ROSETO. "Una settimana, un giorno, solamente un'ora può valere una vita intera, il tempo passa in fretta e brucia tutto quello che hai". L'inizio di una delle più belle canzoni di Edoardo Bennato ben si adatta a quello che sta accadendo nel Roseto Basket a 4 giorni dall'accordo tra Michele Martinelli e l'imprenditore pescarese Enzo Amadio e a tre dalla data fissata (mercoledì) per perfezionare la cessione delle quote di maggioranza alla nuova proprietà.
Ogni momento vuole essere vissuto da Amadio senza l'ansia di quello successivo e, soprattutto, senza lasciarsi condizionare da quelle sirene che, gioco forza, hanno immediatamente iniziato a suonare provenienti da varie direzioni: «Ho bisogno di almeno una settimana per valutare al meglio certe situazioni - ha detto l'imprenditore che ieri ha trascorso la giornata a Roseto con alcuni suoi collaboratori di fiducia - Dopo decideremo l'assetto societario e il relativo organigramma, e inizieremo a lavorare per il futuro. Non nascondo che questa per me è una situazione nuova, essendo principalmente un appassionato di basket. In passato mi sono permesso anche di esprimere critiche verso alcune situazioni, ma da tifoso e nulla più. Di certo ho già capito una cosa, che a Roseto la pallacanestro è qualcosa di più di una passione».
Bisognerà attendere, dunque, com'era lecito attendersi, prima di conoscere i programmi futuri della nuova proprietà che, nelle speranze dei tifosi, non dovranno prescindere da quanto di buono a livello agonistico Roseto ha fatto nelle ultime stagioni. Fin qui di certo c'è stato l'incontro con Mario Boni, con il quale è stato raggiunto un accordo sulla parola. La presenza in città di Leo Busca, per tre anni play maker del Roseto e protagonista di due promozioni, quella dalla B1 alla A2 (stagione 97/98) e dalla A2 alla A1 (99/00), e da due anni in forza alla Snaidero Udine, ha fatto immediatamente rimbalzare la voce di un suo possibile ritorno: «Tranquilli - ha risposto l'indimenticato Leo - sono qui per salutare gli amici e per godermi due giorni di sole e mare prima di tornare al lavoro martedì».
Giorgio Pomponi
Ogni momento vuole essere vissuto da Amadio senza l'ansia di quello successivo e, soprattutto, senza lasciarsi condizionare da quelle sirene che, gioco forza, hanno immediatamente iniziato a suonare provenienti da varie direzioni: «Ho bisogno di almeno una settimana per valutare al meglio certe situazioni - ha detto l'imprenditore che ieri ha trascorso la giornata a Roseto con alcuni suoi collaboratori di fiducia - Dopo decideremo l'assetto societario e il relativo organigramma, e inizieremo a lavorare per il futuro. Non nascondo che questa per me è una situazione nuova, essendo principalmente un appassionato di basket. In passato mi sono permesso anche di esprimere critiche verso alcune situazioni, ma da tifoso e nulla più. Di certo ho già capito una cosa, che a Roseto la pallacanestro è qualcosa di più di una passione».
Bisognerà attendere, dunque, com'era lecito attendersi, prima di conoscere i programmi futuri della nuova proprietà che, nelle speranze dei tifosi, non dovranno prescindere da quanto di buono a livello agonistico Roseto ha fatto nelle ultime stagioni. Fin qui di certo c'è stato l'incontro con Mario Boni, con il quale è stato raggiunto un accordo sulla parola. La presenza in città di Leo Busca, per tre anni play maker del Roseto e protagonista di due promozioni, quella dalla B1 alla A2 (stagione 97/98) e dalla A2 alla A1 (99/00), e da due anni in forza alla Snaidero Udine, ha fatto immediatamente rimbalzare la voce di un suo possibile ritorno: «Tranquilli - ha risposto l'indimenticato Leo - sono qui per salutare gli amici e per godermi due giorni di sole e mare prima di tornare al lavoro martedì».
Giorgio Pomponi