SARA´ venuto in mente a tutti i virtussini, ieri sera, che una domenica fa si precipitava nello sconforto di una finale persa in casa, ma ormai, finalmente, la quarantena è finita e giovedì sera la Kinder tornerà in campo per i play-off scudetto. L´avversaria sarà la Scavolini, che evoca ricordi belli e brutti: fu asfaltata in Coppa Italia, ma regalò poi alla Virtus la peggior sconfitta dell´era messiniana, quel –33 che poi spalancò la porta dell´esonero del coach e dei tre giorni più brutti della stagione bianconera. Ieri sera Pesaro s´è imposta, da subito, a Fabriano: già a +14 dopo il primo quarto, e ad un micidiale +41 dopo il secondo, Pillastrini ha potuto perfino risparmiare i titolari. Chiunque giocasse, contro quella Fabriano vogliosa solo di ferie, faceva canestro da ogni dove. E´ stata una buona prova generale per Pesaro, soprattutto di tiro, e va detto pure che, per quel po´ che è durata la partita vera, la Scavolini si era messa di buona lena anche in difesa, levando letteralmente l´aria ai mosci cugini marchigiani.
La Fortitudo aspetta invece la Wurth Roma che, con Roseto, ha giocato meglio in trasferta che in casa, liquidandola comunque per 2-0. Il tema principale resta ovviamente il ritorno di Myers, ma non è banale neppure la sfida tra le panchine, che oppone a Boniciolli quell´Attilio Caja separato dal Matteo triestino da una robustissima e risalente rivalità.
Francesco Forni
La Fortitudo aspetta invece la Wurth Roma che, con Roseto, ha giocato meglio in trasferta che in casa, liquidandola comunque per 2-0. Il tema principale resta ovviamente il ritorno di Myers, ma non è banale neppure la sfida tra le panchine, che oppone a Boniciolli quell´Attilio Caja separato dal Matteo triestino da una robustissima e risalente rivalità.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica