Aspettando… la Benetton. Che non incrocerà la Skipper, se non in finale, e che, proprio per questo motivo, è diventata lo sparring partner (ma nella Marca potrebbero arrabbiarsi per questa definizione assai riduttiva) preferito dalla Fortitudo. E domani, appunto, la Skipper testerà nuovamente i propri effettivi contro il club più indigesto alla Città dei Canestri. Anche se nelle ultime due uscite (compresa quella con la Virtus) i 'Maglioni Uniti' e Mike D'Antoni hanno avuto ben poche occasioni per divertirsi. Ieri, al PalaDozza, dove Gregor Fucka ha indossato i panni del 'commesso' per un'oretta, per vendere la nuovissima t-shirt, c'erano Meneghin e Savic – assenti il giorno prima al Palaverde – mentre Kovacic ha lavorato a parte, in compagnia dei fisioterapisti.
Sia Meneghin sia Savic rappresentano due punti fermi di una squadra che ha bisogno delle gambe e delle accelerazione del 'Menego' per offrire una sponda a Basile, l'elemento più importante, in questo momento, dello scacchiere biancoblù. Mentre Zoran è l'allenatore in campo, l'uomo in grado di fare la cosa giusta nel momento più delicato del match, grazie alla sua straordinaria esperienza. La Fortitudo, intanto, sta realizzando, ora, quello che in fondo è il sogno di Boniciolli. Poter vedere, al completo (o quasi), un gruppo che può allenarsi e che sta immagazzinando benzina per la fase finale che scatterà giovedì prossimo, al PalaDozza, contro un'avversaria che avrà un nome preciso, Roma o Roseto. Il confronto con una costola (e che costola!) del proprio passato, Carlton Myers, sarebbe una sfida da non perdere. Per chi, in queste sei stagioni, ha identificato il ruolo e il carisma dell'ex capitano, con l'Aquila Fortitudo. Roma, forse. E poi Cantù oppure Siena. Due club profondamente diversi. Il primo ha introdotto in Italia il Cba-system (tanti giocatori di scuola americana), il secondo, invece, ha battuto la strada europea, venendo subito premiato con la finale di Coppa Italia e la vittoria della Saporta Cup. Con il Siena, poi, la sfida nell'eventuale semifinale avrebbe un sapore particolare. Perché i due club, per la prossima stagione, hanno individuato un rinforzo nel settore esterni in Gordan Giricek. La Fortitudo poteva assicurarselo dalla scorsa estate, Siena ci ha provato prima dei playoff. L'asta potrà partire, presumibilmente, dal 23 giugno.
a. gal.
Sia Meneghin sia Savic rappresentano due punti fermi di una squadra che ha bisogno delle gambe e delle accelerazione del 'Menego' per offrire una sponda a Basile, l'elemento più importante, in questo momento, dello scacchiere biancoblù. Mentre Zoran è l'allenatore in campo, l'uomo in grado di fare la cosa giusta nel momento più delicato del match, grazie alla sua straordinaria esperienza. La Fortitudo, intanto, sta realizzando, ora, quello che in fondo è il sogno di Boniciolli. Poter vedere, al completo (o quasi), un gruppo che può allenarsi e che sta immagazzinando benzina per la fase finale che scatterà giovedì prossimo, al PalaDozza, contro un'avversaria che avrà un nome preciso, Roma o Roseto. Il confronto con una costola (e che costola!) del proprio passato, Carlton Myers, sarebbe una sfida da non perdere. Per chi, in queste sei stagioni, ha identificato il ruolo e il carisma dell'ex capitano, con l'Aquila Fortitudo. Roma, forse. E poi Cantù oppure Siena. Due club profondamente diversi. Il primo ha introdotto in Italia il Cba-system (tanti giocatori di scuola americana), il secondo, invece, ha battuto la strada europea, venendo subito premiato con la finale di Coppa Italia e la vittoria della Saporta Cup. Con il Siena, poi, la sfida nell'eventuale semifinale avrebbe un sapore particolare. Perché i due club, per la prossima stagione, hanno individuato un rinforzo nel settore esterni in Gordan Giricek. La Fortitudo poteva assicurarselo dalla scorsa estate, Siena ci ha provato prima dei playoff. L'asta potrà partire, presumibilmente, dal 23 giugno.
a. gal.
Fonte: Il Resto del Carlino