E'destino che questo mese di maggio, per la Scandone Avellino, dovrà essere fino in fondo un mese di passione. In galleria Giordano hanno atteso a lungo, nella giornata di ieri, notizie confortanti da Napoli, dove, a Palazzo Santa Lucia, si è nuovamente riunita la Giunta Regionale. C'era tanta attesa, ad Avellino, attorno al Consiglio Regionale di ieri mattina. Ci si attendeva un intervento concreto, da parte della Giunta Bassolino, in merito alla vicenda "Scandone", con la promessa ufficiale del versamento di contributi pari a circa mezzo miliardo di vecchie lire. Il Consiglio si è riunito, ma, anche questa volta, non è stato deciso praticamente niente in favore del club irpino. Della Scandone s'è parlato, certo, ma anche stavolta i Consiglieri Regionali si sono limitati a ribadire il proprio impegno a sostenere il team biancoverde ed a studiare un metodo per farlo il prima possibile. Tutto rimandato, quindi, alla prossima settimana, quando, a Palazzo Santa Lucia, ci si riunirà per l'ennesima volta. E dire che, ai dirigenti della Scandone, basterebbe soltanto un impegno scritto (da parte dell'Ente Regione) per poter ricominciare a parlare del futuro del basket irpino su toni ottimistici. Benigni e soci, infatti, aspettando notizie da Napoli, non sono certo rimasti con le mani in mano. I dirigenti biancoverdi hanno allacciato tutta una serie di contatti con alcuni imprenditori della nostra provincia che, si spera, potranno al più presto dare una mano alla Scandone. Ci sono ancora, per esempio, alcuni componenti della cordata solofrana che, rappresentati da Pio Gagliardi, hanno già fatto sapere di voler dare un proprio contributo. Non va dimenticato Giovanni Lettieri, Presidente dell'Unione Indistriali. Lettieri si sta muovendo nell'ombra, ma anche lui ha già avviato diverse trattative. Qualcosa di più, in merito, si potrà sapere il prossimo 27 maggio, quando, cioè, il Consiglio Direttivo dell'Unione Industriali si riunirà per discutere anche del problema Scandone. Per quella data, probabilmente, Lettieri potrà anche rendere pubbliche le trattative più importanti. E poi c'è una misteriosa azienda di autotrasporti, i cui dirigenti, in questi ultimi giorni, hanno già fatto sapere all'avvocato Benigni di voler entrare nella Scandone. La trattativa con questa nuova azienda sembra sia ben avviata, ma gli imprenditori interessati hanno preferito restare nell'ombra, scegliendo di svelare la propria identità solo a cose fatte. Sommando le varie trattative in corso, quindi, e fidando nel contributo dell'attuale dirigenza, la Scandone potrà davvero tirarsi fuori dalle sabbie mobili del fallimento. Tra gli "addendi", però, dovrà assolutamente esserci il contributo economico promesso dalla Regione, ma che, fino ad oggi, ancora non si è visto. Il tempo è davvero agli sgoccioli e, per salvare la Scandone, restano soltanto altri quindici giorni di tempo.
Raffaele Giusto
Raffaele Giusto