PESARO — Che differenza c'è tra la Scavolini e la Kinder? In gara-due sicuramente Rigaudeau. In gara-uno sicuramente Ginobili. Cosa manca alla Scavolini per battere l'armata bolognese? Indubbiamente una guardia che faccia canestro (è finita 78 a 82), quindi una coperta meno corta. Trova Johnson e perde Booker, trova Booker ed ha poco da Johnson. Perdippiù ha avuto anche la sfortuna di perdere dopo cinque di gara Middleton per una distorsione alla caviglia. Talmente in braghe di tela in questo settore la formazione biancorossa che ad inizio di ripresa Pillastrini ha rimandato in campo la sua guardia titolare nonostante non fosse in condizione di reggere il campo. Perchè il resto ha prodotto la leggerezza di una piuma. Gigena ha scaldato il ferro come un fabbro (0 su 7), Beric ha fatto più danni che cose buone, Traina non si è visto per tre quarti di gara anche se un suo canestro da tre ha ridato passione al bellissimo pubblico che ha affollato il palasport. Un po' poco anche per questa Kinder incerottata. E nonostante questo, nel finale, trovando una penetrazione del biondino coraggioso Pecile e quindi un cesto di Booker, Pesaro si è ritrovata ad un passo dall'aggancio. Ad un passo perchè la Kinder non ha mai dato l'impressione di poter barcollare anche nei momenti di difficoltà. Ha punito sempre al punto giusto e al momento giusto, ed a mettere le zampate che contavano, quelle che hanno lasciato ferite profonde sulla pelle dei biancorossi, sempre lui: Rigaudeau.
Ancora una volta la Bologna bianconera è andata a colpire nel cuore della difesa biancorossa con Griffth contro Blair: due falli subito. Poi ha iniziato a far faticare tutto il resto della squadra partendo sempre dal principio primo della Scavolini: Booker. Grande inizio del play con Jaric in difficoltà, poi un calo per rispuntare nel finale. Pesaro discute Booker? Ci sta tutto nella vita, anche questo. Anche mettere sotto 'processo' questo play che ha portato praticamente da solo Pesaro fino a questi livelli, prima in Eurolega e poi ai quarti di playoff. Perchè se Pesaro esce con l'onore delle armi da questo secondo incontro, meritandosi gli applausi del pubblico, ancora una volta è accaduto perchè è stata trascinata da Booker con il contributo di Blair che si è portato a casa ben 16 rimbalzi.
Adesso per sperare di non uscire con un secco 3 a 0, occorrerebbe trovare domani a Bologna una Kinder molto rilassata ed una Scavolini con i tre mori tutti al massimo. La speranza è l'ultima a morire.
Maurizio Gennari
Ancora una volta la Bologna bianconera è andata a colpire nel cuore della difesa biancorossa con Griffth contro Blair: due falli subito. Poi ha iniziato a far faticare tutto il resto della squadra partendo sempre dal principio primo della Scavolini: Booker. Grande inizio del play con Jaric in difficoltà, poi un calo per rispuntare nel finale. Pesaro discute Booker? Ci sta tutto nella vita, anche questo. Anche mettere sotto 'processo' questo play che ha portato praticamente da solo Pesaro fino a questi livelli, prima in Eurolega e poi ai quarti di playoff. Perchè se Pesaro esce con l'onore delle armi da questo secondo incontro, meritandosi gli applausi del pubblico, ancora una volta è accaduto perchè è stata trascinata da Booker con il contributo di Blair che si è portato a casa ben 16 rimbalzi.
Adesso per sperare di non uscire con un secco 3 a 0, occorrerebbe trovare domani a Bologna una Kinder molto rilassata ed una Scavolini con i tre mori tutti al massimo. La speranza è l'ultima a morire.
Maurizio Gennari
Fonte: Il Resto del Carlino