Forse non c'erano obiettivi immediati nello scrimmage con la Benetton.
Però, con la sgambata di ieri, la Skipper è riuscita comunque a mettere insieme due traguardi. Il primo legato al successo di misura sui “Maglioni Uniti” (a Treviso non tutto era girato per il verso giusto), mentre il secondo coincide grazie alla “prodezza” di Milic e della sua signora. E' nata Lara che, in prospettiva cestistica, promette piuttosto bene: 54 centimetri per 4 chili e mezzo di peso. Da tesserare subito.
Quattro tempi, ieri al PalaDozza (dove c'era tutta la dirigenza biancoblù, con l'eccezione di Giorgio Seragnoli), con le stesse modalità del Palaverde. Anche se questa volta la Skipper ha dimostrato di aver smaltito le tossine legate ai lunghi giorni di allenamento, nonostante gli acciacchi di Fucka (lungo riscaldamento per Gregor) e Kovacic.
Ma recuperando, rispetto alla recente trasferta, proprio Savic e Meneghin. Se il test è da considerarsi positivo per l'Aquila, Treviso non può ritenersi altrettanto soddisfatta. Anche perché Nachbar esce acciaccato dal confronto, dopo aver incocciato contro Savic.
Il giovane sloveno, cui tutti pronosticano un futuro a stelle e strisce (anche in tempi brevi) deve aver sperimentato la stessa sensazione che prova una 500 quando si imbatte nella sagoma di un Tir. Un problema in più (forse) per Mike D'Antoni che, probabilmente, dovrà rinunciare, almeno nei quarti di finale, a Mario Stoijc (che, per dirla tutta, però, non ha potuto godere di un grande minutaggio negli ultimi tempi).
La Skipper, intanto, oggi si godrà una domenica di assoluto riposo, per poi ritrovarsi domani pomeriggio, sempre al PalaDozza, in attesa di conoscere se l'avversario sarà proprio Carlton Myers e la sua Wurth Roma, che dopo aver faticato assai con l'Euro, vorrebbe chiudere il conto a Roseto.
«Roma, Siena e Pesaro – commenta Davor Marcelic – sono indubbiamente favorite nelle rispettive serie. Mentre fra Trieste e Varese vedo ancora un grande equilibrio».
Passasse Roma la Fortitudo si troverebbe davanti il giocatore che ha contrassegnato la seconda metà degli anni Novanta. Ma anche il Duemila con la vittoria dello scudetto, a Treviso.
«Myers – dice il croato -, che ho affrontato tante volte in passato, è una delle migliori guardie europee. Ma non sarà un duello personale, se dovessimo incontrarci, ma un confronto tra due club che vogliono andare avanti e, possibilmente, conquistare la finale. Noi stiamo lavorando proprio in questa direzione».
Alessandro Gallo
Però, con la sgambata di ieri, la Skipper è riuscita comunque a mettere insieme due traguardi. Il primo legato al successo di misura sui “Maglioni Uniti” (a Treviso non tutto era girato per il verso giusto), mentre il secondo coincide grazie alla “prodezza” di Milic e della sua signora. E' nata Lara che, in prospettiva cestistica, promette piuttosto bene: 54 centimetri per 4 chili e mezzo di peso. Da tesserare subito.
Quattro tempi, ieri al PalaDozza (dove c'era tutta la dirigenza biancoblù, con l'eccezione di Giorgio Seragnoli), con le stesse modalità del Palaverde. Anche se questa volta la Skipper ha dimostrato di aver smaltito le tossine legate ai lunghi giorni di allenamento, nonostante gli acciacchi di Fucka (lungo riscaldamento per Gregor) e Kovacic.
Ma recuperando, rispetto alla recente trasferta, proprio Savic e Meneghin. Se il test è da considerarsi positivo per l'Aquila, Treviso non può ritenersi altrettanto soddisfatta. Anche perché Nachbar esce acciaccato dal confronto, dopo aver incocciato contro Savic.
Il giovane sloveno, cui tutti pronosticano un futuro a stelle e strisce (anche in tempi brevi) deve aver sperimentato la stessa sensazione che prova una 500 quando si imbatte nella sagoma di un Tir. Un problema in più (forse) per Mike D'Antoni che, probabilmente, dovrà rinunciare, almeno nei quarti di finale, a Mario Stoijc (che, per dirla tutta, però, non ha potuto godere di un grande minutaggio negli ultimi tempi).
La Skipper, intanto, oggi si godrà una domenica di assoluto riposo, per poi ritrovarsi domani pomeriggio, sempre al PalaDozza, in attesa di conoscere se l'avversario sarà proprio Carlton Myers e la sua Wurth Roma, che dopo aver faticato assai con l'Euro, vorrebbe chiudere il conto a Roseto.
«Roma, Siena e Pesaro – commenta Davor Marcelic – sono indubbiamente favorite nelle rispettive serie. Mentre fra Trieste e Varese vedo ancora un grande equilibrio».
Passasse Roma la Fortitudo si troverebbe davanti il giocatore che ha contrassegnato la seconda metà degli anni Novanta. Ma anche il Duemila con la vittoria dello scudetto, a Treviso.
«Myers – dice il croato -, che ho affrontato tante volte in passato, è una delle migliori guardie europee. Ma non sarà un duello personale, se dovessimo incontrarci, ma un confronto tra due club che vogliono andare avanti e, possibilmente, conquistare la finale. Noi stiamo lavorando proprio in questa direzione».
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino