SIENA — Il giorno dopo il ko di Cantù: ricorso respinto, Naumoski squalificato per una giornata (paga un'ammenda e gioca domani), Chiacig che si pente e Gorenc che si allena, garantendo la sua presenza in gara-2 contro l'Oregon.
Difficile davvero da digerire la sconfitta subìta giovedì sera dalla Montepaschi al Pianella di Cucciago, da quella furia che sembrava irresistibile di Hines e compagni. Merito dei padroni di casa, sicuramente, ma anche approccio sbagliato da parte dei biancoverdi, che hanno prestato il fianco ai giocatori di Sacripanti, che hanno infierito, finchè hanno potuto.
L'atteggiamento ed il comportamento degli arbitri hanno poi fatto il resto, con decisioni punitive nei confronti dei biancoverdi (antisportivo a Topic, falli non fischiati a Stefanov, Naumoski espulso, ultimi secondi con soli quattro giocatori...) che hanno poi costretto la società ad avanzare reclamo, respinto come era prevedibile (una volta l'errore tecnico degli arbitri consentiva la ripetizione della gara, ora non più), reclamo comunque significativo sul clima non sereno che è stato creato nel finale di partita, sfuggito di mano ai fischietti. Naumoski dunque squalificato per una giornata, per comportamento offensivo nei confronti degli arbitri, ma pagando un'ammenda di 1032,91 euro il giocatore domani sarà regolarmente in campo.
Come pure Boris Gorenc, che ieri sera è tornato ad allenarsi insieme ai compagni di squadra, e riprenderà il suo posto a disposizione del coach Ataman.
Era invece assente Roberto Chiacig, che si è recato in Friuli per l'estremo saluto al nonno, deceduto l'altro giorno. Il giocatore della Montepaschi ha deciso di rilasciare una dichiarazione agli organi di informazione su quanto accaduto ieri a Cantù.
«Ho avuto modo a mente fredda di riflettere su quanto accaduto nelle fasi concitate della prima parte di gara, durante la quale ho tenuto un atteggiamento nei confronti dei miei compagni e del coach che, come giocatore e capitano della squadra, ritengo debba essere stigmatizzato. Sono dispiaciuto di quanto accaduto e, anche se non vuole essere una scusante il lutto che mi ha colpito, ha sicuramente esasperato il mio stato d'animo. Ho già avuto modo di parlare con la società, il coach ed i miei compagni invitandoli a sostenermi perchè ho voglia di dimostrare che si è trattato solo di un brutto episodio. Sono convinto che dimostreremo tutti insieme la forza del gruppo nelle prossime sfide dei play off».
Patrizio Forci
Difficile davvero da digerire la sconfitta subìta giovedì sera dalla Montepaschi al Pianella di Cucciago, da quella furia che sembrava irresistibile di Hines e compagni. Merito dei padroni di casa, sicuramente, ma anche approccio sbagliato da parte dei biancoverdi, che hanno prestato il fianco ai giocatori di Sacripanti, che hanno infierito, finchè hanno potuto.
L'atteggiamento ed il comportamento degli arbitri hanno poi fatto il resto, con decisioni punitive nei confronti dei biancoverdi (antisportivo a Topic, falli non fischiati a Stefanov, Naumoski espulso, ultimi secondi con soli quattro giocatori...) che hanno poi costretto la società ad avanzare reclamo, respinto come era prevedibile (una volta l'errore tecnico degli arbitri consentiva la ripetizione della gara, ora non più), reclamo comunque significativo sul clima non sereno che è stato creato nel finale di partita, sfuggito di mano ai fischietti. Naumoski dunque squalificato per una giornata, per comportamento offensivo nei confronti degli arbitri, ma pagando un'ammenda di 1032,91 euro il giocatore domani sarà regolarmente in campo.
Come pure Boris Gorenc, che ieri sera è tornato ad allenarsi insieme ai compagni di squadra, e riprenderà il suo posto a disposizione del coach Ataman.
Era invece assente Roberto Chiacig, che si è recato in Friuli per l'estremo saluto al nonno, deceduto l'altro giorno. Il giocatore della Montepaschi ha deciso di rilasciare una dichiarazione agli organi di informazione su quanto accaduto ieri a Cantù.
«Ho avuto modo a mente fredda di riflettere su quanto accaduto nelle fasi concitate della prima parte di gara, durante la quale ho tenuto un atteggiamento nei confronti dei miei compagni e del coach che, come giocatore e capitano della squadra, ritengo debba essere stigmatizzato. Sono dispiaciuto di quanto accaduto e, anche se non vuole essere una scusante il lutto che mi ha colpito, ha sicuramente esasperato il mio stato d'animo. Ho già avuto modo di parlare con la società, il coach ed i miei compagni invitandoli a sostenermi perchè ho voglia di dimostrare che si è trattato solo di un brutto episodio. Sono convinto che dimostreremo tutti insieme la forza del gruppo nelle prossime sfide dei play off».
Patrizio Forci