LIVORNO — Il gruppo della Mabo Prefabbricati è quasi al completo. Manca Giachetti che sta allenandosi con gli juniores in vista delle finali di giugno e manca Cotani che sta disputando i play-off di serie B1, ma per il resto non ci sono defezioni. Tutti italiani ovviamente quelli che si allenano. Agli stranieri si comincerà a pensare più in qua. Americani o europei che siano. E Massimo Faraoni e lo stesso Luca Banchi hanno gli occhi attenti proprio al mercato dell'est europeo. Da dove si può pescare bene ed a buon prezzo.
Cinque settimane di lavoro intenso per Sambugaro, Santarossa, Garri, Pierich, Modica, Carpineti, Bertocci e Mariani che lavorano volentieri per migliorare i fondamentali e mantenere la forma atletica. C'è anche Daniele Parente, il play al quale la scorsa stagione è capitato di tutto e di più e non ha potuto contribuire alla salvezza della Mabo se non in piccola parte. Il ragazzo è clinicamente guarito, ha ripreso confidenza anche con il pallone ed anche se non forzerà più di tanto la spalla operata sta lavorando alacremente e con lo spirito giusto per farsi trovare pronto ad agosto quando inizierà la preparazione vera, quella precampionato. Dove conta di tornare ad ressere protagonista. Luca Banchi è soddisfatto. La prossima settimana arriveranno anche alcuni giocatori italiani delle serie minori in prova e il gruppo si allargherà. E per ciò che riguarda gli stranieri? Coach Banchi dice che è presto per cominciare a tessere le fila: «Gli americani — afferma il tecnico amaranto — sono tutti negli states per disputare le varie summer league in cerca di un contratto nella Nba e quindi al momento inavvicinabili. Solo quando cominceranno a rendersi conto che per loro non c'è posto nel campionato Usa si potrà cominciare a trattarli».
Ci potrebbe essere qualche conferma? Luca Banchi è possibilista, ma non ottimista: «Stiamo cercando di convincere Rodney Elliott a rimanere con noi, ma per ora tutto è aleatorio. Il ragazzo è giovane, è migliorato moltissimo e vuol giocarsi un posto nella Nba. Dove credo abbia qualche possibilità. Certo — conclude il tecnico della Mabo Prefabbricati — se non ci riuscirà ha fatto sapere che noi saremo la società preferita in Europa».
Ed allora non resta che attendere.
Lorenzo Gremigni
Cinque settimane di lavoro intenso per Sambugaro, Santarossa, Garri, Pierich, Modica, Carpineti, Bertocci e Mariani che lavorano volentieri per migliorare i fondamentali e mantenere la forma atletica. C'è anche Daniele Parente, il play al quale la scorsa stagione è capitato di tutto e di più e non ha potuto contribuire alla salvezza della Mabo se non in piccola parte. Il ragazzo è clinicamente guarito, ha ripreso confidenza anche con il pallone ed anche se non forzerà più di tanto la spalla operata sta lavorando alacremente e con lo spirito giusto per farsi trovare pronto ad agosto quando inizierà la preparazione vera, quella precampionato. Dove conta di tornare ad ressere protagonista. Luca Banchi è soddisfatto. La prossima settimana arriveranno anche alcuni giocatori italiani delle serie minori in prova e il gruppo si allargherà. E per ciò che riguarda gli stranieri? Coach Banchi dice che è presto per cominciare a tessere le fila: «Gli americani — afferma il tecnico amaranto — sono tutti negli states per disputare le varie summer league in cerca di un contratto nella Nba e quindi al momento inavvicinabili. Solo quando cominceranno a rendersi conto che per loro non c'è posto nel campionato Usa si potrà cominciare a trattarli».
Ci potrebbe essere qualche conferma? Luca Banchi è possibilista, ma non ottimista: «Stiamo cercando di convincere Rodney Elliott a rimanere con noi, ma per ora tutto è aleatorio. Il ragazzo è giovane, è migliorato moltissimo e vuol giocarsi un posto nella Nba. Dove credo abbia qualche possibilità. Certo — conclude il tecnico della Mabo Prefabbricati — se non ci riuscirà ha fatto sapere che noi saremo la società preferita in Europa».
Ed allora non resta che attendere.
Lorenzo Gremigni