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Fabriano s’interroga sul futuro

CdA urgente per decidere la strategia della prossima stagione

FABRIANO - Se martedì sera avete visto in tv gara3 degli ottavi di finale Trieste-Varese (95-84), probabilmente vi sarà tornato in mente che cosa sono i play-off: grinta, tuffi, tensione, un supplementare, sei uscite per falli, ottanta tiri liberi tirati (57 solo da Trieste, record di squadra)..."non come quei signori dell'altra sera", ha giustamente fatto notare Franco Lauro durante la telecronaca. La Banca Marche Fabriano, infatti, ha fornito ai suoi tifosi (e al pubblico cestistico del 'satellite') uno spettacolo completamente opposto nei due confronti con la Scavolini. Ok, il match menzionato sopra già sulla carta era più equilibrato, mentre tra Pesaro e Fabriano il valore tecnico era più netto. Ma il fatto è che ai cartai non si chiedeva la vittoria a tutti i costi, ci mancherebbe, bastava solo una prestazione onorevole contro i validissimi 'cugini' della riviera. Invece continuiamo a domandarci, pur con le mille cause della disfatta presentate ieri, come possano dei professionisti 'non giocare' una partita di play-off, la più nobile vetrina della stagione, perdendo di cinquantacinque punti (66-121). E con ciò, dopo quattro giorni di astio, chiudiamo questa triste parentesi del basket fabrianese, perché già da subito bisogna iniziare a costruire il futuro e le basi per la prossima stagione di A1. Infatti, anche se verrebbe voglia di nascondere la testa sotto la sabbia per qualche lustro, è necessario riorganizzarsi. I vertici della società, attenuati i toni di accusa verso i giocatori dopo le pesanti dichiarazioni rilasciate a caldo, si sono poi riuniti ieri sera. Un Consiglio di Amministrazione convocato d'urgenza (a tre giorni dalla debacle) per esaminare la situazione e vedere da dove (e come) ripartire. Seduta che si è protratta sino a notte fonda. L'auspicio di molti è che (se non ieri, comunque nei prossimi tempi) si lavori non solo su un potenziamento a livello economico della società, ma anche a livello organizzativo, con una figura dirigenziale ben precisa che tracci le linee guida, un manager cui far riferimento e che, soprattutto, venga lasciato operare, senza l'incertezza finora dimostrata dal sistema biancazzurro. Per quanto riguarda la squadra, prima della disfatta di domenica l'indice di gradimento per eventuali riconferme era alto per Monroe, Chandler Thompson, Meeks, Gattoni e Bonsignori. Ora non si sa più nulla di preciso, anche se la società ha parlato di un non meglio precisato repulisti, salvo qualche rara eccezione. Andiamo più sul sicuro dicendo di una separazione quasi certa da coach Maurizio Lasi.
Concludiamo con qualche numero. Il bomber Rodney Monroe è stato il miglior realizzatore di squadra con 799 punti (e dell'intera 'regular season' di A1 con 757), 21 di media. A seguire Chandler Thompson 16,5 punti (e 6,7 rimbalzi), Meeks 12,3 (e 5,8), Washington 9,9 (e 7,1), Vetra 6,4 (43% da tre), Gattoni 3,3 punti, Mclinton 10,5, La Salle Thompson 10,1, Autry 7,2, Ferroni 2,6, Semprini 2,3, Martinez 6,9, Bonsignori 1,9 (ma con l'81% da due!), infine dieci presenze senza entrare per il giovane Romagnoli.
Ferruccio Cocco
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