ROMA - La fretta di chiudere subito la prima parte del viaggio, la volontà di non scendere dal treno dei playoff. Quattro partite cariche di motivi, otto squadre con motivazioni diverse che cercano il passaporto verso i quarti. Qualcuna è in netto vantaggio - parliamo di Siena che affronta una Snaidero Udine decisamente più debole - altre sono più vicine, divise da particolari e la distanza non è infinita. Non lo è neppure per Fabriano che sul suo campo ospita la Scavolini che in gara-1 (il turno si gioca al meglio delle tre partite, con le belle in calendario martedì sera) ha vinto 99-85. Varese contro Trieste al PalaIgnis e Roseto-Wurth Roma in Abruzzo sono sfide equilbratissime, come testimonia il verdetto di giovedì scorso quando la Coop ha avuto la meglio solo nel finale nonostante un brillante Pozzecco, e Roma ha vinto al supplementare trascinata da un super Myers che ha realizzato 38 punti.
La Virtus giallorossa ha il desiderio di mettere oggi il timbro alla pratica degli ottavi. «La partita? Continua esattamente dove l’abbiamo terminata l’altra sera - ha osservato Attilio Caja - ossia con una buona difesa, quella di tutto il secondo tempo quando abbiamo tenuto Roseto a 35 punti». Confronto, quello odierno (si gioca alle 18.15) che sarà ancora vibrante, con i padroni di casa trascinati non solo da Gilmore ma anche da Mario Boni, desiderosi di un pronto riscatto. Al Palazzetto hanno tenuto a lungo in mano la partita prima di cedere nel finale sotto i colpi di uno scatenato Carlton Myers.
«Dovremo giocare una gara agonisticamente forte - continua il coach della Wurth - e marcare bene i loro esterni cercando di porre maggiore attenzione in area per controllare i rimbalzi». Sono queste le chiavi di una partita che la Virtus può conquistare, a patto che non abbia timori, quelli che l’hanno imprigionata in gara-1 quando Allen non sempre ha distribuito la sua luce nella gestione della sfida.
Roseto, che ha in Sims e Hicks ma soprattutto Swinson giocatori pericolosi, oggi ritrova Grant che ha risolto i suoi problemi di schiena. Ma l’uomo in più, il bomber che può accendere la sfida, è Mario Boni. A occuparsi di lui sarà ancora Myers, anche se nel corso della partita avrà la collaborazione di altri, anche di Righetti che non è al meglio, con l’indice della mano destra gonfio, conseguenza di una caduta giovedì quando Roma ha fatto segnare con il suo 15 su 38 da 3 punti il record dei playoff. Dicevamo delle altre incertezze, con Fabriano che non vuole mollare nonostante Pesaro sia più attrezzata e agonisticamente più forte, mentre davvero incerto è l’esito Varese-Trieste e Beugnot, il coach della Metis, ha spiegato che «oggi tenteremo il tutto per tutto».
Mentre il playoff della A1 è nel vivo, da Ferrara arriva la notizia del ritiro di John Ebeling, 42 anni e 19 spesi nel campionato italiano dove ha giocato a Forlì, Reggio Emilia, Fabriano e Cantù oltre che a Ferrara dove dalla prossima stagione farà il direttore sportivo. Intanto a Ostenda dove è riunita la Fiba, è stato deciso che dalla prossima stagione coppa Kora e coppa Saporta verranno sostituite dalla Fiba Europe Cup, manifestazione divisa in conference.
Carlo Santi
La Virtus giallorossa ha il desiderio di mettere oggi il timbro alla pratica degli ottavi. «La partita? Continua esattamente dove l’abbiamo terminata l’altra sera - ha osservato Attilio Caja - ossia con una buona difesa, quella di tutto il secondo tempo quando abbiamo tenuto Roseto a 35 punti». Confronto, quello odierno (si gioca alle 18.15) che sarà ancora vibrante, con i padroni di casa trascinati non solo da Gilmore ma anche da Mario Boni, desiderosi di un pronto riscatto. Al Palazzetto hanno tenuto a lungo in mano la partita prima di cedere nel finale sotto i colpi di uno scatenato Carlton Myers.
«Dovremo giocare una gara agonisticamente forte - continua il coach della Wurth - e marcare bene i loro esterni cercando di porre maggiore attenzione in area per controllare i rimbalzi». Sono queste le chiavi di una partita che la Virtus può conquistare, a patto che non abbia timori, quelli che l’hanno imprigionata in gara-1 quando Allen non sempre ha distribuito la sua luce nella gestione della sfida.
Roseto, che ha in Sims e Hicks ma soprattutto Swinson giocatori pericolosi, oggi ritrova Grant che ha risolto i suoi problemi di schiena. Ma l’uomo in più, il bomber che può accendere la sfida, è Mario Boni. A occuparsi di lui sarà ancora Myers, anche se nel corso della partita avrà la collaborazione di altri, anche di Righetti che non è al meglio, con l’indice della mano destra gonfio, conseguenza di una caduta giovedì quando Roma ha fatto segnare con il suo 15 su 38 da 3 punti il record dei playoff. Dicevamo delle altre incertezze, con Fabriano che non vuole mollare nonostante Pesaro sia più attrezzata e agonisticamente più forte, mentre davvero incerto è l’esito Varese-Trieste e Beugnot, il coach della Metis, ha spiegato che «oggi tenteremo il tutto per tutto».
Mentre il playoff della A1 è nel vivo, da Ferrara arriva la notizia del ritiro di John Ebeling, 42 anni e 19 spesi nel campionato italiano dove ha giocato a Forlì, Reggio Emilia, Fabriano e Cantù oltre che a Ferrara dove dalla prossima stagione farà il direttore sportivo. Intanto a Ostenda dove è riunita la Fiba, è stato deciso che dalla prossima stagione coppa Kora e coppa Saporta verranno sostituite dalla Fiba Europe Cup, manifestazione divisa in conference.
Carlo Santi