Doveva essere l'ottavo più equilibrato e così è stato. Varese e Trieste sono le uniche ad andare alla "bella": questa sera in casa della Coop Nordest si giocheranno l'approdo ai quarti e la possibilità di sfidare il Benetton Treviso (i quarti iniziano giovedì sera). Difficile fare previsioni, visto l'andamento delle prime due partite. In gara-1 uno straordinario Pozzecco era stato l'artefice di un grande recupero di Varese dopo che Trieste era salita anche a +11. Ma nel finale, uscito il Poz per falli, la Coop aveva realizzato l'allungo decisivo portando a casa la partita. In gara-2 dopo due quarti brutti ed equilibrati, Varese ha fatto il break decisivo nel terzo quarto, grazie ai punti di Vescovi, a cinque splendidi minuti di Pozzecco e a una gran difesa.Sulla carta Trieste dovrebbe essere superiore a rimbalzo (si è visto uno splendido Podestà), Varese dovrebbe invece puntare a una buona difesa e al contropiede. In gara-2, però, questo schema ha funzionato fino a un certo punto. "Nei primi due quarti - spiega il tecnico della Coop Cesare Pancotto - "abbiamo giocato bene a rimbalzo e difeso bene, non facendo correre Varese". All'intervallo Trieste è andata al riposo sopra di 4, poi si è imballata. "In attacco è cominciata a mancare la circolazione della palla - continua Pancotto -, si sono cercati passaggi improbabili e si è ribaltato poco il gioco. E in difesa è mancata la giusta ferocia". Il black-out di Trieste è stato anche merito dell'ottima difesa di Varese, una delle chiavi della vittoria della Metis in gara-2. Poi ci hanno pensato le individualità, a cominciare da un Vescovi ancora una volta grandissimo e galvanizzato dal raggiungimento di quota 8000 punti in carriera. Ma si è visto anche il miglior Pejcinovic della stagione e gli ottimi Hamilton e Conti. E poi lui, Gianmarco Pozzecco, con tutto il solito campionario di magie, a cui ha aggiunto anche una clamorosa stoppata su una tripla di Maric a spegnere il tentativo di rientro di Trieste. Il Poz ha stravinto il confronto con il play croato. D'altronde per Gianmarco c'erano motivazioni particolari. Del suo futuro ancora si sa poco, ma certo anch'egli è consapevole che quella di domenica sera potrebbe diventare, in caso di eliminazione, la sua ultima partita a Masnago. E nella sua città, Trieste, darà l'anima per prolungare i playoff della Metis. Il Poz non è tipo da congedarsi con una prestazione anonima.
Paolo Avanti
Paolo Avanti