TRIESTE. Mike D'Antoni non lo nega: la Benetton ha giocato due partite diverse in una gara sola. I primi due quarti hanno fatto temere il peggio, poi le cose sono girate per il verso giusto. «Nel primo tempo abbiamo fatto una gran fatica ed il nostro atteggiamento non è stato certo da playoff. I ragazzi sono stati bravi a ricaricare le batterie e disputare un grande secondo tempo: quando giochiamo con grande intensità diventa tutto più facile. Marcelo Nicola e Tyus Edney (diciotto punti a testa per loro due) ci hanno guidato nel terzo e quarto periodo, mentre Pittis ha giocato ad altissimo livello per tutta la partita. Certo, ora puntiamo a chiudere i conti martedì al Palaverde». Qualcuno parla di peccato di una Benetton presuntuosa nei primi due periodi. «Non so cosa sia successo, prima di gara uno non passavo momento senza che ci ricordassimo l'un l'altro di mantenere la concentrazione alta in vista della serie con Trieste. Siamo esseri umani, abbiamo vinto la prima sfida con grande facilità e poi, visto il risultato così ampio a nostro favore, abbiano abbassato un po' troppo la guardia. Sono cose che capitano nei playoff». L'aggressività difensiva è stata la chiave della vittoria. «Non c'è dubbio che quando siamo stati più aggressivi siamo anche stati in grado di portare a compimento il break decisivo e, di conseguenza, la vittoria. Loro hanno cercato di rallentare la nostra difesa con gli anticipi e con il pressing, questo loro atteggiamento doveva stimolarci ad aumentare il ritmo invece abbiamo subito un po' troppo».
La Benetton ha tirato con il 20% nei primi due quarti mentre nel terzo quarto le percentuali sono cresciute moltissimo. «Noi abbiamo molti ottimi tiratori, nel primo tempo eravamo molli nell'atteggiamento, non recuperavamo palloni, ed abbiamo sparato a salve, soprattutto dalla distanza».
La squadra triestina, dopo il meno ventotto di garauno, ha giocato con l'orgoglio di fronte al proprio pubblico. «Prima della partita abbiamo parlato proprio di questo aspetto. Sapevamo che loro sarebbero stati molto carichi per il fatto che giocavano in casa, ma evidentemente parlare non è bastato visto il nostro avvio. In ogni caso abbiamo reagito da grande squadra e negli ultimi due periodi siamo andati a vincere con autorità». Infine notizie di Nachbar: «Boki ha quasi recuperato, ho solo bisogno di qualche allenamento, lo avremo di nuovo a disposizione per martedì».
Due battute anche per Cesare Pancotto, coach della Coop Nordest, che è stato prima dell'inizio della gara per le sue seicento partite in serie A. L'allenatore marchigiano riconosce la supremazia della Benetton e ritorna con la memoria alla la partita del 9 dicembre scorso. «Treviso ha più mentalità da playoff. Loro si caricano giocando queste partite, a differenza nostra, che invece siamo arrivati quasi scarichi all'appuntamento, dopo aver centrato nel corso della stagione numerosi obbiettivi: dalla salvezza al raggiungimento dei playoff, alla final-eight di Coppa Italia al passaggio del primo turno dopo aver eliminato Varese. Treviso ci ha superato soprattutto sul piano della mentalità».
Daniele Tricarico
La Benetton ha tirato con il 20% nei primi due quarti mentre nel terzo quarto le percentuali sono cresciute moltissimo. «Noi abbiamo molti ottimi tiratori, nel primo tempo eravamo molli nell'atteggiamento, non recuperavamo palloni, ed abbiamo sparato a salve, soprattutto dalla distanza».
La squadra triestina, dopo il meno ventotto di garauno, ha giocato con l'orgoglio di fronte al proprio pubblico. «Prima della partita abbiamo parlato proprio di questo aspetto. Sapevamo che loro sarebbero stati molto carichi per il fatto che giocavano in casa, ma evidentemente parlare non è bastato visto il nostro avvio. In ogni caso abbiamo reagito da grande squadra e negli ultimi due periodi siamo andati a vincere con autorità». Infine notizie di Nachbar: «Boki ha quasi recuperato, ho solo bisogno di qualche allenamento, lo avremo di nuovo a disposizione per martedì».
Due battute anche per Cesare Pancotto, coach della Coop Nordest, che è stato prima dell'inizio della gara per le sue seicento partite in serie A. L'allenatore marchigiano riconosce la supremazia della Benetton e ritorna con la memoria alla la partita del 9 dicembre scorso. «Treviso ha più mentalità da playoff. Loro si caricano giocando queste partite, a differenza nostra, che invece siamo arrivati quasi scarichi all'appuntamento, dopo aver centrato nel corso della stagione numerosi obbiettivi: dalla salvezza al raggiungimento dei playoff, alla final-eight di Coppa Italia al passaggio del primo turno dopo aver eliminato Varese. Treviso ci ha superato soprattutto sul piano della mentalità».
Daniele Tricarico
