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Kinder-Scavolini, il prepartita

Domani sera alle 20.30 al PalaMalaguti inizia la serie dei quarti

da www.jarring.it

E’ di nuovo tempo di play off, di partite senza domani. Il fuoco brucia parecchio ora e ad aumentarne il calore ci pensa una sfida dal sapore storico: Virtus Bologna contro Libertas Pesaro, due società rivali da sempre che hanno scritto pagine importanti della pallacanestro italiana. Di nuovo di fronte ora, dopo otto anni, nel tabellone dei play off. E’ passata molta acqua sotto i ponti dall’ultima sfida, i biancorossi hanno conosciuto l’onta della A2 mentre i bolognesi s’imponevano in Europa e personaggi mitici ora siedono in giacca e cravatta sulle panchine.
Gara uno sarà la partita chiave, come sempre quando una squadra è tanto favorita sull’altra: la Kinder, nonostante la brutta settimana trascorsa, resta superiore alla Scavolini, sia per organico sia per guida tecnica. Ha giocatori d’orgoglio, oltre che di classe. Pesaro però avrebbe la forza di chi parte svantaggiato, e ha nulla da perdere, quindi. In realtà l’ambiente biancorosso mette sempre pressioni, i tifosi sentono tantissimo questa partita e si aspettano che la squadra ripaghi le loro attese. “Quando arrivai a Pesaro – ha detto il coach Pillastrini qualche mese fa – nessuno mi chiese coppe o scudetti. Tutti però mi dissero che dovevo battere Bologna”.
In queste parole è racchiusa l’angoscia con la quale la Scavolini vive questi momenti che precedono la sfida alla Virtus. La Kinder, invece, la pressione la scarica, vuole solo concentrarsi sul gioco, come si evince dalle chiarissime parole di Marko Jaric: “Sono stanco di sentire gli altri allenatori dire che la Virtus è favorita, che la Virtus è più forte. Noi non siamo favoriti di nulla, perché in campionato abbiamo chiuso al terzo posto e sarà una vera impresa arrivare in finale. Ora incontreremo Pesaro, poi probabilmente Treviso: sono grandi squadre, noi dovremo giocare al meglio e sudarci ogni vittoria. I favoriti sono quelli che sono arrivati al primo posto: sta a loro dimostrare di meritarlo e tocca a loro soprattutto difenderlo”. I bianconeri non vogliono ricadere nella trappola della Final Four, quando forse è stata proprio la pressione del pronostico a giocare un brutto scherzo alla truppa di Messina. Pesaro è una squadra particolare, ha giocato un brutto campionato ma ha in organico uomini in grado di mettere sotto chiunque: se centrano la serata positiva, sono persino capaci di infliggere 33 punti di scarto ai super campioni. Quel giorno i virtussini ancora lo ricordano, e trasformeranno quell’amarezza in una motivazione aggiuntiva.
“Quella partita la ricordo – commenta Ginobili – e vorrei riscattarla. Non entrammo in campo con la giusta concentrazione e loro ci punirono. Ma stavolta sarà diverso”. E’ sulla stessa lunghezza d’onda anche Jaric: “Loro sono molto carichi, noi veniamo da un momento difficile. Ma noi sappiamo di avere le qualità per vincere questa serie, per metterci alle spalle la delusione di coppa: ognuno di noi sa cosa deve fare, ci capiamo con uno sguardo”. Kinder pronta, dunque, nonostante gli acciacchi. Proprio Jaric, infatti, ha ripreso ad allenarsi solo ieri a causa di un problema al ginocchio, mentre Rigaudeau, Andersen e Griffith hanno saltato la seduta con la squadra. Probabilmente ci saranno tutti domani sera, quando conta nessuno si è mai tirato indietro.
Daniele Labanti
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