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Basile, Roma voglio conquistarti

La schiena di Kovacic (partirà in quintetto), il ginocchio di Savic (utilizzato solo in caso di necessità) non scalfiscono le certezze di una Skipper che è partita ieri pomeriggio, in treno, alla volta della capitale. Stasera (palla a due alle 20,30) gara due del confronto con Roma. In casa Fortitudo c'è un giocatore che vorrebbe togliersi uno sfizio. Più che uno sfizio, però, un tabù da abbattere. Lui non ha mai vinto nella capitale.
E' così, Basile? «Sì. Ho vinto su tutti i campi, a Roma non ci sono mai riuscito.
Vorrei centrare l'obiettivo in questa occasione. Chiudere il discorso subito sarebbe auspicabile».
Il suo ex compagno di squadra, Myers, non sarà d'accordo.
«Lui resta il pericolo pubblico numero uno. Quello da guardare a vista. Lui e Allen sono i due più pericolosi».
L'altra sera, però… «Sì, ci è scappato di mano Marcaccini. Abbiamo chiuso bene su Myers e su Allen, su Marcaccini no. Nel complesso, però, il lavoro di squadra è stato buono. Li abbiamo tenuti a 65 punti».
Una Skipper che pare Basile-dipendente.
«Non scherziamo, via».
Parliamo allora di un Basile indispensabile.
«No, non ci sto. In questa squadra siamo tutti indispensabili. Se siamo arrivati primi, al termine della stagione regolare, il merito è da dividere tra tutti».
Quando lei è rimasto fuori, per l'infortunio alla caviglia, la squadra ne ha risentito.
«Si è trattato solo di una coincidenza. Un calo, nel corso della stagione, è fisiologico».
Calo che si è verificato anche l'altra sera, nel secondo quarto.
«Lì, effettivamente, abbiamo esagerato, perché il parziale che abbiamo concesso loro – 23 a 2 – avrebbe potuto diventare pesante se non avessimo giocato bene in apertura. Però siamo riusciti a rimanere attaccati alla partita e abbiamo chiuso il discorso con pieno merito».
I momenti di calo sono nati quando lei era in panchina.
«Goldwire è stato bravissimo. E' stato lui, quando Roma cercava di rientrare, a respingere l'ultimo attacco con un paio di triple che hanno chiuso la partita. Resto del parere che in un gruppo ci sia bisogno di tutti. E se proprio vogliamo trovare un giocatore determinante faccio il nome di Fucka. Quando Gregor va in panchina perdiamo il punto di riferimento in attacco».
A Roma per chiudere il discorso? «Possibilmente sì, anche se sappiamo che non sarà facile. Ma il viaggio a Roma, in treno, è scomodo, vorremo evitare di ripeterlo.
Massì, dai, diciamo così, vogliamo evitare un'altra trasferta in treno.
E poi qualche giorno di riposo in più, in vista della semifinale, servirebbe».
A proposito di trasferte: la Fossa dei Leoni organizza quella odierna (348 2616544).
Alessandro Gallo
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