TREVISO. Se qualcuno aveva dei dubbi sulle condizioni psicofisiche della Benetton è meglio che si ricreda in fretta. Il modo sontuoso in cui ieri sera Treviso ha liquidato Trieste non ammette davvero repliche. E' un successo anche che mette assieme qualche significativo record.
Innanzittutto quello dell'affermazione con più punti in una gara di playoff per Treviso. I primati, del resto, non interessano molto ai ragazzi di D'Antoni: tant'è vero che se lo avessero saputo, negli ultimi cinque minuti, avrebbero spinto di più per battere anche il record dei punti segnati in una partita. Quest'anno, dunque, resistono i 119 punti rifilati alla prima giornata di campionato a Roseto. A livello individuale, invece, fa piacere mettere in evidenza il record stagionale di punti messi a segno da Tskitishvili: «Skita», oltre a far vedere delle cose eccezionali, ha messo a segno 15 punti in 17 minuti con il 60% dal campo. Il giemme dei Knicks, Scott Leyden, deluso forse per la mancata apparizione di Bostjan Nachbar, bloccato da un malanno al ginocchio, si sarà sicuramente stropicciato gli occhi nel vedere le evoluzioni del talento georgiano per il quale è ormai facile prevedere un futuro da Nba. Ma già che parliamo di record, un plauso particolare va rivolto a Massimo Bulleri, che ha festeggiato con 15 punti e tre canestri consecutivi, uno più bello dell'altro nel corso del secondo quarto, le sue 150 partite in biancoverde. Cesare Pancotto, coach marchigiano della Coop, non avrebbe mai pensato di toccare le sue 600 panchine in serie A, sapendo già alla fine del primo tempo (61-41 per Treviso) il risultato finale. A giustificazione di una prestazione così scialba di Trieste, c'è da mettere in conto che il quintetto di Pancotto aveva impiegato, appena 48 ore prima, 45 intensissimi minuti per eliminare, nella garatre degli ottavi, Varese.
Poca gente (solo 2.236 paganti!) per l'esordio della Benetton nei playoff. Evidentemente, i tifosi ritengono la Coop Nordest un ostacolo facile e preferiscono già «concentrarsi» sulla semifinale, presumibilmente con gli avversari di sempre della Kinder. Gli assenti, però, hanno avuto clamorosamente torto perchè la Benetton si è resa protaganista di una delle sue migliori prestazioni in assoluto di questa annata, già largamente positiva. Fraseggi spettacolari, azioni in transizione risolte nel giro di quattro-cinque secondi: il tutto con una rapidità di manovra davvero sopra le righe. D'Antoni, alla vigilia, temeva di ritrovarsi con una squadra arruginita dalla sosta di tredici giorni ed invece i biancoverdi, soprattutto nei primi due periodi, hanno dimostrato di aver capitalizzato nel migliore dei modi il «riposo», fatto comunque di allenamenti corroboranti. Citiamo solo un'azione, fra le tante della serata da «show-time» della Benetton: quella a metà del secondo quarto. Edney ruba palla a Maric: il play la serve al volo a Bell che, a sua volta, sfrutta il taglio sotto canestro di Tskitishvili, che va a schiacciare di prepotenza.
E la partita è praticamente finita al 20' quando la Benetton ha messo assieme la bellezza di 61 punti e 91 di valutazione, quest'ultimo record stagionale di Treviso.
Davide Vatrella
Innanzittutto quello dell'affermazione con più punti in una gara di playoff per Treviso. I primati, del resto, non interessano molto ai ragazzi di D'Antoni: tant'è vero che se lo avessero saputo, negli ultimi cinque minuti, avrebbero spinto di più per battere anche il record dei punti segnati in una partita. Quest'anno, dunque, resistono i 119 punti rifilati alla prima giornata di campionato a Roseto. A livello individuale, invece, fa piacere mettere in evidenza il record stagionale di punti messi a segno da Tskitishvili: «Skita», oltre a far vedere delle cose eccezionali, ha messo a segno 15 punti in 17 minuti con il 60% dal campo. Il giemme dei Knicks, Scott Leyden, deluso forse per la mancata apparizione di Bostjan Nachbar, bloccato da un malanno al ginocchio, si sarà sicuramente stropicciato gli occhi nel vedere le evoluzioni del talento georgiano per il quale è ormai facile prevedere un futuro da Nba. Ma già che parliamo di record, un plauso particolare va rivolto a Massimo Bulleri, che ha festeggiato con 15 punti e tre canestri consecutivi, uno più bello dell'altro nel corso del secondo quarto, le sue 150 partite in biancoverde. Cesare Pancotto, coach marchigiano della Coop, non avrebbe mai pensato di toccare le sue 600 panchine in serie A, sapendo già alla fine del primo tempo (61-41 per Treviso) il risultato finale. A giustificazione di una prestazione così scialba di Trieste, c'è da mettere in conto che il quintetto di Pancotto aveva impiegato, appena 48 ore prima, 45 intensissimi minuti per eliminare, nella garatre degli ottavi, Varese.
Poca gente (solo 2.236 paganti!) per l'esordio della Benetton nei playoff. Evidentemente, i tifosi ritengono la Coop Nordest un ostacolo facile e preferiscono già «concentrarsi» sulla semifinale, presumibilmente con gli avversari di sempre della Kinder. Gli assenti, però, hanno avuto clamorosamente torto perchè la Benetton si è resa protaganista di una delle sue migliori prestazioni in assoluto di questa annata, già largamente positiva. Fraseggi spettacolari, azioni in transizione risolte nel giro di quattro-cinque secondi: il tutto con una rapidità di manovra davvero sopra le righe. D'Antoni, alla vigilia, temeva di ritrovarsi con una squadra arruginita dalla sosta di tredici giorni ed invece i biancoverdi, soprattutto nei primi due periodi, hanno dimostrato di aver capitalizzato nel migliore dei modi il «riposo», fatto comunque di allenamenti corroboranti. Citiamo solo un'azione, fra le tante della serata da «show-time» della Benetton: quella a metà del secondo quarto. Edney ruba palla a Maric: il play la serve al volo a Bell che, a sua volta, sfrutta il taglio sotto canestro di Tskitishvili, che va a schiacciare di prepotenza.
E la partita è praticamente finita al 20' quando la Benetton ha messo assieme la bellezza di 61 punti e 91 di valutazione, quest'ultimo record stagionale di Treviso.
Davide Vatrella