Rodolfo Rombaldoni e Marco Carraretto potrebbero partecipare all’attività della Nazionale nel corso dell’estate. Il commissario tecnico Charly Recalcati li ha inseriti tra i giocatori meritevoli di essere seguiti, sulla base delle prestazioni offerte nel corso della stagione che sta vivendo, in questi giorni, i play off. Se per Rombaldoni la convocazione in azzurro non costituirebbe una novità, lo sarebbe, invece, per Carraretto. Al suo primo vero anno con un certo minutaggio (21.9), Marco ha superato ogni aspettativa, risultando tra i più positivi del gruppo gialloblù.
«La convocazione - commenta Carraretto- sarebbe proprio come la ciliegina sulla torta, a conclusione di una stagione che non era cominciata al meglio, ma che è finita bene sia per me che per la squadra. E sarebbe la mia prima esperienza nel gruppo azzurro».
Il programma della Nazionale prevede partite con Lettonia (1 giugno), Filippine (2 giugno), un torneo con Lettonia e Ucraina, un altro con Croazia, Lituania e Grecia, un terzo con Lituania, Grecia e Repubblica Ceca. Carraretto e Rombaldoni, comunque, saranno stamane al Palaolimpia per la ripresa del lavoro dopo la pausa seguita alla fine della regular season.
«Sono soddisfatto - riferisce Carraretto- della mia stagione soprattutto per come sono maturato in regia, che era l’obiettivo a cui tenevo di più perchè come guardia mi sentivo più sicuro. Il fatto di aver giocato tanto mi ha aiutato a crescere tecnicamente e fisicamente e anche come visione di gioco. Spero si sia trattato di un’esperienza importante per poter migliorare ancora».
Marco non fa distinzione tra play o guardia. Rileva che «per me, giocare guardia è più semplice perchè si pensa meno, mentre il play è come un direttore d’orchestra e dal punto di vista mentale richiede una maggiore attenzione». «Mi ha fatto piacere - aggiunge- giocare in entrambe le posizioni: meglio essere un giocatore più completo che focalizzato su un ruolo. Spero di poter giocare ancora in A1. L’ideale sarebbe continuarlo a fare a Verona, con aspettative diverse da quelle di quest’anno: cercherò di privilegiare il fatto di poter giocare, più che essere in una squadra importante».
Renzo Puliero
«La convocazione - commenta Carraretto- sarebbe proprio come la ciliegina sulla torta, a conclusione di una stagione che non era cominciata al meglio, ma che è finita bene sia per me che per la squadra. E sarebbe la mia prima esperienza nel gruppo azzurro».
Il programma della Nazionale prevede partite con Lettonia (1 giugno), Filippine (2 giugno), un torneo con Lettonia e Ucraina, un altro con Croazia, Lituania e Grecia, un terzo con Lituania, Grecia e Repubblica Ceca. Carraretto e Rombaldoni, comunque, saranno stamane al Palaolimpia per la ripresa del lavoro dopo la pausa seguita alla fine della regular season.
«Sono soddisfatto - riferisce Carraretto- della mia stagione soprattutto per come sono maturato in regia, che era l’obiettivo a cui tenevo di più perchè come guardia mi sentivo più sicuro. Il fatto di aver giocato tanto mi ha aiutato a crescere tecnicamente e fisicamente e anche come visione di gioco. Spero si sia trattato di un’esperienza importante per poter migliorare ancora».
Marco non fa distinzione tra play o guardia. Rileva che «per me, giocare guardia è più semplice perchè si pensa meno, mentre il play è come un direttore d’orchestra e dal punto di vista mentale richiede una maggiore attenzione». «Mi ha fatto piacere - aggiunge- giocare in entrambe le posizioni: meglio essere un giocatore più completo che focalizzato su un ruolo. Spero di poter giocare ancora in A1. L’ideale sarebbe continuarlo a fare a Verona, con aspettative diverse da quelle di quest’anno: cercherò di privilegiare il fatto di poter giocare, più che essere in una squadra importante».
Renzo Puliero