Diciamolo: ha vinto la più forte anche se la Snaidero, con uno splendido terzo quarto, ha dato l’illusione di poter portare Siena a gara3. «Prima del match – spiega coach Frates – una speranziella di tornare a Siena l’avevamo e quanto successo dal 20’ al 30’ ci autorizzava a pensarlo. Poi, però, ci siamo trovati a raschiare il fondo del barile quanto a energie fisiche, che in molti elementi erano ormai al lumicino. La squadra era tarata per essere al massimo un mese fa, quando era necessario produrre lo sforzo massimo per salvarci».
Da -15 a -1 grazie alla difesa e a un Cantarello al quale va un elogio particolare.
«La squadra, in quei momenti, va elogiata in blocco con il Canta che ha saputo ergersi a protagonista buttando in campo tutta la sua esperienza e capacità difensiva. Ripeto, però, che è stata tutta la Snaidero a essere più concreta e motivata dopo 20 minuti abulici, nei quali sembravamo ripetere la brutta prova a Siena».
Play-off a parte, quindi, un bilancio alla fine positivo.
«Abbiamo raggiunto il traguardo prefissato e, viste le tante difficoltà, incidenti e infortuni che ci sono capitati, ritengo che il lavoro svolto vada considerato di grande e reciproca soddisfazione».
Il futuro più immediato?
«Per ora una settimana di riposo con i soli giovani in palestra. Poi ci ritroveremo pure con Li Vecchi, Busca, Sartori, Cantarello, mentre Mian risponderà al raduno della nazionale con obiettivo l’europeo di Svezia 2003. Gli americani? Come sempre, a fine stagione tornano subito negli Usa».
Il coach senese Altaman riconosce agli udinesi molti meriti nella rimonta del terzo quarto: «La Snaidero ha preso a difendere duro, cosa che non aveva ancora fatto tra andata e primo tempo. Lavorando meglio dietro, ha avuto buoni canestri in velocità e contropiede. Noi, perdendo molti palloni e sbagliando qualche tiro facile e troppi liberi, ci siamo un po’ smarriti, sfilacciandoci in difesa. Nell’ultimo quarto, però, ci siamo ritrovati chiudendo il conto in due partite senza ulteriori dispendi di energie in vista di un quarto durissimo contro l’Oregon Cantù».
Franco Fraccalaglio
Da -15 a -1 grazie alla difesa e a un Cantarello al quale va un elogio particolare.
«La squadra, in quei momenti, va elogiata in blocco con il Canta che ha saputo ergersi a protagonista buttando in campo tutta la sua esperienza e capacità difensiva. Ripeto, però, che è stata tutta la Snaidero a essere più concreta e motivata dopo 20 minuti abulici, nei quali sembravamo ripetere la brutta prova a Siena».
Play-off a parte, quindi, un bilancio alla fine positivo.
«Abbiamo raggiunto il traguardo prefissato e, viste le tante difficoltà, incidenti e infortuni che ci sono capitati, ritengo che il lavoro svolto vada considerato di grande e reciproca soddisfazione».
Il futuro più immediato?
«Per ora una settimana di riposo con i soli giovani in palestra. Poi ci ritroveremo pure con Li Vecchi, Busca, Sartori, Cantarello, mentre Mian risponderà al raduno della nazionale con obiettivo l’europeo di Svezia 2003. Gli americani? Come sempre, a fine stagione tornano subito negli Usa».
Il coach senese Altaman riconosce agli udinesi molti meriti nella rimonta del terzo quarto: «La Snaidero ha preso a difendere duro, cosa che non aveva ancora fatto tra andata e primo tempo. Lavorando meglio dietro, ha avuto buoni canestri in velocità e contropiede. Noi, perdendo molti palloni e sbagliando qualche tiro facile e troppi liberi, ci siamo un po’ smarriti, sfilacciandoci in difesa. Nell’ultimo quarto, però, ci siamo ritrovati chiudendo il conto in due partite senza ulteriori dispendi di energie in vista di un quarto durissimo contro l’Oregon Cantù».
Franco Fraccalaglio