LIVORNO. Sull'altare c'è finito Jamal Robinson. Il bombardiere che all'andata massacrò la (insieme a Stevenson) è stato tagliato ieri dalla De Vizia. Un divorzio annunciato, dopo l'arrivo in maglia biancoverde di Geno Carlisle. Robinson per adesso resterà ad Avellino, ma senza prender parte agli allenamenti. Domenica dunque, a Livorno, la formazione di Dalmonte si presenterà con un volto diverso. Carlisle nel ruolo di guardia, al fianco di Sideny Johnson, in un quintetto a stelle e strisce con Robinson, Tyrone Grant, ex di turno che i tifosi amaranto ricordano ancora con affetto, e Thalamus McGhee.
Il genio di Carlisle. É chiaro che bisognerà vedere come Carlisle riuscirà ad inserirsi nei meccanismi di una squadra che conosce appena da quattro giorni e che sta vivendo un momento molto delicato, contestata aspramente dal pubblico dopo l'ultimo crollo casalingo contro Biella, e accusata dalla stampa di non aver attaccamento alla maglia, di aver giocato una grande partita contro la Kinder per mettersi in evidenza davanti agli occhi della regina dei canestri, ma di essersi tirata indietro nella sfida con la Lauretana, che per la classifica invece era ben più importante. Resta il fatto che l'attenzione della Mabo si incentrerà soprattutto sul nuovo acquisto irpino. Giocatore caratteriale, che però quando incappa la giornata giusta può cambiare volto alla partita. L'anno scorso, con i Roosters, Carlisle ha chiuso con 24.7 punti a partita in dieci incontri disputati, il 44 per cento da due, il 41 dall'arco. Non male. Su di lui Luca Banchi indirizzerà probabilmente Sambugaro, che già domenica ha fatto buona guardia su Eubanks e Delfino.
I duelli. La De Vizia lontano da casa ha vinto appena due volte, a Biella a fil di sirena, e a Varese. Livorno ha avuto modo di provare dal vivo la sua forza, che sta nella capacità di esaltarsi davanti al pubblico amico, anche se in quella notte da lupi di metà novembre gli amaranto ci misero una buona dose di complicità per essere asfaltati. Nomi e cifre dicono che sotto le plance i biancoverdi di Dalmonte sono più forti della Mabo, 890 rimbalzi totali contro 857, soprattutto possono contare sulla stazza di Thalamus Mc Ghee e sull'agilità e la capacità di giocare anche lontano da canestro di Tyrone Grant. Ma la Mabo, con l'arrivo di Radojevic, ha acquisito maggior solidità nell'area colorata, soprattutto può permettersi di dare maggior ossigeno e rotazione a Barlow, per cui il confronto sarà più equilibrato. Tra l'altro Mc Ghee, che pure ha esperienza e grandi movimenti spalle a canestro, non è Tomidy, per cui anche Radojevic potrà far valere i suoi centimetri. Fuoco e fiamme promette il duello tra Grant ed Elliott, il passato e il presente di Livorno, ma anche quello tra il rigenerato Conley (che all'andata fu imbrigliato dalla difesa irpina, 5 punti, 2 su 13) e Stevenson, 16 punti di media.
I precedenti. All'andata finì con il trionfo biancoverde, meglio con il capitombolo della Mabo. 84-67 il punteggio in favore della De Vizia, con Grant e Mc Ghee che fecero la differenza sotto le plance (rispettivamente 8 e 11 rimbalzi) e appunto Stevenson (4 su 6 da tre e 20 punti) e Robinson (13 punti, 5 su 10) che scavarono il solco. Per Livorno fu notte buia. Gli unici che andarono vicini alla sufficienza furono Sambugaro e il povero Watkins (8 punti e 8 rimbalzi). Ma erano altri tempi. Il pallone racconta che il computo dei precedenti è a favore della De Vizia, 5 vittorie a 4, ma che in via Allende Avellino è riuscita una sola volta a fare il colpo. La vittoria più larga della Mabo è stata di 11 punti, anno 1997, Bini Viaggi-Cirio Avellino 92-81, la sconfitta più pesante invece proprio quella del novembre scorso. Quella di domenica potrebbe essere l'occasione per riportare il conto in parità. Vincere significherebbe mettere un'altra ipoteca sulla salvezza. La squadra si è allenata ieri in via Pera e tornerà oggi al palasport (18).
Giulio Corsi
Il genio di Carlisle. É chiaro che bisognerà vedere come Carlisle riuscirà ad inserirsi nei meccanismi di una squadra che conosce appena da quattro giorni e che sta vivendo un momento molto delicato, contestata aspramente dal pubblico dopo l'ultimo crollo casalingo contro Biella, e accusata dalla stampa di non aver attaccamento alla maglia, di aver giocato una grande partita contro la Kinder per mettersi in evidenza davanti agli occhi della regina dei canestri, ma di essersi tirata indietro nella sfida con la Lauretana, che per la classifica invece era ben più importante. Resta il fatto che l'attenzione della Mabo si incentrerà soprattutto sul nuovo acquisto irpino. Giocatore caratteriale, che però quando incappa la giornata giusta può cambiare volto alla partita. L'anno scorso, con i Roosters, Carlisle ha chiuso con 24.7 punti a partita in dieci incontri disputati, il 44 per cento da due, il 41 dall'arco. Non male. Su di lui Luca Banchi indirizzerà probabilmente Sambugaro, che già domenica ha fatto buona guardia su Eubanks e Delfino.
I duelli. La De Vizia lontano da casa ha vinto appena due volte, a Biella a fil di sirena, e a Varese. Livorno ha avuto modo di provare dal vivo la sua forza, che sta nella capacità di esaltarsi davanti al pubblico amico, anche se in quella notte da lupi di metà novembre gli amaranto ci misero una buona dose di complicità per essere asfaltati. Nomi e cifre dicono che sotto le plance i biancoverdi di Dalmonte sono più forti della Mabo, 890 rimbalzi totali contro 857, soprattutto possono contare sulla stazza di Thalamus Mc Ghee e sull'agilità e la capacità di giocare anche lontano da canestro di Tyrone Grant. Ma la Mabo, con l'arrivo di Radojevic, ha acquisito maggior solidità nell'area colorata, soprattutto può permettersi di dare maggior ossigeno e rotazione a Barlow, per cui il confronto sarà più equilibrato. Tra l'altro Mc Ghee, che pure ha esperienza e grandi movimenti spalle a canestro, non è Tomidy, per cui anche Radojevic potrà far valere i suoi centimetri. Fuoco e fiamme promette il duello tra Grant ed Elliott, il passato e il presente di Livorno, ma anche quello tra il rigenerato Conley (che all'andata fu imbrigliato dalla difesa irpina, 5 punti, 2 su 13) e Stevenson, 16 punti di media.
I precedenti. All'andata finì con il trionfo biancoverde, meglio con il capitombolo della Mabo. 84-67 il punteggio in favore della De Vizia, con Grant e Mc Ghee che fecero la differenza sotto le plance (rispettivamente 8 e 11 rimbalzi) e appunto Stevenson (4 su 6 da tre e 20 punti) e Robinson (13 punti, 5 su 10) che scavarono il solco. Per Livorno fu notte buia. Gli unici che andarono vicini alla sufficienza furono Sambugaro e il povero Watkins (8 punti e 8 rimbalzi). Ma erano altri tempi. Il pallone racconta che il computo dei precedenti è a favore della De Vizia, 5 vittorie a 4, ma che in via Allende Avellino è riuscita una sola volta a fare il colpo. La vittoria più larga della Mabo è stata di 11 punti, anno 1997, Bini Viaggi-Cirio Avellino 92-81, la sconfitta più pesante invece proprio quella del novembre scorso. Quella di domenica potrebbe essere l'occasione per riportare il conto in parità. Vincere significherebbe mettere un'altra ipoteca sulla salvezza. La squadra si è allenata ieri in via Pera e tornerà oggi al palasport (18).
Giulio Corsi
