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Voci dallo spogliatoio Kinder

Messina: «Ha vinto il complesso Kinder, non un superman»

Dubbi ? Molti. E all'inizio i tifosi hanno cercato di ansconderli con un primo caldo applauso. Squadra e pubblico si sono definitivamente sciolti solo a 3' 32 dalla fine col break decisivo dei bianconeri (69-58)e Pillastrini costretto a chiedere un t.o. ormai inutile. «Sì, sono molto soddisfatto perché abbiamo vinto una partita difficile. – dichiara subito Ettore Messina in sala stampa – Era la prima della serie e giocavamo in casa dopo la sconfitta in Eurolega col Panathinaikos e quindi c'erano tutti gli elementi per sentire una grossa pressione. A questo purtroppo bisogna aggiungere che diversi ragazzi non stavano bene. Abbiamo alternato cose buone e lo si è visto allorchè siamo saliti a + 10, ad altre purtroppo meno buone con tante incertezze ed errori. Ed in quelle occasioni Pesaro era bravissima a recuperare e a diventare minacciosa». Il momento più critico per la Kinder —, in cui ha giganteggiato Griffith— che voleva scacciare l'ombra verde che aleggiava costantemente sulle volte del PalaMalaguti e battere i rossi di Pillastrini si è concretizzato nel terzo quarto con l'infortunio di Becirovic. «Abbiamo avuto un vero sbandamento. Becirovic aveva subito in precedenza un duro colpo alla rotula del ginocchio sano (ndr il sinistro) e mi era stato detto che l'aveva assorbito e che quindi poteva rientrare in campo. Invece appena l'ho rimesso sul parquet ha risentito un male fortissimo ed allora si è anche lasciato prendere dai nervi». Sani Becirovic rientrato in panchina ha accennato a voler uscire ed il coach l'ha dovuto quasi abbracciare per riportalo affianco ai suoi compagni «E' da capire con quello che ha avuto. Gli è cascato il mondo addosso. Sarebbe voluto uscire, forse scappare a casa sua. Domani faremo gli accertamenti del caso e i medici ci diranno così come stanno le cose». Ma in infermeria dovrà passare anche Frosini che nonostante l'assenza di Smodis ha avuto un minutaggio relativo. «Soffre per una contrattura nella parte bassa del ventre che s'irradia sull'addome – ci spiega il coach – e quindi non potevo farlo stare in campo. Vedremo anche per lui cosa diranno i sanitari e mi regolerò di conseguenza per il prossimo match che sarà ancora più difficile. Sono contento perché non abbiamo battuto la Scavolini in virtù di una grande partita di un uomo solo - conclude Messina – Ma per la prova molto buona di molti, di tutta la squadra».
Mario Becca
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