FABRIANO - Una sensibile amarezza si percepisce nell'ambiente fabrianese dopo la sberla rimediata giovedì sera a Pesaro in gara-1. I circa mille tifosi fabrianesi scesi in riviera (un bel po', considerando la giornata lavorativa) non chiedevano certo la vittoria a tutti i costi della propria formazione, consapevoli della forza della Scavolini e della differenza tecnica, di budget e di obiettivi tra le due squadre. L'auspicio era di veder lottare la Banca Marche, far sudare il quotato avversario, assistere ad una gara combattuta per infiocchettare questo bel campionato da matricola, magari con tutti gli atleti biancazzurri inebriati per magica osmosi dalla proverbiale e immancabile grinta di capitan Gattoni. Mai come in questa circostanza, insomma, avrebbe calzato a pennello quella frase secondo cui "è lottare ciò che dà significato alla vita, non vincere", che recentemente ho riascoltato nel film di Oliver Stone 'Gli intrighi del potere-Nixon' (Usa, '95). E invece sono stati trentacinque minuti di assolo pesarese.
Oggi serve il riscatto. Il primo concetto che vuol sottolineare coach Maurizio Lasi alla vigilia di gara-2 interessa la retroguardia biancazzurra: «Sicuramente ci servirà un'altra intensità difensiva».
Infatti, uomo o zona che siano state alternate giovedì hanno fatto acqua da tutte le parti e in special modo nei pressi delle tabelle, dove i lunghi pesaresi hanno maramaldeggiato a loro piacimento (Blair 10/11 da due, Johnson 8/10, Tusek 4/4...). Nel complesso, comunque, ci si attendeva un altro piglio da parte dei fabrianesi, considerando anche l'ultimo positivo precedente in 'regular season' contro la Scavolini, appena quaranta giorni fa.
«La differenza sta nel fatto che in quel periodo tutti i miei giocatori, dal primo all'ultimo, erano al massimo della condizione fisica e mentale - sostiene il coach - adesso meno. Se poi viene a mancare l'importante rendimento di alcuni uomini cardine, tutto diventa ancora più difficile. Nel frattempo, inoltre, l'ambiente intorno non è stato più positivo come in quel periodo. E ai giocatori, probabilmente, sono stati forniti troppi alibi».
Lasi non va oltre, ma gli alibi di cui parla possono essere riferiti al fatto che parte della piazza abbia addossato su di lui le maggiori responsabilità del recente calo di rendimento della squadra, scagionando così gli atleti da molti oneri. Ad ogni modo, stasera c'è questo importante impegno da affrontare, per di più un derby e di fronte alle telecamere di RaiSat (palla a due al PalaIndesit di Fabriano alle 20.30): stavolta bisogna fare bella figura.
«Nello spogliatoio, dopo la sconfitta di giovedì, i miei giocatori hanno manifestato l'intenzione di voler dare il massimo nella seconda sfida, in cerca di riscatto. Questo non può farmi che piacere. Anch'io voglio chiudere bene. Credo, infatti, di aver ricevuto molto da questa società e da questa città. Ma penso di aver dato altrettanto, nella convinzione di aver fatto sempre tutto il meglio possibile».
Formazione invariata per Fabriano, con La Salle Thompson in regia, Mclinton e Semprini in tribuna. In caso di sconfitta, quello di stasera sarebbe l'ultimo atto della stagione della Banca Marche. Se invece sarà vittoria, tutto rimandato alla 'bella', martedì a Pesaro.
Ferruccio Cocco
Oggi serve il riscatto. Il primo concetto che vuol sottolineare coach Maurizio Lasi alla vigilia di gara-2 interessa la retroguardia biancazzurra: «Sicuramente ci servirà un'altra intensità difensiva».
Infatti, uomo o zona che siano state alternate giovedì hanno fatto acqua da tutte le parti e in special modo nei pressi delle tabelle, dove i lunghi pesaresi hanno maramaldeggiato a loro piacimento (Blair 10/11 da due, Johnson 8/10, Tusek 4/4...). Nel complesso, comunque, ci si attendeva un altro piglio da parte dei fabrianesi, considerando anche l'ultimo positivo precedente in 'regular season' contro la Scavolini, appena quaranta giorni fa.
«La differenza sta nel fatto che in quel periodo tutti i miei giocatori, dal primo all'ultimo, erano al massimo della condizione fisica e mentale - sostiene il coach - adesso meno. Se poi viene a mancare l'importante rendimento di alcuni uomini cardine, tutto diventa ancora più difficile. Nel frattempo, inoltre, l'ambiente intorno non è stato più positivo come in quel periodo. E ai giocatori, probabilmente, sono stati forniti troppi alibi».
Lasi non va oltre, ma gli alibi di cui parla possono essere riferiti al fatto che parte della piazza abbia addossato su di lui le maggiori responsabilità del recente calo di rendimento della squadra, scagionando così gli atleti da molti oneri. Ad ogni modo, stasera c'è questo importante impegno da affrontare, per di più un derby e di fronte alle telecamere di RaiSat (palla a due al PalaIndesit di Fabriano alle 20.30): stavolta bisogna fare bella figura.
«Nello spogliatoio, dopo la sconfitta di giovedì, i miei giocatori hanno manifestato l'intenzione di voler dare il massimo nella seconda sfida, in cerca di riscatto. Questo non può farmi che piacere. Anch'io voglio chiudere bene. Credo, infatti, di aver ricevuto molto da questa società e da questa città. Ma penso di aver dato altrettanto, nella convinzione di aver fatto sempre tutto il meglio possibile».
Formazione invariata per Fabriano, con La Salle Thompson in regia, Mclinton e Semprini in tribuna. In caso di sconfitta, quello di stasera sarebbe l'ultimo atto della stagione della Banca Marche. Se invece sarà vittoria, tutto rimandato alla 'bella', martedì a Pesaro.
Ferruccio Cocco