Ivory. Il migliore della Muller, il più continuo, l'uomo dall'atteggiamento sempre positivo ma soprattutto il trascinatore. E' stato sempre l'ultimo a mollare, ha sempre chiamato a raccolta il pubblico quando ce n'era bisogno, era l'unico a parlare di play off quando il rischio retrocessione era elevato. Un grande, che sarà difficile dimenticare...
Carroll. Timido, educato, modesto, mai sopra le righe. Con lui non ci sono mezze misure: si va dalla schiacciata più spettacolare alla "consegna" del pallone più facile nelle mani dell'avversario. Buon tiratore da tre, uno dei protagonisti della stagione.
Rombaldoni. Non avesse chiuso il campionato in calo (è arrivato sfinito all'ultimo mese di stagione), sarebbe stato sicuramente il migliore della Muller. Capitano e "cervello" della squadra, è cresciuto notevolmente quest'anno diventando un giocatore di personalità e facendo vedere spesso giocate da grande campione.
Alberti. Da cambio a Milano e Siena a vero protagonista sul parquet: grande cuore in campo, buon difensore, discreto rimbalzista, ha fatto ricredere molti scettici facendo vedere anche una mano felice in attacco. Ha sofferto molto per le traversie societarie: al termine dell'ultima partita con Udine, forse era il più contento ed emozionato di tutti.
Carraretto. Una rivelazione, giocatore dalla rara serietà e professionalità. Un mastino in difesa, mano educata da tre punti, garretti esplosivi, giusto spirito in campo. Il giocatore che tutti i coach vorrebbero allenare. Bravo.
Camata: E' sempre il solito: fa sentire la sua mole in difesa, sotto le plance è reattivo, ha il classico problema dei falli (meno, per la verità quest'anno), ma segna sempre poco (non è riuscito a battere il suo record in una partita, che è di 15). Anche in questa stagione la discontinuità è stata il suo biglietto da visita, ma la chiamata del Barça nei giorni scorsi è il premio per il suo lavoro.
Turner. Giocatore dalla classe ed esperienza unica. Miglior marcatore della squadra fino a quando ci ha lasciato, si era rivelata una scelta azzeccata nonostante i suoi 35 anni suonati. Peccato la sua prematura partenza, che però ha consentito almeno di "salvare" almeno fino al 30 giugno la società.
Fajardo: grande atleta, uomo di quantità e di qualità. Difficilmente lo dimenticheremo soprattutto per la sua generosità in campo: tanti punti nelle mani, spesso in doppia doppia, talvolta tendeva a strafare ma un giocatore così è meglio averlo dalla propria parte che contro. Per quanto riguarda il suo addio, vale lo stesso discorso fatto per Turner.
Burrough: è arrivato in condizioni atletiche penose. Ha dimostrato un buon atteggiamento sul campo dove, visti i limiti difensivi, si è distinto in attacco dove ha fatto vedere una buona mano anche dalla distanza. Bene ai rimbalzi, male nelle palle perse ma comunque nel nostro campionato può fare benissimo la sua figura.
Higgs: tranne che all'esordio a Varese dove è stato il miglior realizzatore, non è sembrato avere molti punti nelle mani. Bravo comunque perchè, quando in attacco non la metteva, si è applicato in difesa sfruttando un fisico da superman. In ogni caso, facendo un rapporto qualità-prezzo si è rivelato un acquisto azzeccato.
Ianes, Zanella, Nobile e Boscagin: bravi ad applicarsi in allenamento e a farsi trovare pronti nelle poche occasioni in cui sono stati messi sul parquet.
Lardo. Il protagonista numero uno della stagione: persona squisita, ha costruito un gruppo dal nulla, gli ha dato un gioco, lo ha condotto alla final eight di Coppa Italia. Poi, quando la situazione esterna si faceva via via più difficile, ha tenuto unito lo spogliatoio, ha sempre creduto nei suoi ragazzi per poi abbracciarli ad uno ad uno al termine delle ultime due partite casalinghe.
Per Pool Diretta Sport, Andrea Etrari
Carroll. Timido, educato, modesto, mai sopra le righe. Con lui non ci sono mezze misure: si va dalla schiacciata più spettacolare alla "consegna" del pallone più facile nelle mani dell'avversario. Buon tiratore da tre, uno dei protagonisti della stagione.
Rombaldoni. Non avesse chiuso il campionato in calo (è arrivato sfinito all'ultimo mese di stagione), sarebbe stato sicuramente il migliore della Muller. Capitano e "cervello" della squadra, è cresciuto notevolmente quest'anno diventando un giocatore di personalità e facendo vedere spesso giocate da grande campione.
Alberti. Da cambio a Milano e Siena a vero protagonista sul parquet: grande cuore in campo, buon difensore, discreto rimbalzista, ha fatto ricredere molti scettici facendo vedere anche una mano felice in attacco. Ha sofferto molto per le traversie societarie: al termine dell'ultima partita con Udine, forse era il più contento ed emozionato di tutti.
Carraretto. Una rivelazione, giocatore dalla rara serietà e professionalità. Un mastino in difesa, mano educata da tre punti, garretti esplosivi, giusto spirito in campo. Il giocatore che tutti i coach vorrebbero allenare. Bravo.
Camata: E' sempre il solito: fa sentire la sua mole in difesa, sotto le plance è reattivo, ha il classico problema dei falli (meno, per la verità quest'anno), ma segna sempre poco (non è riuscito a battere il suo record in una partita, che è di 15). Anche in questa stagione la discontinuità è stata il suo biglietto da visita, ma la chiamata del Barça nei giorni scorsi è il premio per il suo lavoro.
Turner. Giocatore dalla classe ed esperienza unica. Miglior marcatore della squadra fino a quando ci ha lasciato, si era rivelata una scelta azzeccata nonostante i suoi 35 anni suonati. Peccato la sua prematura partenza, che però ha consentito almeno di "salvare" almeno fino al 30 giugno la società.
Fajardo: grande atleta, uomo di quantità e di qualità. Difficilmente lo dimenticheremo soprattutto per la sua generosità in campo: tanti punti nelle mani, spesso in doppia doppia, talvolta tendeva a strafare ma un giocatore così è meglio averlo dalla propria parte che contro. Per quanto riguarda il suo addio, vale lo stesso discorso fatto per Turner.
Burrough: è arrivato in condizioni atletiche penose. Ha dimostrato un buon atteggiamento sul campo dove, visti i limiti difensivi, si è distinto in attacco dove ha fatto vedere una buona mano anche dalla distanza. Bene ai rimbalzi, male nelle palle perse ma comunque nel nostro campionato può fare benissimo la sua figura.
Higgs: tranne che all'esordio a Varese dove è stato il miglior realizzatore, non è sembrato avere molti punti nelle mani. Bravo comunque perchè, quando in attacco non la metteva, si è applicato in difesa sfruttando un fisico da superman. In ogni caso, facendo un rapporto qualità-prezzo si è rivelato un acquisto azzeccato.
Ianes, Zanella, Nobile e Boscagin: bravi ad applicarsi in allenamento e a farsi trovare pronti nelle poche occasioni in cui sono stati messi sul parquet.
Lardo. Il protagonista numero uno della stagione: persona squisita, ha costruito un gruppo dal nulla, gli ha dato un gioco, lo ha condotto alla final eight di Coppa Italia. Poi, quando la situazione esterna si faceva via via più difficile, ha tenuto unito lo spogliatoio, ha sempre creduto nei suoi ragazzi per poi abbracciarli ad uno ad uno al termine delle ultime due partite casalinghe.
Per Pool Diretta Sport, Andrea Etrari
