Fucka sta meglio, la sua caviglia sinistra non desta particolari preoccupazioni. Non ne desterebbe comunque perché il suo alter ego, Giacomo Galanda, in gara uno, se l'è cavata egregiamente. Al posto di Gregor e in coppia con lui. E la chiave della serie – lo ammette lo stesso Gek – è proprio sottocanestro. “La chiave è lì – commenta Galanda – anche perché le rispettive batterie di esterni si equivalgono”. Lotta tra i giganti, dunque, ma non una battaglia fine a se stessa perché il discorso di Gek è più ampio. “Il dominio sotto canestro – insiste – non deve servire solo a noi lunghi. Ma dobbiamo sfruttare questa situazione per mettere in crisi la Wurth, coinvolgendo maggiormente i nostri esterni. Per chiudere il conto subito”.
Domani, appunto, si torna a giocare, ma a campi invertiti. E in campionato, la Fortitudo capolista, ebbe qualche difficoltà proprio con Roma, in campo a lungo con Tonolli e Masper. “Rimanemmo sotto per tutto il match – ammette il lungo di scorta di Boniciolli – ma ci fu una reazione importante. E arrivammo, comunque, a un tiro dalla vittoria.
Credo che ci si possa ripetere, con un altro esito, cercando di limitare la loro velocità”.
Quella velocità che in gara uno non si è vista. Perché Myers, nonostante qualche sprazzo, è rimasto ingabbiato dalla staffetta predisposta per lui. Perché Jerome Allen, che pure contro la Fortitudo ha giocato, bene spesso e volentieri, è apparso un fantasma. Incapace di qualsiasi accelerazione anche perché Basile – indicato in tempi non sospetti come l'uomo cardine di questo gruppo – non è tipo che lasci molti spazi.
“L'altra sera – continua Galanda – siamo partiti molto bene, con grande carattere e altrettanta mentalità. Poi, però, ci siamo un po' smarriti anche perché, per forza di cose, Roma aveva più confidenza con i playoff di quanta ne avessimo noi. Sono rientrati, sono passati in vantaggio, ma non credo di sbagliare dicendo che, nell'arco dei quaranta minuti, la partita è sempre stata in mano nostra. Adesso andiamo a Roma, consapevoli di quello che potrebbe significare portarsi sul 2-0. La pressione, ora, è tutta sulle loro spalle, ma noi non dobbiamo dare peso a queste cose. Dobbiamo solo, viceversa, concentrarci sui particolari e migliorare quelle situazioni che, in gara uno, non hanno funzionato nel migliore dei modi”.
Oggi ultima rifinitura nella palestra Furla dopodiché la squadra si ritroverà in stazione, nel primo pomeriggio, per salire sul treno che raggiungerà Roma in serata.
Alessandro Gallo
Domani, appunto, si torna a giocare, ma a campi invertiti. E in campionato, la Fortitudo capolista, ebbe qualche difficoltà proprio con Roma, in campo a lungo con Tonolli e Masper. “Rimanemmo sotto per tutto il match – ammette il lungo di scorta di Boniciolli – ma ci fu una reazione importante. E arrivammo, comunque, a un tiro dalla vittoria.
Credo che ci si possa ripetere, con un altro esito, cercando di limitare la loro velocità”.
Quella velocità che in gara uno non si è vista. Perché Myers, nonostante qualche sprazzo, è rimasto ingabbiato dalla staffetta predisposta per lui. Perché Jerome Allen, che pure contro la Fortitudo ha giocato, bene spesso e volentieri, è apparso un fantasma. Incapace di qualsiasi accelerazione anche perché Basile – indicato in tempi non sospetti come l'uomo cardine di questo gruppo – non è tipo che lasci molti spazi.
“L'altra sera – continua Galanda – siamo partiti molto bene, con grande carattere e altrettanta mentalità. Poi, però, ci siamo un po' smarriti anche perché, per forza di cose, Roma aveva più confidenza con i playoff di quanta ne avessimo noi. Sono rientrati, sono passati in vantaggio, ma non credo di sbagliare dicendo che, nell'arco dei quaranta minuti, la partita è sempre stata in mano nostra. Adesso andiamo a Roma, consapevoli di quello che potrebbe significare portarsi sul 2-0. La pressione, ora, è tutta sulle loro spalle, ma noi non dobbiamo dare peso a queste cose. Dobbiamo solo, viceversa, concentrarci sui particolari e migliorare quelle situazioni che, in gara uno, non hanno funzionato nel migliore dei modi”.
Oggi ultima rifinitura nella palestra Furla dopodiché la squadra si ritroverà in stazione, nel primo pomeriggio, per salire sul treno che raggiungerà Roma in serata.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino