Con un classico due zero, come direbbero i calciofili, Siena disarciona la Snaidero dalla giostra play-off. La resistenza arancione è praticamente tutta condensata in un clamoroso terzo quarto (28-14 di parziale per la formazione udinese), ma il resto di gara2 di questo "sbilanciato" ma non come quello fra Pesaro e Fabriano, è rimasto sempre saldamente di proprietà degli ospiti.
Busca è l'imprevista novità tattica che Frates gioca subito a fianco di Woolridge, mentre Ataman tiene a bagnomaria Gorenc, sofferente al tendine d'Achille, salvo rispolverare immediatamente lo sloveno, principale "responsabile", in coppia con un altrettanto favoloso Naumoski, dell'eliminazione snaiderina. La premiata ditta Boris & Petar sforna infatti 45 punti complessivi, frutto di un sontuoso 17-21 di coppia dal campo. Come straordinario, Gorenc contribuisce al bilancio anche con 8 rimbalzi: statistica che soltanto Alibegovic (13, un fatturato insolito per il capitano di casa) e un Chiacig comunque impacciatissimo in attacco (9), riescono a perfezionare.Che la Snaidero voglia provare a succhiare energia dal perimetro, lo si arguisce anche quando fa il suo ingresso Mian, al posto di un Li Vecchi fermatosi evidentemente in contemplazione a Piazza del Campo (0/3 per cominciare). Udine, per quasi tutto il primo tempo, è solo Alibegovic (8 punti e altrettanti rimbalzi), mentre Siena, che è una squadra vera, risponde con una mirabile distribuzione dei punti, nonostante Stern regga, almeno in difesa, il confronto con Chiacig. Le prime, decise picconate di Naumoski e di Masiulis spaccano una partita che dà la sensazione di durare poco, pochissimo, praticamente niente rispetto ai buoni propositi della vigilia.Nel secondo quarto il M.Paschi prende nettamente il largo con Udine, che assiste al naufragio, beccandosi pure qualche giustificatissima fischiata.È il tempo di Naumoski e Gorenc, che esce dalla panchina con la bava alla bocca, infilando 12 punti di classe a atletismo allo stato puro. Il macedone, intanto, continua il suo martellamento e il Montepaschi doppia la Snaidero al 16' (38-19), per aggiornare poi lo scarto a più ventuno (44-23).Sul fronte arancione segnali di resa e di impotenza soprattutto da parte del solito, inguardabile Mills (ma perchè mortificare Sartori?) e di Scott, impresentabile anche perchè reduce da due mesi a mezzo di stop. È praticamente la fotocopia di gara1, con la Snaidero che riesce a limitare parzialmente i danni nel finale di tempo, grazie ad una preghiera di Busca a fil di sirena. L'inizio di terzo quarto presenta però l'imprevista mutazione snaiderina: Cantarello è molto più efficace di Stern, inchioda Masiulis, calamita due sfondamenti e converte un avvitamento di Woolridge. Poi lo stesso play segna due volte consecutive. In meno di quattro minuti è 10-0 Udine (46-39 per Siena, però, sul tabellone) con Ataman costretto a fermare l'emorragia rifugiandosi in time out. Masiulis ossigena gli ospiti ma la Snaidero sente che può ancora giocarsela: Busca e Woolridge mettono infatti le triple del meno cinque (45 a 50) quando sono trascorsi 6'30". Il meno quattro (49-53) è ancora opera di Woolridge, ma tocca a Cantarello completare l'affresco di un memorabile terzo quarto, con una dolce palombella dal perimetro. Chiacig deve sudare per segnare il suo secondo canestro dal campo contro l'intramontabile "Canta", però gli imbarazzi senesi sono evidenti. Tanto è vero che, sull'ultima azione, i toscani, pur conservando un solo punto (58 a 57) muoiono con la palla in mano.Ci si aspetta un ultimo quarto alla baionetta, ma Siena raccoglie le idee e restituisce subito lo sfregio: un 9-0 griffato Gorenc-Zukauskas-Chiacig ristabilisce infatti dieci lunghezze di differenza (67-57). La Snaidero sembra crederci fino a 1'20" dalla fine quando, sul -5 (72 a 77), Woolridge rifiuta stranamente l'uno contro uno, consegnando stolidamente al nemico la palla dell'ulteriore riavvicinamento. Sull'immediato contro break (mancano 35"), invece, Stefanov confeziona la triple che manda in archivio la controversa stagione udinese e consegna a Siena il quarto di finale, avversaria Cantù. Giusto così.
Roberto Zanitti
Busca è l'imprevista novità tattica che Frates gioca subito a fianco di Woolridge, mentre Ataman tiene a bagnomaria Gorenc, sofferente al tendine d'Achille, salvo rispolverare immediatamente lo sloveno, principale "responsabile", in coppia con un altrettanto favoloso Naumoski, dell'eliminazione snaiderina. La premiata ditta Boris & Petar sforna infatti 45 punti complessivi, frutto di un sontuoso 17-21 di coppia dal campo. Come straordinario, Gorenc contribuisce al bilancio anche con 8 rimbalzi: statistica che soltanto Alibegovic (13, un fatturato insolito per il capitano di casa) e un Chiacig comunque impacciatissimo in attacco (9), riescono a perfezionare.Che la Snaidero voglia provare a succhiare energia dal perimetro, lo si arguisce anche quando fa il suo ingresso Mian, al posto di un Li Vecchi fermatosi evidentemente in contemplazione a Piazza del Campo (0/3 per cominciare). Udine, per quasi tutto il primo tempo, è solo Alibegovic (8 punti e altrettanti rimbalzi), mentre Siena, che è una squadra vera, risponde con una mirabile distribuzione dei punti, nonostante Stern regga, almeno in difesa, il confronto con Chiacig. Le prime, decise picconate di Naumoski e di Masiulis spaccano una partita che dà la sensazione di durare poco, pochissimo, praticamente niente rispetto ai buoni propositi della vigilia.Nel secondo quarto il M.Paschi prende nettamente il largo con Udine, che assiste al naufragio, beccandosi pure qualche giustificatissima fischiata.È il tempo di Naumoski e Gorenc, che esce dalla panchina con la bava alla bocca, infilando 12 punti di classe a atletismo allo stato puro. Il macedone, intanto, continua il suo martellamento e il Montepaschi doppia la Snaidero al 16' (38-19), per aggiornare poi lo scarto a più ventuno (44-23).Sul fronte arancione segnali di resa e di impotenza soprattutto da parte del solito, inguardabile Mills (ma perchè mortificare Sartori?) e di Scott, impresentabile anche perchè reduce da due mesi a mezzo di stop. È praticamente la fotocopia di gara1, con la Snaidero che riesce a limitare parzialmente i danni nel finale di tempo, grazie ad una preghiera di Busca a fil di sirena. L'inizio di terzo quarto presenta però l'imprevista mutazione snaiderina: Cantarello è molto più efficace di Stern, inchioda Masiulis, calamita due sfondamenti e converte un avvitamento di Woolridge. Poi lo stesso play segna due volte consecutive. In meno di quattro minuti è 10-0 Udine (46-39 per Siena, però, sul tabellone) con Ataman costretto a fermare l'emorragia rifugiandosi in time out. Masiulis ossigena gli ospiti ma la Snaidero sente che può ancora giocarsela: Busca e Woolridge mettono infatti le triple del meno cinque (45 a 50) quando sono trascorsi 6'30". Il meno quattro (49-53) è ancora opera di Woolridge, ma tocca a Cantarello completare l'affresco di un memorabile terzo quarto, con una dolce palombella dal perimetro. Chiacig deve sudare per segnare il suo secondo canestro dal campo contro l'intramontabile "Canta", però gli imbarazzi senesi sono evidenti. Tanto è vero che, sull'ultima azione, i toscani, pur conservando un solo punto (58 a 57) muoiono con la palla in mano.Ci si aspetta un ultimo quarto alla baionetta, ma Siena raccoglie le idee e restituisce subito lo sfregio: un 9-0 griffato Gorenc-Zukauskas-Chiacig ristabilisce infatti dieci lunghezze di differenza (67-57). La Snaidero sembra crederci fino a 1'20" dalla fine quando, sul -5 (72 a 77), Woolridge rifiuta stranamente l'uno contro uno, consegnando stolidamente al nemico la palla dell'ulteriore riavvicinamento. Sull'immediato contro break (mancano 35"), invece, Stefanov confeziona la triple che manda in archivio la controversa stagione udinese e consegna a Siena il quarto di finale, avversaria Cantù. Giusto così.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino