BANCA MARCHE FABRIANO: Gattoni 5, Monroe 33, Thompson 7, Ferroni 5, Meeks 1, La Salle 1, Bonsignori, Vetra, Martinez 12, Washington 2. All. Lasi
SCAVOLINI: Beric 14, Booker 7, Johnson 19, Gigena 8, Middleton 2, Pecile 23, Traina 16, Tusek 18, Maggioli 4, Blair 10. All. Pillastrini.
Arbitri: Zancanella e Corrias.
Note: parziali 9-23, 21-62, 36-91. Nell'intervallo è stata ufficializzata la nuova denominazione del palasport: si chiamerà PalaGuerrieri in omaggio al primo allenatore, il padre del basket fabrianese. Spettatori 2012 per 25,449 euro. Tiri liberi: Fabriano 6 su 11, Scavolini 15 su 17.
FABRIANO — Aveva ragione chi diceva che questo Fabriano non vedeva l'ora di spegnere luci, mettere quattro stracci dentro la valigia e fuggire via. Perché la formazione di Lasi ha ceduto di schianto dopo dieci minuti di grande difesa, anche dura, della Scavolini. Una spianata. Tra l'incredulità del pubblico locale, che dopo qualche protesta iniziale sul marcamento di Middleton su Monroe, ha assistito in silenzio ad una debacle di proporzioni inaspettata: superati anche i 40 punti di scarto a qualche minuto dalla fine dei primi venti minuti di gioco. Dopo il silenzio, un mare di fischi ha accompagnato nell'intervallo i fabrianesi negli spogliatoi. E' vero che stanno giocando contro Lasi? chiediamo ad un alto dirigente di Banca Marche. La risposta è stata: «E' possibile». Diplomatico. Una quasi certezza dopo il basket-scandalo a cui si è assistito con giocatori che facevano chiaramente capire che non sarebbero voluti entrare in campo, altri, come l'ex gioiellino riminese Ferroni, con la faccia nascosta tra le mani per la vergogna.
Determinazione
Sull'altro fronte una Scavolini determinata, tirata, convinta a voler schiantare subito la partita per andare subito ad immegersi nel confronto che li attenderà giovedì a Bologna contro la Kinder.
Pillastrini di questi tempi ricorda molto la massima dell'ormai noto assessore Palmiro Cangini di «Zelig»: «Fatti non…». E così manda subito in campo il quintetto che aveva già spaccato in due la partita a Pesaro: Blair, Johnson, Gigena, Middleton e Booker. Difesa forte di Middleton su Monroe, concendogli solo due tiri in dieci di gioco, quindi Gigena, più alto e più veloce, contro Thompson (due punti). Per fare il divario del primo tempo occorre mettere nel conto due punti messi a segno da Gattoni. Il resto ha guardato, ha cercato anche di reagire, ma è stato il sussulto di un attimo: poi la rigidità cadaverica. L'unica cosa che resta di questa partita è solo un interrogativo: dentro la valigia i giocatori di Fabriano ci metteranno dentro anche l'ultimo stipendio?
LEGADUE — Ieri si è giocata gara-1 delle semifinali: Messina-Di Nola Na 88-83, Bipop Re-Scafati 93-79.
Maurizio Gennari
SCAVOLINI: Beric 14, Booker 7, Johnson 19, Gigena 8, Middleton 2, Pecile 23, Traina 16, Tusek 18, Maggioli 4, Blair 10. All. Pillastrini.
Arbitri: Zancanella e Corrias.
Note: parziali 9-23, 21-62, 36-91. Nell'intervallo è stata ufficializzata la nuova denominazione del palasport: si chiamerà PalaGuerrieri in omaggio al primo allenatore, il padre del basket fabrianese. Spettatori 2012 per 25,449 euro. Tiri liberi: Fabriano 6 su 11, Scavolini 15 su 17.
FABRIANO — Aveva ragione chi diceva che questo Fabriano non vedeva l'ora di spegnere luci, mettere quattro stracci dentro la valigia e fuggire via. Perché la formazione di Lasi ha ceduto di schianto dopo dieci minuti di grande difesa, anche dura, della Scavolini. Una spianata. Tra l'incredulità del pubblico locale, che dopo qualche protesta iniziale sul marcamento di Middleton su Monroe, ha assistito in silenzio ad una debacle di proporzioni inaspettata: superati anche i 40 punti di scarto a qualche minuto dalla fine dei primi venti minuti di gioco. Dopo il silenzio, un mare di fischi ha accompagnato nell'intervallo i fabrianesi negli spogliatoi. E' vero che stanno giocando contro Lasi? chiediamo ad un alto dirigente di Banca Marche. La risposta è stata: «E' possibile». Diplomatico. Una quasi certezza dopo il basket-scandalo a cui si è assistito con giocatori che facevano chiaramente capire che non sarebbero voluti entrare in campo, altri, come l'ex gioiellino riminese Ferroni, con la faccia nascosta tra le mani per la vergogna.
Determinazione
Sull'altro fronte una Scavolini determinata, tirata, convinta a voler schiantare subito la partita per andare subito ad immegersi nel confronto che li attenderà giovedì a Bologna contro la Kinder.
Pillastrini di questi tempi ricorda molto la massima dell'ormai noto assessore Palmiro Cangini di «Zelig»: «Fatti non…». E così manda subito in campo il quintetto che aveva già spaccato in due la partita a Pesaro: Blair, Johnson, Gigena, Middleton e Booker. Difesa forte di Middleton su Monroe, concendogli solo due tiri in dieci di gioco, quindi Gigena, più alto e più veloce, contro Thompson (due punti). Per fare il divario del primo tempo occorre mettere nel conto due punti messi a segno da Gattoni. Il resto ha guardato, ha cercato anche di reagire, ma è stato il sussulto di un attimo: poi la rigidità cadaverica. L'unica cosa che resta di questa partita è solo un interrogativo: dentro la valigia i giocatori di Fabriano ci metteranno dentro anche l'ultimo stipendio?
LEGADUE — Ieri si è giocata gara-1 delle semifinali: Messina-Di Nola Na 88-83, Bipop Re-Scafati 93-79.
Maurizio Gennari
Fonte: Il Resto del Carlino