FABRIANO - Strapotere Scavolini. Il team pesarese passeggia a Fabriano 66-121, fa 2-0 nella serie e passa il turno senza troppi problemi, giocando una gara stellare come quando annichilì la Kinder in regular season. Di fronte, la controfigura del bel Fabriano ammirato fino a marzo, che saluta il suo pubblico e la stagione con un finale pessimo e un commiato indecoroso.
Non c’è il pubblico delle grande occasioni al Palaindesit, il che contrasta fortemente con i 3.000 paganti di media fatti regsistrare durante la stagione. Ad influire certamente l’amarezza dei tifosi fabrianesi per il finale di campionato a picco della Banca Marche, l’inopinato aumento dei biglietti e la diretta su Raisat.
Prima della gara viene premiato Chandler Thompson dal settimanale “L’azione" come miglior giocatore stagionale di Fabriano, a seguire l’intitolazione del palasport a Giuliano Guerrieri: uniche note liete per la serata fabrianese.
Il clima in avvio è comunque frizzante, con i circa 200 supporters pesaresi giustamente entusiasti. La Scavolini parte forte, in un lampo è già 0-6 con Johnson e Booker. Il pubblico di casa si scalda per qualche errore arbitrale, ma Pesaro è lanciata sul 4-15 al 6’. Per la Banca Marche segna solo Monroe, mentre i giochi a due finalizzati da Blair mettono in gran difficoltà la difesa di Lasi. Pesaro è padrona del campo, mentre a Fabriano manca tanto la mira.
Il primo periodo si chiude 9-23. Gli allenatori mescolano un po’ i quintetti, Pillastrini prova anche Maggioli. La sostanza non cambia (11-30 al 12’) anzi il divario si fa addirittura abissale quando la buona circolazione biancorossa consente a Traina di tirare a ripetizione con i piedi a terra dall’arco. La Scavolini prende fisucia, va via sul velluto, è davvero un bel “giocattolo". Fabriano può dirsi umiliata sul 16-56 del 19’, roba da primato. Il pubblico fabrianese prima ammutolisce poi fischia sonoramente una Banca Marche inguardabile. Si va al riposo sul 21-62.
Una voce statistica su tutte: 88-7 di valutazione per Pesaro dopo i primi 20’.
Gli ultimi due quarti sono un’agonia per Fabriano, un’allenamento per Pesaro. Monroe infila tre bombe che servono solo per il suo score, perchè dall’altra parte del parquet, in difesa, Fabriano è letteralmente inesistente. Al 26’ la Scavolini tocca addirittura il +50 (28-78), ma non basta qui. Al 29’ arriva addirittura il massimo vantaggio di +58 (31-89). Una vergogna per Fabriano. Un’esplosione di gioia per gli affezionati tifosi pesaresi. Il pubblico di casa, in un’irreale silenzio, assiste alla disfatta. Finisce 66-121, una sconfitta che rimarrà negli annali negativi del Fabriano. Blair a centrocampo riceve gli applausi dell’intero palazzetto. La Scavolini è pronta per affrontare ai quarti la Kinder Bologna. Per Fabriano inizia mestamente l’estate.
Ferruccio Cocco
Non c’è il pubblico delle grande occasioni al Palaindesit, il che contrasta fortemente con i 3.000 paganti di media fatti regsistrare durante la stagione. Ad influire certamente l’amarezza dei tifosi fabrianesi per il finale di campionato a picco della Banca Marche, l’inopinato aumento dei biglietti e la diretta su Raisat.
Prima della gara viene premiato Chandler Thompson dal settimanale “L’azione" come miglior giocatore stagionale di Fabriano, a seguire l’intitolazione del palasport a Giuliano Guerrieri: uniche note liete per la serata fabrianese.
Il clima in avvio è comunque frizzante, con i circa 200 supporters pesaresi giustamente entusiasti. La Scavolini parte forte, in un lampo è già 0-6 con Johnson e Booker. Il pubblico di casa si scalda per qualche errore arbitrale, ma Pesaro è lanciata sul 4-15 al 6’. Per la Banca Marche segna solo Monroe, mentre i giochi a due finalizzati da Blair mettono in gran difficoltà la difesa di Lasi. Pesaro è padrona del campo, mentre a Fabriano manca tanto la mira.
Il primo periodo si chiude 9-23. Gli allenatori mescolano un po’ i quintetti, Pillastrini prova anche Maggioli. La sostanza non cambia (11-30 al 12’) anzi il divario si fa addirittura abissale quando la buona circolazione biancorossa consente a Traina di tirare a ripetizione con i piedi a terra dall’arco. La Scavolini prende fisucia, va via sul velluto, è davvero un bel “giocattolo". Fabriano può dirsi umiliata sul 16-56 del 19’, roba da primato. Il pubblico fabrianese prima ammutolisce poi fischia sonoramente una Banca Marche inguardabile. Si va al riposo sul 21-62.
Una voce statistica su tutte: 88-7 di valutazione per Pesaro dopo i primi 20’.
Gli ultimi due quarti sono un’agonia per Fabriano, un’allenamento per Pesaro. Monroe infila tre bombe che servono solo per il suo score, perchè dall’altra parte del parquet, in difesa, Fabriano è letteralmente inesistente. Al 26’ la Scavolini tocca addirittura il +50 (28-78), ma non basta qui. Al 29’ arriva addirittura il massimo vantaggio di +58 (31-89). Una vergogna per Fabriano. Un’esplosione di gioia per gli affezionati tifosi pesaresi. Il pubblico di casa, in un’irreale silenzio, assiste alla disfatta. Finisce 66-121, una sconfitta che rimarrà negli annali negativi del Fabriano. Blair a centrocampo riceve gli applausi dell’intero palazzetto. La Scavolini è pronta per affrontare ai quarti la Kinder Bologna. Per Fabriano inizia mestamente l’estate.
Ferruccio Cocco