Nessun rimpianto, nessun dolore. La più travagliata delle tre stagioni della nuova era Snaidero ha conosciuto il suo epilogo. Per mano di Siena, l'avversario meno morbido di tutti quelli che potessero capitare negli ottavi dei play - off. Ma l'ambiente ha metabolizzato: dopo l'interminabile rosario di incidenti, fisici e morali, disseminati lungo il tragitto e il rischioso balletto sul precipizio della retrocessione (in alcuni momenti Udine è stata davvero ad un passo dal tracollo), qualcosa si è rimediato anche se, di questo annus terribilis, ci saranno da tramandare ai posteri nulla più che il risultato finale e il monte esperienze accumulato. Sul resto, meglio appoggiare uno spesso lenzuolo. Per ripartire la società ha già individuato due puntelli, anche se si tratta di una riconferma annunciata, sia per il gm Sarti che per coach Frates, abile gestore del delicatssimo dopo Melillo.
«I rimpianti della stagione si riducono ad un paio - ricorda Frates - quello più grosso è legato alla doppia sfida con Gerusalemme: dopo aver vinto in Israele avremmo potuto benissimo passare il turno. L'altro, più lieve, riguarda la sfida con Siena: mi sarebbe piaciuto portarli alla terza. Anche se poi, magari, avremmo corso il serio rischio di buscarne altri trenta...Bisogna riconoscere la loro superiorità: sono più forti e sono passati con merito. Il resto, da gennaio ad oggi, ricordando le numerose emergenze e la mia prima volta da allenatore subentrante, credo vada visto sotto una luce positiva».
- C'è già qualcosa in ballo per il futuro ?«La settimana prossima mi rivedrò con la società per parlarne in maniera più approfondita. Di sicuro, come già anticipato dal presidente, è nostra intenzione allestire una formazione più giovane e atletica. Le nostre manchevolezze sono evidenti, anche se ciò non significa che ci regoleremo esclusivamente in base alla carta d'identità».
- Servirà pure un preparatore atletico full - time, onde evitare il ripetersi di situazioni imbarazzanti.
«E' uno dei primi problemi da affrontare. Così come sarà necessario crescere e perfezionare organizzativamente la struttura che lavora attorno alla prima squadra».
- Un nome: Luigino Sepulcri.
«Posso solo dire che Gigi è sotto contratto con la Virtus e che è uno dei primi tre in Italia nel suo settore. La nostra amicizia, però, non vuol dire che lui sia già sulla strada del ritorno a casa».
- Un voto alla piazza.
«Sono rimasto piacevolmente sorpreso. In altre sedi sono anche capaci di aspettarti al pullman e tirarti i sassi mentre la gente udinese ha vissuto con compostezza ogni fase del torneo, ci è stata vicino, ci ha incoraggiato. Questo modo intelligente di trattare gli eventi, senza esaltarsi o deprimersi, ha dato una grossa mano a raggiungere gli obiettivi».
FUTURO.A tutti è stata concessa una settimana di break e, se gli americani faranno un pronto ritorno a casa (anche Alibegovic è dato partente per gli States), il gruppo italiano, formato da Busca, Sartori, Mian, Li Vecchi, Cantarello, più Zacchetti e Vujacic, riprenderà ad allenarsi lunedi prossimo. Frates rimarrà in sede sino al 26, per tuffarsi poi nel mare di Azzurra, in qualità di assistente dell' head coach Recalcati. La Nazionale ha infatti in cantiere tre tornei (Chiavenna, Alassio e il classico "Acropolis" ad Atene), nonchè una tournèè in Cina (fine giugno), per la quale è stato allertato pure Mian.
Roberto Zanitti
«I rimpianti della stagione si riducono ad un paio - ricorda Frates - quello più grosso è legato alla doppia sfida con Gerusalemme: dopo aver vinto in Israele avremmo potuto benissimo passare il turno. L'altro, più lieve, riguarda la sfida con Siena: mi sarebbe piaciuto portarli alla terza. Anche se poi, magari, avremmo corso il serio rischio di buscarne altri trenta...Bisogna riconoscere la loro superiorità: sono più forti e sono passati con merito. Il resto, da gennaio ad oggi, ricordando le numerose emergenze e la mia prima volta da allenatore subentrante, credo vada visto sotto una luce positiva».
- C'è già qualcosa in ballo per il futuro ?«La settimana prossima mi rivedrò con la società per parlarne in maniera più approfondita. Di sicuro, come già anticipato dal presidente, è nostra intenzione allestire una formazione più giovane e atletica. Le nostre manchevolezze sono evidenti, anche se ciò non significa che ci regoleremo esclusivamente in base alla carta d'identità».
- Servirà pure un preparatore atletico full - time, onde evitare il ripetersi di situazioni imbarazzanti.
«E' uno dei primi problemi da affrontare. Così come sarà necessario crescere e perfezionare organizzativamente la struttura che lavora attorno alla prima squadra».
- Un nome: Luigino Sepulcri.
«Posso solo dire che Gigi è sotto contratto con la Virtus e che è uno dei primi tre in Italia nel suo settore. La nostra amicizia, però, non vuol dire che lui sia già sulla strada del ritorno a casa».
- Un voto alla piazza.
«Sono rimasto piacevolmente sorpreso. In altre sedi sono anche capaci di aspettarti al pullman e tirarti i sassi mentre la gente udinese ha vissuto con compostezza ogni fase del torneo, ci è stata vicino, ci ha incoraggiato. Questo modo intelligente di trattare gli eventi, senza esaltarsi o deprimersi, ha dato una grossa mano a raggiungere gli obiettivi».
FUTURO.A tutti è stata concessa una settimana di break e, se gli americani faranno un pronto ritorno a casa (anche Alibegovic è dato partente per gli States), il gruppo italiano, formato da Busca, Sartori, Mian, Li Vecchi, Cantarello, più Zacchetti e Vujacic, riprenderà ad allenarsi lunedi prossimo. Frates rimarrà in sede sino al 26, per tuffarsi poi nel mare di Azzurra, in qualità di assistente dell' head coach Recalcati. La Nazionale ha infatti in cantiere tre tornei (Chiavenna, Alassio e il classico "Acropolis" ad Atene), nonchè una tournèè in Cina (fine giugno), per la quale è stato allertato pure Mian.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino
