ROSETO. Se il buongiorno si vede dal mattino c'è tutta la buona volontà da parte della nuova proprietà di creare le condizioni per un nuovo fortunato ciclo del Roseto Basket. In poco più di 48 ore, infatti, Enzo Amadio ha prima incontrato Mario Boni per proporgli non solo il rinnovo del contratto, ma anche un ruolo che vada oltre quello mirabilmente ricoperto dal bomber di Codogno sul parquet, e quindi, questa mattina, ha riunito a Roseto degli Abruzzi alcuni dei suoi collaboratori più fidati. L'obiettivo è iniziare a lavorare sul nuovo organigramma societario per individuare nei tempi e nei modi giusti gli obiettivi da perseguire.
Mentre la città aspetta di poter conoscere, salutare e ringraziare il nuovo proprietario Enzo Amadio, che ha scacciato gli spettri del trasferimento del titolo sportivo di serie A1 a Napoli o ad altra sede comunque diversa da Roseto, come è inevitabile è iniziato una sorta di "fantabasket".
Dell'assetto societario si è già parlato nei giorni che hanno preceduto il felice esito della trattativa tra Amadio e Martinelli, per giunta con un fondo di verità: innanzitutto Vittorio Fossataro (già dirigente sotto la presidenza di Giunco) è stato indicato come uno dei nomi che riscuotono maggior fiducia da parte del gruppo Amadio. Per il ruolo di general manager con particolare riferimento alle relazioni esterne circola il nome di Valerio Bianchini ma anche quello di Pierfrancesco Betti, che fu direttore sportivo nell'anno della promozione del Roseto in A1 e per buona parte della stagione successiva (le due funzioni non sarebbero, tuttavia, incompatibili). Resta da vedere se saranno coinvolti nella nuova società Nicola Mariani, infaticabile "Galliani" della gestione Martinelli, l'ex presidente Domenico Alcini, Ivan Bisson e Maurizio Cicconi.
Sul fronte tecnico c'è stato un primo contatto con Paolo Moretti per il rilancio del settore giovanile ma non solo quello, mentre per il ruolo di head coach il primo nome che è circolato è stato quello di Phil Melillo, ma su piazza ci sono anche il rosetano Toni Trullo (che fu l'artefice della promozione in A2 nel '98), il pescarese Marcello Perazzetti (in B1 a Rieti nell'ultima stagione) e il tecnico che ha portato l'Euro ai play off nel corso del campionato tutt'ora in corso, Bruno Impaloni.
Giorgio Pomponi
Mentre la città aspetta di poter conoscere, salutare e ringraziare il nuovo proprietario Enzo Amadio, che ha scacciato gli spettri del trasferimento del titolo sportivo di serie A1 a Napoli o ad altra sede comunque diversa da Roseto, come è inevitabile è iniziato una sorta di "fantabasket".
Dell'assetto societario si è già parlato nei giorni che hanno preceduto il felice esito della trattativa tra Amadio e Martinelli, per giunta con un fondo di verità: innanzitutto Vittorio Fossataro (già dirigente sotto la presidenza di Giunco) è stato indicato come uno dei nomi che riscuotono maggior fiducia da parte del gruppo Amadio. Per il ruolo di general manager con particolare riferimento alle relazioni esterne circola il nome di Valerio Bianchini ma anche quello di Pierfrancesco Betti, che fu direttore sportivo nell'anno della promozione del Roseto in A1 e per buona parte della stagione successiva (le due funzioni non sarebbero, tuttavia, incompatibili). Resta da vedere se saranno coinvolti nella nuova società Nicola Mariani, infaticabile "Galliani" della gestione Martinelli, l'ex presidente Domenico Alcini, Ivan Bisson e Maurizio Cicconi.
Sul fronte tecnico c'è stato un primo contatto con Paolo Moretti per il rilancio del settore giovanile ma non solo quello, mentre per il ruolo di head coach il primo nome che è circolato è stato quello di Phil Melillo, ma su piazza ci sono anche il rosetano Toni Trullo (che fu l'artefice della promozione in A2 nel '98), il pescarese Marcello Perazzetti (in B1 a Rieti nell'ultima stagione) e il tecnico che ha portato l'Euro ai play off nel corso del campionato tutt'ora in corso, Bruno Impaloni.
Giorgio Pomponi
