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Benetton, la beffa all'ultimo secondo

Biancoverdi battuti a Barcellona dopo aver dominato per tre quarti. Girone equilibratissimo

BARCELLONA. Questo Sarunas Jasikevicius deve avercela con le italiane. Il «cecchino» lituano, dopo aver condannato il 6 marzo la Scavolini, pesca la tripla della vittoria allo scadere e condanna la Benetton ad un increbile ko. Una sconfitta assurda, se si considera che i biancoverdi hanno condotto l'incontro per quasi tutti i 40 minuti e, alla fine, sono stati affondati dalla bomba lituana. Un siluro che ha permesso ad un mediocre Barcellona di conquistare il successo e di acciuffare al primo posto Treviso.
Ora la situazione del raggruppamento, dopo l'imprevista affermazione di mercoledì della Scavolini sulla Skipper, è particolarmente ingarbugliata e tutte e quattro le squadre sono ancora in corsa per arrivare alla Final Four. Certo, si può parlare anche di mala suerte, ma i «casual» devono recitare piuttosto un grande «mea culpa» per aver gettato al vento un risultato apparso largamente alla loro portata. Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio di 10 lunghezze (48-38 al 20'), Pittis e compagni, nelle ultime due frazioni, pur continuando a difendere discretamente, si sono smarriti. Nel basket è difficile vincere, soprattutto su un parquet caldo come quello di Barcellona, se in 20' si realizzano solo 27 punti. Negli ultimi due quarti Treviso ha sprecato innumerevoli occasioni per dire defitivamente ciao ad un Barça privo di due pedine fondamentali come De La Fuente e Navarro e con Okulaja in cattive condizioni fisiche. A parte il solito Edney e Nicola, gli altri tiratori hanno deluso e Garbajosa, al rientro dopo l'infortunio di due settimane fa, pur realizzando, a 4 secondi e 20 centesimi dal termine il canestro dell'illusorio 73-75, ha dimostrato di non essere ancora al massimo. Poi, però, Jasikevicius, anche se marcato in tandem da Edney e Bulleri, ha pescato la matta e addio ai sogni di gloria.
Con il rientro di Garbajosa, D'Antoni ripropone il solito quintetto. Dall'altra parte coach Aito consegna la regia a Jasikevicius; il resto del quintetto è composto, nell'ordine, da Digbeu, Okulaja, l'altro lituano Karnisovas e dal greco Rentzias che, almeno in avvio, viene preferito al gigante Duenas. Si vede immediatamente che questa è una Benetton concentrantissima. La coppia lituana Jasikevicius-Karnisovas confeziona il 7-4 dopo 2 minuti e mezzo, ma questo è l'unico vantaggio, a parte un 27-26 effimero del secondo periodo, pro Barça fino all'intervallo.
A dare il segnale ci pensa subito il grande ex dell'incontro, Marcelo Nicola. L'ala argentina, entrato sul parquet al posto di «Garba», colpisce dall'arco dei 6 e 25 per il 7-10. La difesa dei verdi è aggressiva, i padroni di casa restano all'asciutto per quasi 4 minuti e Treviso, dopo la seconda bomba di Nicola, si porta sul +8 (11-19 al 7'50"). Il Barça rientra fino al -3, ma fa male quel canestro annullato a Bulleri, realizzato praticamente da metà campo al «gong» del 10'. La seconda frazione è la migliore di Treviso: Edney, Marconato e Chikalkin salgono in cattedra e per i blaugrana, nonostante la sorpresa del giovane brasliano Varejao (6 punti tutti da sotto), è notte fonda. Nicola piazza il +10 e, allo scadere, Nachbar fallisce la tripla del +13. Negli ultimi due quarti gli arbitri vanno in confusione: il «Palau» è una bolgia e Treviso sembra quasi aver paura di vincere (ad un certo punto ha avuto anche un vantaggio di +11). E si arriva così all'epilogo peggiore che si potesse a quel punto immaginare.
La nuova classifica. Benetton e Barcellona punti 4, Scavolini e Skipper 2.
Davide Vatrella
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