ROSETO. Vivere il proprio tempo non come un incubo, ma come divertimento, gioia e gioco.
E' per questo che mentre si continua ad aspettare l'agognata "fumata bianca" dalla cordata di imprenditori o, perché no, un improbabile ma non impossibile ripensamento del patron Michele Martinelli, magari suscitato da un ritorno di fiamma, l'Euro Roseto vuole continuare a divertire, battere domani la Wurth Rma nella gara di ritorno degli ottavi di finale dei play off scudetto e regalarsi la gioia di un nuovo viaggio a Roma, ovviamente con un finale diverso.
La buona notizia del giorno dopo la sconfitta dopo un overtime di Roma è che Martinelli, forse colpito dalla rumorosa e simpatica presenza di oltre 300 rosetani nella capitale, ha mantenuto la sua promessa e ha pressoché dimezzato i prezzi dei biglietti per la gara di domani. Di fatti ci saranno due ordine di posti, gradinata e tribuna, per i quali sono stai stabiliti i seguenti prezzi: 10 euro per le gradinate e 20 per le tribune, con gli abbonati che potranno conservare il proprio posto esclusivamente acquistando il tagliando in prevendita (oggi e domani mattina presso la sede di via Salara). Per quanti, invece, acquisteranno il biglietto domani pomeriggio all'apertura dei botteghini vale il detto "chi tardi arriva male alloggia". Inutile dire che la decisione di abbassare di 15 euro il prezzo dei biglietti potrebbe sfociare nel primo pienone stagionale, soprattutto perché la squadra vista all'opera a Roma lo merita e in secondo luogo perché una risposta importante da parte della città potrebbe dare un impulso decisivo a quanti sono interessati a rilevare il testimone da Martinelli. Domani più che mai, dunque, sarà importante ribadire il senso di appartenenza di questa piccola cittadina affacciata sul mare Adriatico alla pallacanestro, non solo incitando dal primo all'ultimo secondo Boni e compagni, ma magari recandosi al palasport con una sciarpa, o una bandiera, una maglia, un semplice fazzoletto colorato di bianco e blù. E la Wurth? E la gara d'andata? «Le cose andate sono andate, appartengono al passato. Noi tutti siamo concentrati e determinati sulla gara di domani, perché martedì vogliamo tornare a Roma». Messaggio chiaro, dunque, come è nello stile di Super Mario e di una squadra apparsa talmente compatta che sarebbe un delitto fermarsi proprio ora.
Giorgio Pomponi
E' per questo che mentre si continua ad aspettare l'agognata "fumata bianca" dalla cordata di imprenditori o, perché no, un improbabile ma non impossibile ripensamento del patron Michele Martinelli, magari suscitato da un ritorno di fiamma, l'Euro Roseto vuole continuare a divertire, battere domani la Wurth Rma nella gara di ritorno degli ottavi di finale dei play off scudetto e regalarsi la gioia di un nuovo viaggio a Roma, ovviamente con un finale diverso.
La buona notizia del giorno dopo la sconfitta dopo un overtime di Roma è che Martinelli, forse colpito dalla rumorosa e simpatica presenza di oltre 300 rosetani nella capitale, ha mantenuto la sua promessa e ha pressoché dimezzato i prezzi dei biglietti per la gara di domani. Di fatti ci saranno due ordine di posti, gradinata e tribuna, per i quali sono stai stabiliti i seguenti prezzi: 10 euro per le gradinate e 20 per le tribune, con gli abbonati che potranno conservare il proprio posto esclusivamente acquistando il tagliando in prevendita (oggi e domani mattina presso la sede di via Salara). Per quanti, invece, acquisteranno il biglietto domani pomeriggio all'apertura dei botteghini vale il detto "chi tardi arriva male alloggia". Inutile dire che la decisione di abbassare di 15 euro il prezzo dei biglietti potrebbe sfociare nel primo pienone stagionale, soprattutto perché la squadra vista all'opera a Roma lo merita e in secondo luogo perché una risposta importante da parte della città potrebbe dare un impulso decisivo a quanti sono interessati a rilevare il testimone da Martinelli. Domani più che mai, dunque, sarà importante ribadire il senso di appartenenza di questa piccola cittadina affacciata sul mare Adriatico alla pallacanestro, non solo incitando dal primo all'ultimo secondo Boni e compagni, ma magari recandosi al palasport con una sciarpa, o una bandiera, una maglia, un semplice fazzoletto colorato di bianco e blù. E la Wurth? E la gara d'andata? «Le cose andate sono andate, appartengono al passato. Noi tutti siamo concentrati e determinati sulla gara di domani, perché martedì vogliamo tornare a Roma». Messaggio chiaro, dunque, come è nello stile di Super Mario e di una squadra apparsa talmente compatta che sarebbe un delitto fermarsi proprio ora.
Giorgio Pomponi
