PESARO — Bologna sembra far trasparire - leggendo le interviste dei bianconeri - un po' di supponenza. Pesaro, pur salvando le forme di rito, viene annunciata come una tappa intermedia per il passaggio alle semifinali e poi alla finale. Match scontato come pensano a Bologna? Dipenderà da come imposterà la gara Pillastrini e dagli esiti della lotta sotto i tabelloni. Il problema reale di Pesaro sarà quello di evitare di giocare contro la difesa schierata di Bologna, con la prima linea, quella delle guardie, oggettivamente molto più forte e più alta. Un «muro» contro il quale la Scavolini pagò pesantemente dazio nella semifinale di coppa Italia a Forlì. Bologna anche senza Smodis - comunque un giocatore importante - è quella che è: forte, dura, al di là di qualche scivolone.
Questa serie di partite più che in mano a Messina, sembra essere nelle mani di Pillastrini. Il «control-game» che piace tanto al tecnico biancorosso non si sa quanta resa possa avere contro i bianconeri bolognesi. Giocare contro la difesa schierata potrebbe diventare una tattica penalizzante specie se l'arbitraggio - com'è successo a Fabriano - sarà in linea con la filosofia dei playoff e cioè più propenso a tollerare un basket muscolare. Fattore questo che potrebbe limitare, per esempio, il rendimento offensivo di un giocatore come DeMarco che fa della tecnica la sua grande forza. Correre per evitare e aggirare la linea Maginot di Bologna potrebbe essere una delle chiavi tecniche per porre questa serie dei quarti di finale sul binario dell'incertezza.
Ma per correre il presupposto primo è quello di andare a carpire rimbalzi, per cui il duello tra Blair e Griffith darà subito il segno dell'andamento della prima gara tra Kinder e Scavolini. Se la Scavolini riuscirà ad alzare i ritmi di gara un buon contributo potrebbe arrivare da Beric (ma con DeMarco a sedere) perchè avere in campo due difensori leggeri sarebbe un dazio troppo grosso da pagare.
m.g.
Questa serie di partite più che in mano a Messina, sembra essere nelle mani di Pillastrini. Il «control-game» che piace tanto al tecnico biancorosso non si sa quanta resa possa avere contro i bianconeri bolognesi. Giocare contro la difesa schierata potrebbe diventare una tattica penalizzante specie se l'arbitraggio - com'è successo a Fabriano - sarà in linea con la filosofia dei playoff e cioè più propenso a tollerare un basket muscolare. Fattore questo che potrebbe limitare, per esempio, il rendimento offensivo di un giocatore come DeMarco che fa della tecnica la sua grande forza. Correre per evitare e aggirare la linea Maginot di Bologna potrebbe essere una delle chiavi tecniche per porre questa serie dei quarti di finale sul binario dell'incertezza.
Ma per correre il presupposto primo è quello di andare a carpire rimbalzi, per cui il duello tra Blair e Griffith darà subito il segno dell'andamento della prima gara tra Kinder e Scavolini. Se la Scavolini riuscirà ad alzare i ritmi di gara un buon contributo potrebbe arrivare da Beric (ma con DeMarco a sedere) perchè avere in campo due difensori leggeri sarebbe un dazio troppo grosso da pagare.
m.g.
Fonte: Il Resto del Carlino