UDINE - In sala stampa coach Ataman si presenta subito, fiero di un nuovo ed ennesimo successo che ha mandato in tripudio la ventina tifosi toscani giunti al palasport “Carnera”. Una prestazione che, a voler trovare il pelo nell’uovo, non è esente da pecche, tanto che l’allenatore turco si è inquietato non poco quando Udine è passata da -20 a -1 ed i suoi giocatori sembravano essersi improvvisamente smarriti. Forse un calo di concentrazione? “Udine ha cercato di vincere la partita fino all’ultimo, bisogna darle atto. Noi probabilmente, dopo essere andati in largo vantaggio alla fine del primo tempo ci siamo rilassati cominciando già a pensare alla gara con Cantù. Abbiamo qui rischiato di perdere la partita, ma per fortuna nell’ultimo quarto siamo tornati a buoni livelli, soprattutto in difesa, ed abbiamo cercato di segnare in contropiede per cercare di eludere gli interventi di Cantarello. Devo fare i complimenti al pivot friulano che stasera ha giocato molto bene mettendoci in difficoltà, si è dimostrato uno dei migliori lunghi difensivi del campionato”. Stefanov non è stato molto brillante oggi, conferma? “Sia lui che Tolbert oggi non hanno fatto molto bene, succede. Non ci si può aspettare che in una squadra tutti girino sempre a 1000. Abbiamo avuto in compenso un buon contributo molto buono da Masiulis che è riuscito a compensare l’assenza di Topic che per noi è un giocatore molto importante”. Naumoski si è dimostrato un grande leader... “Petar ha giocato una partita straordinaria nel primo tempo. Nel secondo ha subito un piccolo infortunio al ginocchio ed è stato un po’ giù di ritmo. Lui è un grande giocatore, fondamentale con la sua esperienza ed il suo carisma in questo momento della stagione”. Stasera si è visto un Gorenc totalmente ricuperato, vero? “Sono molto contento per il recupero di Boris che è da quasi due settimane che non stava bene, anche se ha giocato la finale di Lione. Oggi si è dimostrato molto pronto ed attivo e, quando sta bene, è sicuramente un giocatore che ci dà grandissima sostanza, soprattutto in attacco”. Il coach di Udine, l’ex Fabrizio Frates, si congeda con questa partita dal pubblico di Udine. Certamente una vittoria nella serie avrebbe dato maggiori soddisfazioni al termine di una stagione così tribolata per gli arancioni, ma l’allenatore lombardo appare comunque moderatamente soddisfatto. “Ci tenevamo molto a fare bella figura davanti ai nostri tifosi e credo che ci siamo riusciti. Purtroppo abbiamo fatto un brutto primo tempo dal punto di vista difensivo, Siena ci ha messo in grande difficoltà. Poi siamo stati bravi a reagire e, quando sembrava che non avevamo più energie, siamo riusciti a riaprire la partita. Però in quel momento avevamo speso troppe energie e le maggiori qualità di Siena sono venute fuori”. Un po’ di rammarico, quindi... “Sono soddisfatto per la prestazione anche se, onestamente, speravamo di cogliere almeno una vittoria in questa serie”.
Soddisfazione tra i biancoverdi, la testa è già alla sfida con Cantù
UDINE - E’ un’opinione comune e diffusa che la pallacanestro sia uno sport di squadra e che tutti indistintamente devono fornire il loro contributo positivo alla squadra per portare a casa i due punti. Con Udine sono stati, però, certamente due più di tutti tra i giocatori senesi quelli che si sono segnalati particolarmente e che hanno dato il loro prezioso apporto in maniera assolutamente determinante nel secondo turno di play-off: si tratta di Boris Gorenc e Petar Naumoski autori, tra l’altro, di 45 dei complessivi 82 punti segnati dalla formazione allenata da coach Ataman. Non è stato però, come detto, facile come lo scorso giovedì, vero? ”Sicuro, perchè Udine veniva da una sconfitta di 30 punti - risponde la guardia slovena – quindi ci aspettavamo che ci tenessero a giocare molto meglio nel secondo incontro e così hanno fatto. Da parte nostra, abbiamo giocato quanto bastava per vincere e poter così andare al secondo round”. E’ stato visto il coach di Cantù spiarvi dalle tribune. Il prossimo turno di play-off sembra essere già cominciato. ”E’ probabile che l’aver chiuso la serie con la Snaidero sul 2 a 0 possa averlo un po’ impressionato. In ogni caso, credo che lui ci conosceva molto bene già da prima di questa partita, come noi, da parte nostra, conosciamo già bene i giocatori di Cantù. Non penso però che abbia potuto scoprire molto di nuovo su di noi stasera”. Dopo l’ex Bulls esce anche il playmaker macedone, sempre affabile, disponibile a firmare autografi ai suoi numerosi ammiratori e a concedersi senza riserve ai cronisti. Con lui torniamo a parlare dello scampato pericolo dopo il terzo quarto. ”Sapevamo che la Snaidero sul suo campo gioca molto meglio che fuori casa, non poteva essere diversamente, dato che questa poteva essere per loro l’ultima partita davanti ai loro tifosi e quindi dovevano onorarla al meglio. Nel primo tempo, siamo riusciti ad andare molto bene avanti nel punteggio, poi, quando ci hanno ripreso, siamo stati molto bravi a rimanere concentrati e a vincere”. Adesso la Mens Sana, forte del 2-0 acquisito, avrà qualche giorno a disposizione per rifiatare e riprendere energie in vista dei prossimi impegni. Qualcuno dice che, però, quando si è in una serie vincente sarebbe meglio tornare a giocare subito, tu cosa ne pensi? ”Chi può dirlo? Speriamo che questi quattro giorni ci possano essere utili per tirare un poì il fiato e per riprendere condizione ed energie in vista della serie di play-off che ci aspetta con Cantù. Solo giocando potremo scoprire se questa breve interruzione ci avrà fatto bene oppure no”.
L.P.
Soddisfazione tra i biancoverdi, la testa è già alla sfida con Cantù
UDINE - E’ un’opinione comune e diffusa che la pallacanestro sia uno sport di squadra e che tutti indistintamente devono fornire il loro contributo positivo alla squadra per portare a casa i due punti. Con Udine sono stati, però, certamente due più di tutti tra i giocatori senesi quelli che si sono segnalati particolarmente e che hanno dato il loro prezioso apporto in maniera assolutamente determinante nel secondo turno di play-off: si tratta di Boris Gorenc e Petar Naumoski autori, tra l’altro, di 45 dei complessivi 82 punti segnati dalla formazione allenata da coach Ataman. Non è stato però, come detto, facile come lo scorso giovedì, vero? ”Sicuro, perchè Udine veniva da una sconfitta di 30 punti - risponde la guardia slovena – quindi ci aspettavamo che ci tenessero a giocare molto meglio nel secondo incontro e così hanno fatto. Da parte nostra, abbiamo giocato quanto bastava per vincere e poter così andare al secondo round”. E’ stato visto il coach di Cantù spiarvi dalle tribune. Il prossimo turno di play-off sembra essere già cominciato. ”E’ probabile che l’aver chiuso la serie con la Snaidero sul 2 a 0 possa averlo un po’ impressionato. In ogni caso, credo che lui ci conosceva molto bene già da prima di questa partita, come noi, da parte nostra, conosciamo già bene i giocatori di Cantù. Non penso però che abbia potuto scoprire molto di nuovo su di noi stasera”. Dopo l’ex Bulls esce anche il playmaker macedone, sempre affabile, disponibile a firmare autografi ai suoi numerosi ammiratori e a concedersi senza riserve ai cronisti. Con lui torniamo a parlare dello scampato pericolo dopo il terzo quarto. ”Sapevamo che la Snaidero sul suo campo gioca molto meglio che fuori casa, non poteva essere diversamente, dato che questa poteva essere per loro l’ultima partita davanti ai loro tifosi e quindi dovevano onorarla al meglio. Nel primo tempo, siamo riusciti ad andare molto bene avanti nel punteggio, poi, quando ci hanno ripreso, siamo stati molto bravi a rimanere concentrati e a vincere”. Adesso la Mens Sana, forte del 2-0 acquisito, avrà qualche giorno a disposizione per rifiatare e riprendere energie in vista dei prossimi impegni. Qualcuno dice che, però, quando si è in una serie vincente sarebbe meglio tornare a giocare subito, tu cosa ne pensi? ”Chi può dirlo? Speriamo che questi quattro giorni ci possano essere utili per tirare un poì il fiato e per riprendere condizione ed energie in vista della serie di play-off che ci aspetta con Cantù. Solo giocando potremo scoprire se questa breve interruzione ci avrà fatto bene oppure no”.
L.P.
