WOOLRIDGE 6. Dirottato su Naumoski, dopo che a Siena era stato un osso troppo duro per Mian, almeno per un quarto regge il confronto. Se Cantarello è l’anima della difesa nella rimonta del terzo periodo, Andre lo è dell’attacco. Nel rush pesa una sua palla persa a 1’02’’ dalla fine sul 72-77.
BUSCA 6. Rivedere Leo in quintetto è un piacere. Azzanna Stefanov, anche se proprio il play mette una pietra sul match con la bomba del 72-80 dopo la palla persa da Woolridge. Leo, dal canto, suo ne fa due sulla sirena del riposo e in piena rimonta nel terzo quarto.
ALIBEGOVIC 6,5. Proprio nella gara del congedo, il capitano tocca l’high stagionale per valutazione: 33 frutto di 17 punti, 8 dei quali nel primo quarto, e ben 13 rimbalzi, 2 stoppate date e 8 falli subiti.
MILLS s.v. Lasciamoci così, senza rancore.
SCOTT s.v. Due minuti nel primo quarto, altrettanti nel secondo per Stern: poi spettatore delle prodezze di Cantarello. Tornava dopo quasi tre mesi, quindi ha l’alibi.
LI VECCHI 6. Agostino non ripete l’impresa solitaria di Siena, ma s’inserisce nel gioco di squadra sia quando c’è da soffrire in difesa sia quando c’è da rimpinguare la rimonta, magari anche solo facendo da rimorchio a Woolridge.
CANTARELLO 7. È da manuale la sua difesa su Chiacig e anche la prontezza con cui va a prendersi uno sfondo dallo stesso da Roberto e, prima, da Naumoski. Inchioda pure al tabellone Masiulis. Galvanizza la squadra che si distende in contropiede con Andre.
SARTORI s.v. Mauro, in 9 minuti sparsi qua e là, tenta solo una bomba.
STERN 5. Il buon Jeffrey, pasta di ragazzo e da doppiua doppia fissa nella rincorsa per la salvezza, mette a nudo limiti quando si passa a giocarsi i più nobili play - off, per di più contro Chiacig. La conferma dipende dagli obiettivi.
MIAN 6. Michele parte dalla panchina dopo l’ubriacatura all’andata contro Naumoski e Stefanov. Stavolta lo fa ammattire Gorenc, ma almeno ci mette un pezza con 16 punti. Ora lo attende l’azzurro.
BUSCA 6. Rivedere Leo in quintetto è un piacere. Azzanna Stefanov, anche se proprio il play mette una pietra sul match con la bomba del 72-80 dopo la palla persa da Woolridge. Leo, dal canto, suo ne fa due sulla sirena del riposo e in piena rimonta nel terzo quarto.
ALIBEGOVIC 6,5. Proprio nella gara del congedo, il capitano tocca l’high stagionale per valutazione: 33 frutto di 17 punti, 8 dei quali nel primo quarto, e ben 13 rimbalzi, 2 stoppate date e 8 falli subiti.
MILLS s.v. Lasciamoci così, senza rancore.
SCOTT s.v. Due minuti nel primo quarto, altrettanti nel secondo per Stern: poi spettatore delle prodezze di Cantarello. Tornava dopo quasi tre mesi, quindi ha l’alibi.
LI VECCHI 6. Agostino non ripete l’impresa solitaria di Siena, ma s’inserisce nel gioco di squadra sia quando c’è da soffrire in difesa sia quando c’è da rimpinguare la rimonta, magari anche solo facendo da rimorchio a Woolridge.
CANTARELLO 7. È da manuale la sua difesa su Chiacig e anche la prontezza con cui va a prendersi uno sfondo dallo stesso da Roberto e, prima, da Naumoski. Inchioda pure al tabellone Masiulis. Galvanizza la squadra che si distende in contropiede con Andre.
SARTORI s.v. Mauro, in 9 minuti sparsi qua e là, tenta solo una bomba.
STERN 5. Il buon Jeffrey, pasta di ragazzo e da doppiua doppia fissa nella rincorsa per la salvezza, mette a nudo limiti quando si passa a giocarsi i più nobili play - off, per di più contro Chiacig. La conferma dipende dagli obiettivi.
MIAN 6. Michele parte dalla panchina dopo l’ubriacatura all’andata contro Naumoski e Stefanov. Stavolta lo fa ammattire Gorenc, ma almeno ci mette un pezza con 16 punti. Ora lo attende l’azzurro.