PESARO — Pillastrini, cinquanta per cento di possibilità...
«Mi sembra una percentuale onesta. Ma molto dipenderà dallo stato di forma in cui arriveranno loro. Sicuramente più leggeri psicologicamente rispetto a gara-uno, la più difficile per la Kinder».
E Booker? Si può parlare di sindrome-Jaric?
«Ribalto la domanda. Si può dire che qualcuno a livello europeo non soffra un giocatore come quello che negli ultimi due anni ha vinto pressochè tutto? Detto questo, però, sono convinto che Booker giocherà una grande partita».
Si è anche arrabbiato il play a Bologna quando lo ha rimandato in campo a fine partita. Cos'è successo?
«Credo per quell'azione in cui abbiamo difeso a zona ed abbiamo preso un tiro da tre da parte di Jaric. Situazioni tattiche che lui non gradisce»
Quindi non con lei?
«Non credo. Invece credo, e sono ancora morso dai dubbi, che abbia forse fatto male a tenerlo in panca quando la partita ancora contava. Tutt'ora ci penso. Ma in garadue questo non succederà».
In tanti si chiedono perchè la squadra non spinga in velocità. Cosa risponde?
«Perchè la Kinder è quasi sempre andata in pressing su Booker smorzando così il secondo passaggio del contropiede. Le uniche volte che ci siamo riusciti è successo con qualche palla rubata a metà campo. Ed è quello che dovremmo riuscire a fare anche in gara-due perchè non sono per nulla convinto che l'andare sempre di corsa contro la Kinder sia alla fine una tattica redditizia. Anzi».
S'aspettava un DeMarco così in forma?
«Sì, anzi pensavo onestamente che ci arrivasse prima a questi standard di gioco. E anche il rendimento di Blair, che era partito male ad inizio stagione, è molto legato alla crescita di Johnson».
A Bologna, alla fine, tutti scomparsi. Perchè?
«Sì, è vero, anche se mi rimane il dubbio, come ho detto, sull'impiego di Booker. Ma non mi interessa tanto quest'aspetto, quanto per quello non siamo riusciti a fare nel terzo quarto dove abbiamo avuto buone occasioni con buoni tiri per prendere nelle mani la gara. Abbiamo sprecato un'occasione d'oro».
Dove la Scavolini regge il confronto senza paura?
«Sicuramente nel reparto dei lunghi. Quello nostro è di assoluto livello, da grande squadra. Non abbiamo nulla da invidiare nemmeno a squadre come la Skipper».
Facciano un gioco che piace tanto. Spostiamo Ginobili di qua: che succede?
«Che a Bologna la partita l'avevamo porta a casa. Non solo: aggiungo che sarebbe difficile perdere contro chiunque».
Ultima domanda sul tormentone dell'anno: Beric in ripresa?
«Sta giocando e sta recuperando perché può essere per noi una opzione tattica, un'arma in più».
Maurizio Gennari
«Mi sembra una percentuale onesta. Ma molto dipenderà dallo stato di forma in cui arriveranno loro. Sicuramente più leggeri psicologicamente rispetto a gara-uno, la più difficile per la Kinder».
E Booker? Si può parlare di sindrome-Jaric?
«Ribalto la domanda. Si può dire che qualcuno a livello europeo non soffra un giocatore come quello che negli ultimi due anni ha vinto pressochè tutto? Detto questo, però, sono convinto che Booker giocherà una grande partita».
Si è anche arrabbiato il play a Bologna quando lo ha rimandato in campo a fine partita. Cos'è successo?
«Credo per quell'azione in cui abbiamo difeso a zona ed abbiamo preso un tiro da tre da parte di Jaric. Situazioni tattiche che lui non gradisce»
Quindi non con lei?
«Non credo. Invece credo, e sono ancora morso dai dubbi, che abbia forse fatto male a tenerlo in panca quando la partita ancora contava. Tutt'ora ci penso. Ma in garadue questo non succederà».
In tanti si chiedono perchè la squadra non spinga in velocità. Cosa risponde?
«Perchè la Kinder è quasi sempre andata in pressing su Booker smorzando così il secondo passaggio del contropiede. Le uniche volte che ci siamo riusciti è successo con qualche palla rubata a metà campo. Ed è quello che dovremmo riuscire a fare anche in gara-due perchè non sono per nulla convinto che l'andare sempre di corsa contro la Kinder sia alla fine una tattica redditizia. Anzi».
S'aspettava un DeMarco così in forma?
«Sì, anzi pensavo onestamente che ci arrivasse prima a questi standard di gioco. E anche il rendimento di Blair, che era partito male ad inizio stagione, è molto legato alla crescita di Johnson».
A Bologna, alla fine, tutti scomparsi. Perchè?
«Sì, è vero, anche se mi rimane il dubbio, come ho detto, sull'impiego di Booker. Ma non mi interessa tanto quest'aspetto, quanto per quello non siamo riusciti a fare nel terzo quarto dove abbiamo avuto buone occasioni con buoni tiri per prendere nelle mani la gara. Abbiamo sprecato un'occasione d'oro».
Dove la Scavolini regge il confronto senza paura?
«Sicuramente nel reparto dei lunghi. Quello nostro è di assoluto livello, da grande squadra. Non abbiamo nulla da invidiare nemmeno a squadre come la Skipper».
Facciano un gioco che piace tanto. Spostiamo Ginobili di qua: che succede?
«Che a Bologna la partita l'avevamo porta a casa. Non solo: aggiungo che sarebbe difficile perdere contro chiunque».
Ultima domanda sul tormentone dell'anno: Beric in ripresa?
«Sta giocando e sta recuperando perché può essere per noi una opzione tattica, un'arma in più».
Maurizio Gennari
Fonte: Il Resto del Carlino