IL canto libero (e gregoriano) di Fucka vola sopra i fantasmi del passato e la Fortitudo prende il primo punto della serie con la Wurth. Il ritorno di Carlton Myers al PalaDozza (coinciso con quello di Giorgio Seragnoli) non è stato certo quello che il capitano dello scudetto biancoblù aveva sperato: incassato il solito affettuoso saluto (ma senza cedere troppo alla retorica, anzi per niente) ha segnato 17 punti di cui appena 5 nel secondo tempo, e a partita chiusa. Il numero 10 ha litigato coi canestri un tempo amici per tutta la gara, chiudendo con un mortificante 3 su 12 da tre e 2 su 4 da due. Avete presente quando Myers decideva di sfidare da solo il mondo intero? Ecco. Il segno della resa quando, a 6´ dalla fine, su un raddoppio ringhioso di Meneghin e Galanda, Carlton s´è incartato con la palla in mano, soffocato in un cantone, e la sirena dei 24 secondi ne ha sancito la sconfitta personale. Ma si tratta solo del primo atto e siamo sicuri che Myers abbia ancora qualche sorpresa da riservare alla Fortitudo, sebbene non gli sia semplice giocando in una squadra tutto sommato modesta con la responsabilità addosso di fare da solo la differenza. E stando in campo 40 minuti senza tregua, sfiancato nell´occasione dalla difesa di Marcelic che invece ha concluso la sua serata con baldanzose entrate a canestro.
La Skipper ha dominato la gara per tre quarti ma in quel quarto in cui ha subìto lo ha fatto alla sua maniera, cioè tremendamente: nella seconda frazione i biancoblù sono riusciti nell´impresa di passare dal massimo vantaggio (+16) al massimo svantaggio (-5). Poi però nel secondo tempo è salito in cattedra il cavaliere pallido Fucka che ha chiuso la serata da miglior marcatore (21) e rimbalzista (13). Più di Myers, e di un trasparente Allen, per Roma la differenza l´ha fatta finché ha potuto, ancora come contro Roseto, il 30enne Marcaccini con 20 punti. Non pervenuto il pivot Benjamin Handlogten, 4 punti, 4 rimbalzi e 4 in pagella, a essere generosi.
In una Fortitudo con Savic e Milic a fare da spettatori in panchina e Meneghin in non buone condizioni, a fare il controcanto a Fucka ci ha pensato Jack Galanda: 29´ di grande sostanza ed efficacia.
L´inizio biancoblù aveva lasciato sperare in una serata più facile: due triple (Basile e Meneghin) e uno schiaccione di Kovacic in 150 secondi (8-0). Poi un´altra impennata a cavallo della prima pausa, grazie anche al felice impatto di Galanda: 6 punti in meno di 2´ dal 21-10 al 26-10 che faceva registrare, sulla prima azione del secondo quarto, il massimo vantaggio. Dall´altra parte solo pasticcetti, infrazioni di 24" e palle buttate al vento. Ma, fedeli alla migliore tradizione, a quel punto i ragazzoni di Boniciolli si sono addormentati mettendo in scena quel secondo quarto orripilante: 6´ minuti senza fare cesto, subendo il ritorno di Roma. Con un agghiacciante parziale 23-2 la Wurth è arrivata addirittura al sorpasso (28-33), trascinata dal gregario Giancarlo Marcaccini autore di 11 punti (tre bombe: altre due ne piazzavano Myers e Tonolli). La zona di Caja metteva ancora più a nudo il black out al tiro dei bolognesi, spezzato solo da Fucka che rompeva finalmente il digiuno con una spettacolare schiacciata al termine di un terzo tempo col pallone portato a spasso sulle teste di tutti in area, tipo cameriere col vassoio di caffè in un bar affollato. Una tripla di Basile, un cesto di Galanda e un altro slam dunk di Gregorio salvavano almeno la parità all´intervallo.
La ripresa è ricominciata all´insegna di Pilutti: una sospensione e un´entrata. Ma c´è voluto lo show di Fucka (cinque centri a fila dal campo sprecando due liberi e rifilando una stoppata) per riprendere quota. Meneghin ha interrotto il monologo di Greg spazzando via dal cesto un tiro di Masper che avrebbe riportato Roma a - 1 e andando a infilare una tripla sul ribaltamento: 53-47. Una bomba di Fucka ha sancito il +9, limato ancora da Masper alla fine della terza frazione.
Ad allargare il margine in avvio di ultimo quarto è sbucato perfino Tonino «vieni-pure-quando-vuoi» Goldwire, con due bombe consecutive che hanno messo definitivamente in ginocchio Roma: 65-52. A quel punto la Skipper ha provato a demolire i resti della Wurth con una raffica di triple, tutte fuori, ma è riuscita comunque a tenerla gobba con due schiacciate prepotenti di Galanda e Marcelic, a passeggio nell´area nemica come sul lungomare. L´ultimo ad arrendersi è stato ancora il tenero Marcaccini, autore della tripla del - 8 a 2´ dalla sirena.
Emilio Marrese
SKIPPER-WURTH 75-65
Skipper: Basile 11, Meneghin 6, Marcelic 7, Fucka 21, Kovacic 8, Goldwire 6, Pilutti 4, Galanda 12. N.e. Milic e Savic.
Wurth: Allen 7, Myers 17, Righetti, Tonolli 5, Callahan 8, Handlogten 4, Marcaccini 20, Masper 4. N.e. Zanelli e Santolamazza Note: tiri liberi Bo 5/11 Ro 9/11. Da due Bo 23/32 Ro 16/29. Da tre Bo 8/30 Ro 8/26. Rimbalzi Bo 36 Ro 32. Parziali: 5´ 12-4 10´ 24-10 15´ 26-22 20´ 35-35 25´ 43-43 30´56-49 35´ 65-52 40´. Massimo vantaggio Skipper +16 (26-10) all´11´. Massimo svantaggio: - 5 (28-33) al 18´.
La Skipper ha dominato la gara per tre quarti ma in quel quarto in cui ha subìto lo ha fatto alla sua maniera, cioè tremendamente: nella seconda frazione i biancoblù sono riusciti nell´impresa di passare dal massimo vantaggio (+16) al massimo svantaggio (-5). Poi però nel secondo tempo è salito in cattedra il cavaliere pallido Fucka che ha chiuso la serata da miglior marcatore (21) e rimbalzista (13). Più di Myers, e di un trasparente Allen, per Roma la differenza l´ha fatta finché ha potuto, ancora come contro Roseto, il 30enne Marcaccini con 20 punti. Non pervenuto il pivot Benjamin Handlogten, 4 punti, 4 rimbalzi e 4 in pagella, a essere generosi.
In una Fortitudo con Savic e Milic a fare da spettatori in panchina e Meneghin in non buone condizioni, a fare il controcanto a Fucka ci ha pensato Jack Galanda: 29´ di grande sostanza ed efficacia.
L´inizio biancoblù aveva lasciato sperare in una serata più facile: due triple (Basile e Meneghin) e uno schiaccione di Kovacic in 150 secondi (8-0). Poi un´altra impennata a cavallo della prima pausa, grazie anche al felice impatto di Galanda: 6 punti in meno di 2´ dal 21-10 al 26-10 che faceva registrare, sulla prima azione del secondo quarto, il massimo vantaggio. Dall´altra parte solo pasticcetti, infrazioni di 24" e palle buttate al vento. Ma, fedeli alla migliore tradizione, a quel punto i ragazzoni di Boniciolli si sono addormentati mettendo in scena quel secondo quarto orripilante: 6´ minuti senza fare cesto, subendo il ritorno di Roma. Con un agghiacciante parziale 23-2 la Wurth è arrivata addirittura al sorpasso (28-33), trascinata dal gregario Giancarlo Marcaccini autore di 11 punti (tre bombe: altre due ne piazzavano Myers e Tonolli). La zona di Caja metteva ancora più a nudo il black out al tiro dei bolognesi, spezzato solo da Fucka che rompeva finalmente il digiuno con una spettacolare schiacciata al termine di un terzo tempo col pallone portato a spasso sulle teste di tutti in area, tipo cameriere col vassoio di caffè in un bar affollato. Una tripla di Basile, un cesto di Galanda e un altro slam dunk di Gregorio salvavano almeno la parità all´intervallo.
La ripresa è ricominciata all´insegna di Pilutti: una sospensione e un´entrata. Ma c´è voluto lo show di Fucka (cinque centri a fila dal campo sprecando due liberi e rifilando una stoppata) per riprendere quota. Meneghin ha interrotto il monologo di Greg spazzando via dal cesto un tiro di Masper che avrebbe riportato Roma a - 1 e andando a infilare una tripla sul ribaltamento: 53-47. Una bomba di Fucka ha sancito il +9, limato ancora da Masper alla fine della terza frazione.
Ad allargare il margine in avvio di ultimo quarto è sbucato perfino Tonino «vieni-pure-quando-vuoi» Goldwire, con due bombe consecutive che hanno messo definitivamente in ginocchio Roma: 65-52. A quel punto la Skipper ha provato a demolire i resti della Wurth con una raffica di triple, tutte fuori, ma è riuscita comunque a tenerla gobba con due schiacciate prepotenti di Galanda e Marcelic, a passeggio nell´area nemica come sul lungomare. L´ultimo ad arrendersi è stato ancora il tenero Marcaccini, autore della tripla del - 8 a 2´ dalla sirena.
Emilio Marrese
SKIPPER-WURTH 75-65
Skipper: Basile 11, Meneghin 6, Marcelic 7, Fucka 21, Kovacic 8, Goldwire 6, Pilutti 4, Galanda 12. N.e. Milic e Savic.
Wurth: Allen 7, Myers 17, Righetti, Tonolli 5, Callahan 8, Handlogten 4, Marcaccini 20, Masper 4. N.e. Zanelli e Santolamazza Note: tiri liberi Bo 5/11 Ro 9/11. Da due Bo 23/32 Ro 16/29. Da tre Bo 8/30 Ro 8/26. Rimbalzi Bo 36 Ro 32. Parziali: 5´ 12-4 10´ 24-10 15´ 26-22 20´ 35-35 25´ 43-43 30´56-49 35´ 65-52 40´. Massimo vantaggio Skipper +16 (26-10) all´11´. Massimo svantaggio: - 5 (28-33) al 18´.
Fonte: La Repubblica