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Boniciolli lancia la sfida play-off

"Myers è la storia passiamogli sopra"

BONICIOLLI, giovedì si comincia. C´è Roma e c´è Myers, il passato prossimo dell´Aquila, già al top coi 33 punti di media segnati a Roseto. Che Skipper vedremo?
«C´è la Wurth, molto bene. Dopo due settimane di palestra e basta, abbiamo un obiettivo da focalizzare. Si può lavorare su quello e siamo carichi».
Nessuna paura di una partenza a freddo?
«La ruggine e le due partite giocate in più dagli altri non mi sembrano la fine del mondo. Luoghi comuni. Roma è una buona squadra, ben allenata. Sono qui per cercare di rubarci una semifinale che sentiamo nostra».
Con Carlton in testa.
«Lui è la storia della Fortitudo, che a lungo è stata fondata su di lui. Quest´anno è stata scritta una pagina nuova, si è svoltato dopo un grande periodo. Affrontarlo ora ha un significato simbolico molto forte. Nessuno vuole uccidere il padre, ma la Skipper deve passare anche su Carlton: giovedì il pubblico giustamente gli tributerà gli onori e gli professerà amore. Ci sta anche questo. Myers è quello che era a Bologna: attrae molte aspettative, risponde con capacità e freddezza. Per me è solo quello che ci vuole battere».
Lei però è bello carico.
«Io ho una grande 'cazzimma´, come dicono a Napoli, ovvero una voglia pazzesca di arrivare a quello che ho sempre sognato, lo scudetto. Energia che mi auguro di trasmettere ai miei».
Il primo posto nella stagione regolare è Fortitudo. E il pronostico?
«Mi ripeto. Kinder. Che avrà anche perso l´Eurolega, ma sono convinto che sia più forte del Pana. Sconfitti alla quinta finale dopo 4 vittorie: crisi? E allora le altre 30 che non sono arrivate in fondo si dovrebbero impiccare tutte? La Virtus è favorita perché negli ultimi anni ha giocato il basket migliore coi maggiori risultati. Esistono legittime pretendenti: noi, Treviso, Siena e la Pesaro vista con Fabriano. Ma se la Virtus non dovesse vincere lo scudetto non sarà per gli strascichi d´Eurolega, ma perché qualcuno in questo periodo ha giocato meglio».
Vi siete lasciati alle spalle il buio.
«La squadra è in una buona condizione: possiamo programmare il lavoro, non gestirlo e basta. Ma non dimentico i "de profundis" tante volte intonati. La stagione sinora è stata fantastica. E quando alleno non penso: oddio, se perdo mi cacciano…».
E quindi il futuro è adesso.
«Con la dirigenza ci incontreremo a fine stagione per le valutazioni: chiaro che il risultato ottenuto avrà un suo peso. In queste settimane ho ripensato alle dichiarazioni di Seragnoli dopo il massacro nel derby. A caldo mi fecero molto male, riviste ora ci stavano. Il nostro proprietario ha molto più dato che ricevuto dal basket. La sua uscita era legittima. Io al suo posto mi sarei alterato molto di più».
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica
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