ROMA - Mai dire Myers. Quale Carlton si ritroverà davanti stasera la Fortitudo? Quello devastante che, nella regular season, ne infilò 30 al PalaTiziano trascinando la Wurth alla vittoria (84-81) o quello contorto e impotente di tre sere fa in piazza Azzarita? Sono entrambe due facce di Carlton che i tifosi biancoblù ben conoscono: il leader inarrestabile e il dittatorello cocciuto. E la Fortitudo sa che le metamorfosi da un personaggio all´altro dello stesso fuoriclasse possono essere repentine. E´ difficile pensare che l´orgoglio dell´ex capitano, il miglior cannoniere da playoff del basket italiano, non venga fuori almeno in una gara di questa serie: e questa è la serata giusta. Myers e la Wurth si giocano il tutto per tutto e lo faranno in un palazzetto tutto esaurito (sono attesi tremila spettatori). La palla a due è alle 20.30, c´è la diretta Raisat e il match sarà visibile pure sugli schermi del PalaDozza, che si accenderanno alle 20, ad ingresso gratuito. La Fortitudo garantirà, dopo un accordo con l´Acantho, la diretta di tutte le trasferte dell´Aquila nei play-off: una bell´offerta, soprattutto per quando la Rai volgerà le sue telecamere altrove.
Quale Myers vedremo è dunque la prima fondamentale incognita che pende su Gara 2, ma non l´unica. Quale Wurth, in generale, si ritroverà davanti la Skipper? Quella che nel secondo quarto, martedì sera, le ha rifilato un umiliante 23-2 passando da –16 a +5 nel giro di otto minuti? Quella che a Roma, l´ultima volta, arrivò anche a +23 nel terzo quarto? Oppure quella squadretta che s´è spenta nel secondo tempo, l´altra sera, con un pivot ad acchiappare le mosche, Handlogten, un play bolso e innocuo come Allen e un cecchino miope ed egoista come Carlton? Da questi tre uomini dipende la prestazione della Wurth: il solo Marcaccini, trentenne tiratore con esperienze a Cholet e nella Ncaa, non può bastare. Non c´è da illudersi che i tre pezzi forti della squadra di Caja bissino la partituccia smunta dell´andata. Nel caso in cui i pacchetti esterni si equivalgano, la differenza potrebbe farla sotto canestro il redivivo Galanda di Gara 1.
Eppoi, ma qui siamo nel campo dell´ovvietà e della letteratura di casa nostra, chissà quale sarà la Fortitudo che vedremo stasera. Quella imbranata e masochista del secondo quarto di giovedì, e di tanti altri pezzi di partita nel corso di questa stagione, o quella trascinata da Fucka (a –9 da quota mille punti nei playoff) e sorretta da Galanda e Basile nella ripresa? Quale delle due anime biancoblù, in conflitto dall´inizio dell´anno, prevarrà?
Coach Boniciolli potrà forse spremere qualcosa in più da Savic, il cui ginocchio ormai scricchiola, e Milic, se si è ripreso dalla felice sbornia della paternità. Ma del gruppo slavo sarà comunque importante che Davor Marcelic si ripeta contro Myers: preso per spaccare le difese coi suoi tiri da fuori, s´è rivelato anche un ottimo marcatore. L´altra sera Carlton, con 17 punti, ha toccato il minimo nelle sue tre sfide da ex. Sono due squadre che puntano parecchio sul tiro da tre: ci prenda chi può.
Emilio Marrese
Quale Myers vedremo è dunque la prima fondamentale incognita che pende su Gara 2, ma non l´unica. Quale Wurth, in generale, si ritroverà davanti la Skipper? Quella che nel secondo quarto, martedì sera, le ha rifilato un umiliante 23-2 passando da –16 a +5 nel giro di otto minuti? Quella che a Roma, l´ultima volta, arrivò anche a +23 nel terzo quarto? Oppure quella squadretta che s´è spenta nel secondo tempo, l´altra sera, con un pivot ad acchiappare le mosche, Handlogten, un play bolso e innocuo come Allen e un cecchino miope ed egoista come Carlton? Da questi tre uomini dipende la prestazione della Wurth: il solo Marcaccini, trentenne tiratore con esperienze a Cholet e nella Ncaa, non può bastare. Non c´è da illudersi che i tre pezzi forti della squadra di Caja bissino la partituccia smunta dell´andata. Nel caso in cui i pacchetti esterni si equivalgano, la differenza potrebbe farla sotto canestro il redivivo Galanda di Gara 1.
Eppoi, ma qui siamo nel campo dell´ovvietà e della letteratura di casa nostra, chissà quale sarà la Fortitudo che vedremo stasera. Quella imbranata e masochista del secondo quarto di giovedì, e di tanti altri pezzi di partita nel corso di questa stagione, o quella trascinata da Fucka (a –9 da quota mille punti nei playoff) e sorretta da Galanda e Basile nella ripresa? Quale delle due anime biancoblù, in conflitto dall´inizio dell´anno, prevarrà?
Coach Boniciolli potrà forse spremere qualcosa in più da Savic, il cui ginocchio ormai scricchiola, e Milic, se si è ripreso dalla felice sbornia della paternità. Ma del gruppo slavo sarà comunque importante che Davor Marcelic si ripeta contro Myers: preso per spaccare le difese coi suoi tiri da fuori, s´è rivelato anche un ottimo marcatore. L´altra sera Carlton, con 17 punti, ha toccato il minimo nelle sue tre sfide da ex. Sono due squadre che puntano parecchio sul tiro da tre: ci prenda chi può.
Emilio Marrese
Fonte: La Repubblica