Gattoni 3. Sùbito la premessa: il «tre» vale per tutti. Per chi in campo ha remato contro (praticamente la stragrande maggioranza del gruppo) e per chi non lo ha fatto. Per la società che ha vergognosamente fatto finta di niente nelle ultime otto sconfitte consecutive, per l'allenatore che ha totalmente (ma non da ieri) perso il controllo della squadra, per i tifosi (evidentemente a loro stava bene così) che hanno cominciato a protestare al 30' sul meno 55...
Monroe 3. Nemmeno gli obiettivi di Raisat riescono a riscaldarlo. O è stanco mentalmente o fisicamente: comunque lui, come il resto del gruppo, è naufragato in un finale di stagione da tregenda che offusca (e non poco) quanto di buono combinato nel resto dell'annata. Il «trentello» personale? Lasciamo perdere che è meglio, vista la… sana abitudine di Rodney e degli altri di rimpolpare il proprio tabellino quando si è già ben sicuri di aver perso.
C. Thompson 3. Resterà, andrà alla Skipper o altrove? Chi vivrà vedrà, ma se deve rimanere con questa società terribilmente permissiva e latitante e con una squadra inesistente, meglio per il suo assoluto talento che lo vada a sfruttare in ambienti più seri.
Meeks 3. Per lo spirito con cui ha affrontato le due gare (chiamiamole un po' così…) della mini-serie di play-off meriterebbe anche di meno. Per la restante parte del torneo, fortunatamente no… Washington 3. Non è mai stato un Einstein del basket, ma quando gli altri gli passano il pallone una volta ogni mezzora, hai voglia a sbobinare di nuovo il nastro del Tyrone svagato e perennemente deconcentrato.
Ferroni 3. Un anno difficile con una media di minutaggio troppo bassa per far capire, se, anche nella ruvida massima serie, la sua innata classe poteva compensare il «fisichino».
L. Thompson 3. Povero Lasallino. E' tornato in squadra dopo mille tempeste nello spogliatoio, ma, chissà perché, in troppi nella stanza dei bottoni non se ne sono accorti..
Vetra 3. Un'altra vittima del campionato degli americani. A corollario di un torneo all'insegna del continuo entra-esci chiude l'annata (c'è chi dice anche la carriera…) con un infortunio.
Martinez 3. Il fisico non lo assiste più.
Bonsignori 3. Assiste allo scempio dei compagni in campo con le gambe molli e chissà dove con la testa. Ha la sola fortuna di non pagare il salato prezzo del biglietto…
Alessandro Di Marco
Monroe 3. Nemmeno gli obiettivi di Raisat riescono a riscaldarlo. O è stanco mentalmente o fisicamente: comunque lui, come il resto del gruppo, è naufragato in un finale di stagione da tregenda che offusca (e non poco) quanto di buono combinato nel resto dell'annata. Il «trentello» personale? Lasciamo perdere che è meglio, vista la… sana abitudine di Rodney e degli altri di rimpolpare il proprio tabellino quando si è già ben sicuri di aver perso.
C. Thompson 3. Resterà, andrà alla Skipper o altrove? Chi vivrà vedrà, ma se deve rimanere con questa società terribilmente permissiva e latitante e con una squadra inesistente, meglio per il suo assoluto talento che lo vada a sfruttare in ambienti più seri.
Meeks 3. Per lo spirito con cui ha affrontato le due gare (chiamiamole un po' così…) della mini-serie di play-off meriterebbe anche di meno. Per la restante parte del torneo, fortunatamente no… Washington 3. Non è mai stato un Einstein del basket, ma quando gli altri gli passano il pallone una volta ogni mezzora, hai voglia a sbobinare di nuovo il nastro del Tyrone svagato e perennemente deconcentrato.
Ferroni 3. Un anno difficile con una media di minutaggio troppo bassa per far capire, se, anche nella ruvida massima serie, la sua innata classe poteva compensare il «fisichino».
L. Thompson 3. Povero Lasallino. E' tornato in squadra dopo mille tempeste nello spogliatoio, ma, chissà perché, in troppi nella stanza dei bottoni non se ne sono accorti..
Vetra 3. Un'altra vittima del campionato degli americani. A corollario di un torneo all'insegna del continuo entra-esci chiude l'annata (c'è chi dice anche la carriera…) con un infortunio.
Martinez 3. Il fisico non lo assiste più.
Bonsignori 3. Assiste allo scempio dei compagni in campo con le gambe molli e chissà dove con la testa. Ha la sola fortuna di non pagare il salato prezzo del biglietto…
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino