PESARO - «La Kinder è sempre la Kinder, ma noi vogliamo batterla già stasera». E’ questo il messaggio che lanciano all’unisono Miloslav Beric e Silvio Gigena alla vigilia di gara uno dei quarti di play off.
«La Scavolini affronta di nuovo la Virtus nei play off dopo otto anni - dice Beric - e sappiamo quanto sia importante per noi questa sfida. La squadra di Messina, anche se accusa qualche problema di organico, rimane la favorita per il titolo ma noi abbiamo la seria intenzione di provare ad arrivare in semifinale».
Una vittoria in casa Kinder richiamerebbe domenica al Bpa Palas per gara-2 diecimila tifosi: «Ma noi li vogliamo anche nel caso non riuscissimo a vincere questa sera - aggiunge il giocatore serbo - perchè anche sull’1-0 per la Kinder la serie rimarrebbe aperta».
Il pubblico come undicesimo uomo in campo, tanto per parafrasare il calcio:
«Non vogliamo creare problemi psicologici alla Kinder - ribatte Gigena - perchè sappiamo che i giocatori virtussini non si lasciano facilmente impressionare dal calore del tifo avversario. Cerchiamo solo un aiuto in più per noi stessi, e questo può arrivare soltanto dal calore dei nostri tifosi. Ricordo la partita di campionato (quella del +33: ndr) quando si avvertiva all’interno del palas un’“onda" magica che indirizzava tutti i tiri da tre punti a canestro. Mi piacerebbe che si ricreasse quell’atmosfera».
Dopo aver rodato i motori con la vittoria record di domenica scorsa a Fabriano, la Scavolini è pronta a lasciare a casa il bianco delle magliette per diventare solo “rossa" Ferrari: «Siamo convinti di poter disputare un buon quarto di finale - dice ancora Gigena - e stasera metteremo in campo tutta la nostra determinazione. Ma la nostra mente sarà anche rivolta alla gara di domenica. Una cosa è certa: in casa nostra la Virtus dovrà trovare pane per i suoi denti».
Questo non vuol dire che a Casalecchio si presenterà una Scavolini meno agguerrita, anche perchè grattando via la superficie delle dichiarazioni della vigilia e di pretattica che arrivano da Bologna, la Kinder non sembra attraversare un periodo fortunato. Dopo l’infortunio di Smodis altri bianconeri hanno accusato qualche piccolo problema fisico.
«L’assenza di Smodis può rappresentare un piccolo vantaggio per noi - ammette Gigena - perchè il suo tipo di gioco permette alla Kinder di trovare spazi importanti sotto canestro e non solo per Griffith».
«Ma la Kinder - avverte Beric - ha tantissime altre soluzioni perchè può presentarsi con dieci giocatori di altissimo livello. E’ anche vero che con Smodis, un numero “4" che sa tirare bene come una guardia, la Virtus ha maggiori soluzioni offensive».
Avete previsto degli accorgimenti tattici diversi rispetto alle gare precedenti?
«No - risponde Gigena - la preparazione di questra partita prevede le stesse tattiche di sempre. Dispiace per Smodis, sinceramente, ma la Kinder rimane sempre una grandissima squadra. Ma noi, anche con l’aiuto del nostro pubblico, cercheremo di sovertire i pronostici, anche perchè abbiamo dimostrato di attraversare un buon periodo di forma».
A poche ore dalla palla a due (arbitri Grossi e Lo Guzzo) i biancorossi sembrano essere già “caldi", pronti a calarsi dentro il fuoco vivo che i play off, soprattutto a questo punto, riescono ad accendere: «I play off rappresentano il momento più importante della stagione - conclude Beric - ed io mi sento davvero pronto». E mentre lo afferma, Misha Beric sgrana gli occhi come se avesse già davanti la sua preda preferita.
Franco Crescentini
«La Scavolini affronta di nuovo la Virtus nei play off dopo otto anni - dice Beric - e sappiamo quanto sia importante per noi questa sfida. La squadra di Messina, anche se accusa qualche problema di organico, rimane la favorita per il titolo ma noi abbiamo la seria intenzione di provare ad arrivare in semifinale».
Una vittoria in casa Kinder richiamerebbe domenica al Bpa Palas per gara-2 diecimila tifosi: «Ma noi li vogliamo anche nel caso non riuscissimo a vincere questa sera - aggiunge il giocatore serbo - perchè anche sull’1-0 per la Kinder la serie rimarrebbe aperta».
Il pubblico come undicesimo uomo in campo, tanto per parafrasare il calcio:
«Non vogliamo creare problemi psicologici alla Kinder - ribatte Gigena - perchè sappiamo che i giocatori virtussini non si lasciano facilmente impressionare dal calore del tifo avversario. Cerchiamo solo un aiuto in più per noi stessi, e questo può arrivare soltanto dal calore dei nostri tifosi. Ricordo la partita di campionato (quella del +33: ndr) quando si avvertiva all’interno del palas un’“onda" magica che indirizzava tutti i tiri da tre punti a canestro. Mi piacerebbe che si ricreasse quell’atmosfera».
Dopo aver rodato i motori con la vittoria record di domenica scorsa a Fabriano, la Scavolini è pronta a lasciare a casa il bianco delle magliette per diventare solo “rossa" Ferrari: «Siamo convinti di poter disputare un buon quarto di finale - dice ancora Gigena - e stasera metteremo in campo tutta la nostra determinazione. Ma la nostra mente sarà anche rivolta alla gara di domenica. Una cosa è certa: in casa nostra la Virtus dovrà trovare pane per i suoi denti».
Questo non vuol dire che a Casalecchio si presenterà una Scavolini meno agguerrita, anche perchè grattando via la superficie delle dichiarazioni della vigilia e di pretattica che arrivano da Bologna, la Kinder non sembra attraversare un periodo fortunato. Dopo l’infortunio di Smodis altri bianconeri hanno accusato qualche piccolo problema fisico.
«L’assenza di Smodis può rappresentare un piccolo vantaggio per noi - ammette Gigena - perchè il suo tipo di gioco permette alla Kinder di trovare spazi importanti sotto canestro e non solo per Griffith».
«Ma la Kinder - avverte Beric - ha tantissime altre soluzioni perchè può presentarsi con dieci giocatori di altissimo livello. E’ anche vero che con Smodis, un numero “4" che sa tirare bene come una guardia, la Virtus ha maggiori soluzioni offensive».
Avete previsto degli accorgimenti tattici diversi rispetto alle gare precedenti?
«No - risponde Gigena - la preparazione di questra partita prevede le stesse tattiche di sempre. Dispiace per Smodis, sinceramente, ma la Kinder rimane sempre una grandissima squadra. Ma noi, anche con l’aiuto del nostro pubblico, cercheremo di sovertire i pronostici, anche perchè abbiamo dimostrato di attraversare un buon periodo di forma».
A poche ore dalla palla a due (arbitri Grossi e Lo Guzzo) i biancorossi sembrano essere già “caldi", pronti a calarsi dentro il fuoco vivo che i play off, soprattutto a questo punto, riescono ad accendere: «I play off rappresentano il momento più importante della stagione - conclude Beric - ed io mi sento davvero pronto». E mentre lo afferma, Misha Beric sgrana gli occhi come se avesse già davanti la sua preda preferita.
Franco Crescentini