L’onore è salvo, la stagione pure: la Snaidero può tenersi cari l’uno e l’altra. Anche se, ieri, per mano della Monte Paschi Siena è uscita subito per 2-0 negli ottavi dei play - off scudetto. Serie guadagnata da ultima in una formula a 12 squadre che con lo spettacolo, si fa per dire, televisto domenica sera da Fabriano non rende onore al basket. Chi ha portato da 8 a 12 le partecipanti, in cui Udine un anno fa era entrata da settima uscendone solo in gara5 dei quarti a Pesaro, ha di che riflettere.
Ieri il Carnera, dopo il -30 subìto in gara1 a Siena dagli arancione e un primo tempo (-21 al 19’ sul 23-44) che prefigurava un’altra malaparata, nella ripresa si è rientusiasmato per una squadra che ha fatto appello a tutto il cuore di cui è capace. La difesa di Cantarello su chi gli capitava a tiro (sfondi di Naumoski e Chiacig, stoppata a Masiulis) ha innescato il gioco arancione in campo aperto. Si è esaltato Woolridge con 10 punti ufficiali nel terzo quarto, ma di altri 4 suoi ha beneficiato con generosità Li Vecchi specie sulla seconda correzione a canestro. Con un 28-14 in 10 minuti, la Snaidero si è portata alla volata finale sul 57-58. Ha ceduto poi allo 0-9 con cui la Monte Paschi ha aperto l’ultimo quarto, vincendo 76-82.
Tra la salvezza, tesoro ottenuto al penultimo turno di stagione regolare battendo Reggio Calabria al Carnera e che dà a Udine la massima serie per il terzo anno di fila, e quest’uscita secca dai play - off la Snaidero ora deve trovare una giusta via di mezzo per riprogrammarsi. Tra poche certezze Usa (forse il solo Woolridge, con Stern ridimensionato ad alti livelli), un fine ciclo per molti (capitan Alibegovic, Busca, Sartori e Cantarello), tanti contratti in essere (Mian, Li Vecchi, Scott) o in prestito (Esposito e Gentile) e il largo ai giovani (Vujacic e Zacchetti).
Se ne riparla dopo una settimana libera. Anche senza il vice del ct Recalcati, coach Fabrizio Frates, che dal 26 maggio si porta in azzurro l’arancione Mian nel contingente italiano subito al lavoro per un torneo a Bormio e una tournée in Cina al posto dei mondiali per non rimanere con le mani in mano fino agli europei 2003 in Svezia.
Valerio Morelli
Ieri il Carnera, dopo il -30 subìto in gara1 a Siena dagli arancione e un primo tempo (-21 al 19’ sul 23-44) che prefigurava un’altra malaparata, nella ripresa si è rientusiasmato per una squadra che ha fatto appello a tutto il cuore di cui è capace. La difesa di Cantarello su chi gli capitava a tiro (sfondi di Naumoski e Chiacig, stoppata a Masiulis) ha innescato il gioco arancione in campo aperto. Si è esaltato Woolridge con 10 punti ufficiali nel terzo quarto, ma di altri 4 suoi ha beneficiato con generosità Li Vecchi specie sulla seconda correzione a canestro. Con un 28-14 in 10 minuti, la Snaidero si è portata alla volata finale sul 57-58. Ha ceduto poi allo 0-9 con cui la Monte Paschi ha aperto l’ultimo quarto, vincendo 76-82.
Tra la salvezza, tesoro ottenuto al penultimo turno di stagione regolare battendo Reggio Calabria al Carnera e che dà a Udine la massima serie per il terzo anno di fila, e quest’uscita secca dai play - off la Snaidero ora deve trovare una giusta via di mezzo per riprogrammarsi. Tra poche certezze Usa (forse il solo Woolridge, con Stern ridimensionato ad alti livelli), un fine ciclo per molti (capitan Alibegovic, Busca, Sartori e Cantarello), tanti contratti in essere (Mian, Li Vecchi, Scott) o in prestito (Esposito e Gentile) e il largo ai giovani (Vujacic e Zacchetti).
Se ne riparla dopo una settimana libera. Anche senza il vice del ct Recalcati, coach Fabrizio Frates, che dal 26 maggio si porta in azzurro l’arancione Mian nel contingente italiano subito al lavoro per un torneo a Bormio e una tournée in Cina al posto dei mondiali per non rimanere con le mani in mano fino agli europei 2003 in Svezia.
Valerio Morelli