WURTH ROMA-EURO ROSETO 100-98
WURTH ROMA: Handlogten 11 (4/7), Allen 6 (2/4, 0/4), Tonolli 20 (3/5, 3/6), Righetti 3 (0/1, 1/7), Myers 38 (4/6, 7/15), Marcaccini 18 (1/1, 4/6), Zanelli, Callahan 4 (2/2), Santolamazza n.e., Masper n.e.. Coach: Caja.
EURO ROSETO: Sims 18 (2/6, 3/4), Hicks 10 (4/6), Gilmore 11 (3/4, 1/4), Colson 5 (2/5, 0/2), Ruggiero n.e., Swords, Swinson 19 (8/12), Boni 24 (3/7, 4/11), Lockhart 7 (3/6, 0/2), Monti 4. Coach: Impaloni.
ARBITRI: Facchini di Massalombarda e Paternicò di Reggio Calabria.
NOTE: parziali: 17-20; 43-50; 60-65; 85-85; 100-98. Tiri da 2 punti: Wurth Roma 16/26; Euro Roseto 25/46. Tiri da 3 punti: Wurth 15/38; Euro 8/23. Tiri Liberi: Wurth 23/28; Euro 24/30. Rimbalzi: Wurth 43 (13 offensivi); Euro 33 (11 offensivi). Recuperi: Wurth 17; Euro 24.
ROMA. Si dice che i kolossal cinematografici che hanno fatto la storia hanno in comune il finale: malinconico. Bene, da questo punto di vista la sconfitta per 100-98 subita dall' Euro Roseto sul parquet della Wurth Roma dopo un overtime ha come colonna sonora un tango argentino: triste, solitario y final. Fortuna vuole che Roseto ha a disposizione la gara di ritorno per prolungare la sua avventura nei play off scudetto e regalarsi un'altra meritata "vacanza romana". La partita l'ha fatta Roseto, che ha condotto per oltre 40' nel punteggio fino a un vantaggio massimo di 13 punti (46-59 al 26'), e l'ha vinta Carlton Myers, 38 punti con uno straordinario 7/15 da 3 punti di cui 6/10 dopo l'intervallo, oltre a 8 assist, 7 recuperi e 6 rimbalzi.
L'opera iniziata da Myers - che ha fatto impazzire i molti vip presenti al palasport di piazza Apollodoro (dal presidente del Coni, Petrucci, alla soubrette Alessia Mertz) - è stata portata a termine da Marcaccini, che ha vestito i panni del giustiziere segnando la tripla del +4 (97-93) a 40" dal termine del supplementare. Le ragioni di una sconfitta che comunque l'Euro non avrebbe meritato "ai punti", tuttavia, vanno ricercate all'interno dei 40 minuti regolamentari, quando con 17" da giocare e un vantaggio di 3 punti sul tabellone, frutto di una incursione nel cuore dell'area pitturata di Gimore (82-85), è passata la scelta di non commettere fallo sperando che la palla non arrivasse a Myers. Invece l'arancia è arrivata, come sempre, nelle mani della formidabile guardia di Caja (che aveva già infilato tre triple nell'ultimo quarto di gioco) che, con l'uomo addosso, non ha sbagliato la tripla dell'85-85. Lì Roseto ha anche rischiato di perdere la partita per via di un inopinato sfondamento di Swinson a 4" dalla fine, ma nello slalom supersonico finale Allen ha "inforcato" sul traguardo sbagliando il tiro dell'atroce beffa.
I parziali raccontano di una gara sempre in pugno alla squadra di Impaloni apparsa brillante e solida mentalmente: 17-20 alla prima sirena con uno stratosferico Swinson (11 punti) protagonista; 43-50 all'intervallo grazie allo show time di Boni. Quindi il capolavoro difensivo che consentiva alla Wurth di segnare 3 punti in 6' nel terzo quarto per il già citato +13, l'infortunio alla testa di Boni, commovente nel continuare la sfida con un turbante a protezione della ferita al capo (60-65 alla fine del terzo quarto); e l'epilogo firmato dal fuoriclasse Carlton Myers.
Domenica si replica a Roseto.
p.g.
WURTH ROMA: Handlogten 11 (4/7), Allen 6 (2/4, 0/4), Tonolli 20 (3/5, 3/6), Righetti 3 (0/1, 1/7), Myers 38 (4/6, 7/15), Marcaccini 18 (1/1, 4/6), Zanelli, Callahan 4 (2/2), Santolamazza n.e., Masper n.e.. Coach: Caja.
EURO ROSETO: Sims 18 (2/6, 3/4), Hicks 10 (4/6), Gilmore 11 (3/4, 1/4), Colson 5 (2/5, 0/2), Ruggiero n.e., Swords, Swinson 19 (8/12), Boni 24 (3/7, 4/11), Lockhart 7 (3/6, 0/2), Monti 4. Coach: Impaloni.
ARBITRI: Facchini di Massalombarda e Paternicò di Reggio Calabria.
NOTE: parziali: 17-20; 43-50; 60-65; 85-85; 100-98. Tiri da 2 punti: Wurth Roma 16/26; Euro Roseto 25/46. Tiri da 3 punti: Wurth 15/38; Euro 8/23. Tiri Liberi: Wurth 23/28; Euro 24/30. Rimbalzi: Wurth 43 (13 offensivi); Euro 33 (11 offensivi). Recuperi: Wurth 17; Euro 24.
ROMA. Si dice che i kolossal cinematografici che hanno fatto la storia hanno in comune il finale: malinconico. Bene, da questo punto di vista la sconfitta per 100-98 subita dall' Euro Roseto sul parquet della Wurth Roma dopo un overtime ha come colonna sonora un tango argentino: triste, solitario y final. Fortuna vuole che Roseto ha a disposizione la gara di ritorno per prolungare la sua avventura nei play off scudetto e regalarsi un'altra meritata "vacanza romana". La partita l'ha fatta Roseto, che ha condotto per oltre 40' nel punteggio fino a un vantaggio massimo di 13 punti (46-59 al 26'), e l'ha vinta Carlton Myers, 38 punti con uno straordinario 7/15 da 3 punti di cui 6/10 dopo l'intervallo, oltre a 8 assist, 7 recuperi e 6 rimbalzi.
L'opera iniziata da Myers - che ha fatto impazzire i molti vip presenti al palasport di piazza Apollodoro (dal presidente del Coni, Petrucci, alla soubrette Alessia Mertz) - è stata portata a termine da Marcaccini, che ha vestito i panni del giustiziere segnando la tripla del +4 (97-93) a 40" dal termine del supplementare. Le ragioni di una sconfitta che comunque l'Euro non avrebbe meritato "ai punti", tuttavia, vanno ricercate all'interno dei 40 minuti regolamentari, quando con 17" da giocare e un vantaggio di 3 punti sul tabellone, frutto di una incursione nel cuore dell'area pitturata di Gimore (82-85), è passata la scelta di non commettere fallo sperando che la palla non arrivasse a Myers. Invece l'arancia è arrivata, come sempre, nelle mani della formidabile guardia di Caja (che aveva già infilato tre triple nell'ultimo quarto di gioco) che, con l'uomo addosso, non ha sbagliato la tripla dell'85-85. Lì Roseto ha anche rischiato di perdere la partita per via di un inopinato sfondamento di Swinson a 4" dalla fine, ma nello slalom supersonico finale Allen ha "inforcato" sul traguardo sbagliando il tiro dell'atroce beffa.
I parziali raccontano di una gara sempre in pugno alla squadra di Impaloni apparsa brillante e solida mentalmente: 17-20 alla prima sirena con uno stratosferico Swinson (11 punti) protagonista; 43-50 all'intervallo grazie allo show time di Boni. Quindi il capolavoro difensivo che consentiva alla Wurth di segnare 3 punti in 6' nel terzo quarto per il già citato +13, l'infortunio alla testa di Boni, commovente nel continuare la sfida con un turbante a protezione della ferita al capo (60-65 alla fine del terzo quarto); e l'epilogo firmato dal fuoriclasse Carlton Myers.
Domenica si replica a Roseto.
p.g.