ROMA - Delusione per una sconfitta arrivata quando si avvertiva già il sapore del successo, il primo colpo segnato contro la Virtus. Roseto piange, coach Impaloni non è soddisfatto per lo stop della sua squadra. «Abbiamo pagato la cattiva condizione fisica - ha spiegato l’allenatore dell’Euro - e anche l’assenza di Grant. Senza dimenticare che ieri Mario Boni ha avuto un problema». SuperMario, difatti, nel finlae del secondo quarto, colpito da Myers in area, ha riportato una ferita alla tempia. E’ uscito e si è ripresentato poi sul parquet per il secondo tempo, bello fasciato. Impaloni analizza la partita e trova pochi errori da parte dei suoi. «Solo qualche forzatura di troppo al tiro nei secondi 20’ - chiarisce - Tatticamente la sfida l’avevamo impostata bene tranne per qualche particolare. Quale? L’aver concesso la bomba a Myers quando su quell’azione mancavano solo 3 secondi». Qualcosa in più da dire, il coach l’ha per il supplementare. «Lì abbiamo sbagliato a lasciare spazio a Myers. E lui ci ha puniti». La condizione fisica è la causa principale della sconfitta per la quale Impaloni conta di recuperare domenica in casa per poter tornare al Palazzetto romano per giocarsi l’accesso ai quarti e affrontare la Skipper.
Mario Boni, 24 punti, una presenza costante, un pericolo per Roma come sempre del resto quando il bomber torna - è un ex - non ci sta alla sconfitta. «Abbiamo giocato molto meglio di Roma - chiarisce Boni - e noi siamo certamente più forti della Virtus. Però loro hanno avuto un Myers devastante, un giocatore che ci ha messo in crisi e che da solo ha risolta la gara». Della Wurth a Boni non è piaciuta la difesa. «Ma quale difesa: piuttosto, se non c’era Myers non eravamo qui a parlare di sconfitta. Ma non ci arrendiamo, domenica vinciamo noi e martedì, qui, passiamo il turno. No, non siampo proprio battuti in questa serie». Non ha giocato al top delle sue possibilità, Boni, che è stato condizionato dalla ferita: nel secondo tempo ha giocato con i punti e una vistosa fasciatura in testa. «Ero debole, ho perso molto sangue e non sono riuscito a dare il massimo».
Myers, definito "devastante“ da Boni, ha scherzato per l’incidente, il colpo che ha costretto Mario a farsi medicare. «E’ stata una partita importante per noi - ha osservato il capitano di Azzurra - Io bravo? Senza l’apporto dei compagni non saremmo qui a parlare del successo. I miei punti sarebbero stati tutti inutili». Parla della gara, del ruolo di Allen che non è sembrato il migliore. «No, non credo sia così - chiarisce Myers - per Jerome ieri è stato sempre lucido, presente. Date retta a me: è stato un grande giocatore». L’ultimo momento di gioia di Carlton è per il pubblico. «Finalmente ho visto una bella platea: ce la meritiamo, noi ma anche i giocatori di Roseto. E tutti siamo stati felici di aver offerto loro un grande spettacolo».
Carlo Santi
Mario Boni, 24 punti, una presenza costante, un pericolo per Roma come sempre del resto quando il bomber torna - è un ex - non ci sta alla sconfitta. «Abbiamo giocato molto meglio di Roma - chiarisce Boni - e noi siamo certamente più forti della Virtus. Però loro hanno avuto un Myers devastante, un giocatore che ci ha messo in crisi e che da solo ha risolta la gara». Della Wurth a Boni non è piaciuta la difesa. «Ma quale difesa: piuttosto, se non c’era Myers non eravamo qui a parlare di sconfitta. Ma non ci arrendiamo, domenica vinciamo noi e martedì, qui, passiamo il turno. No, non siampo proprio battuti in questa serie». Non ha giocato al top delle sue possibilità, Boni, che è stato condizionato dalla ferita: nel secondo tempo ha giocato con i punti e una vistosa fasciatura in testa. «Ero debole, ho perso molto sangue e non sono riuscito a dare il massimo».
Myers, definito "devastante“ da Boni, ha scherzato per l’incidente, il colpo che ha costretto Mario a farsi medicare. «E’ stata una partita importante per noi - ha osservato il capitano di Azzurra - Io bravo? Senza l’apporto dei compagni non saremmo qui a parlare del successo. I miei punti sarebbero stati tutti inutili». Parla della gara, del ruolo di Allen che non è sembrato il migliore. «No, non credo sia così - chiarisce Myers - per Jerome ieri è stato sempre lucido, presente. Date retta a me: è stato un grande giocatore». L’ultimo momento di gioia di Carlton è per il pubblico. «Finalmente ho visto una bella platea: ce la meritiamo, noi ma anche i giocatori di Roseto. E tutti siamo stati felici di aver offerto loro un grande spettacolo».
Carlo Santi