e ci è rimasta per 4 stagioni, conoscendo anche le coppe: traguardi difficilmente ripetibili che resteranno per sempre nei libri dello sport imolese. Le ultime due, disastrose annate, culminate con l'amara retrocessione, hanno però spinto la società a dare un'impostazione diversa all'Andrea Costa. Il presidente sarà Andrea Fanti, uno della vecchia guardia, che ha legato il proprio nome alle promozioni in B2 e B1. Fanti, eletto all'unanimità, non avrà però un ruolo «alla Domenicali», ma sarà affiancato da Fabio Di Felice, per quanto riguarda la parte amministrativa, e da un'altra persona, il ds, per la parte tecnica. Il primo punto, comunque, resta quello economico e l'assemblea ha approvato un piano di ripiano perdite e ricapitalizzazione. La particolarità sta nel fatto che i soci avranno 40 giorni di tempo per decidere se fare l'operazione. Il tutto nei tempi per l'iscrizione al prossimo campionato, che sia di Legadue o, come molti sperano, ancora di serie A. Il secondo punto all'ordine del giorno è stato la nomina del consiglio. Per ora, oltre a Fanti, sono stati scelti Di Felice, Domenicali e Bergamini, ma sicuramente il numero, che per statuto può variare da tre a quindici elementi, è destinato a crescere. «Per ora — spiega lo stesso Di Felice — ci siamo attestati verso un numero minimo, ma ci aspettiamo un allargamento, anche perché potrebbe entrare nuovi soci». L'amministratore delegato dell'Andrea Costa prosegue con una panoramica sull'aspetto economico del club: «La situazione delle perdite — continua — è di una certa importanza. Ad oggi abbiamo già una buona copertura, ma non siamo ancora al cento per cento. Il nostro obiettivo è trovarci all'inizio della prossima stagione con una società senza debiti per non avere nessun patema d'animo. Cosa penso? Di natura sono ottimista, anche se la città deve capire che abbiamo bisogno di aiuto». Mercoledì prossimo ci sarà il consiglio d'amministrazione che dovrà stabilire i poteri dell'amministratore delegato e tracciare le linee guida per la stagione 2002/3. «Avremo due soluzioni — conclude — pensando all'ipotesi Legadue e alla serie A. L'idea è che al più presto dovremo scegliere direttore sportivo e allenatore. Sul coach il massimo sarebbe trovare uno disposto ad accettare, a priori, entrambe le possibilità».
Federico Boschi
Federico Boschi
Fonte: Il Resto del Carlino
