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Trieste si merita la standing ovation

I voti ad una bella stagione

Voto 10: a Treviso. Così Maurizio Gherardini, team manager della Benetton, pochi minuti prima della palla a due: "Siamo in un momento di minore stanchezza fisica rispetto a Trieste, però il fattore campo conta. La chiave? Se loro non ci faranno correre e segneranno da fuori, sarà un'altra partita rispetto a gara - 1". Per un tempo la Coop è riuscita a fare il suo gioco. Ma alla distanza Treviso è cresciuta: freschezza atletica, difesa, talento in attacco e il trio delle meraviglie Nicola - Pittis - Edney hanno fatto la differenza. Giù il cappello.
Voto 10: al campionato della Coop. Final - eight di Coppa Italia, settimo posto, Coppa Europa, primo turno dei playoff superato. A 13" dall'ultima sirena di casa, il pubblico triestino si alza per una standing ovation alla squadra. Di più contro Treviso e nell'arco dell'anno davvero non poteva fare.
Voto 10: al trio Pancotto, Ghiacci e Cosolini che ha costruito un piccolo miracolo. Il coach ha tagliato il traguardo delle 600 panchine: l'ha fatto con una sconfitta, ma poco importa. E' stata una stagione vincente. Attenzione, però, ha lanciato un messaggio preciso in sala stampa: «Trieste deve tirar fuori quello che ha per far crescere lo sport: dal calcio alla pallamano, fino alla pallacanestro». A buon intenditore, poche parole.
Voto 10: al pubblico del PalaTrieste. Com'è ormai abitudine, Trieste per media spettatori è tra le più alte d'Italia. Ieri c'erano 4750 spettatori, non il pienone, ma va bene così.
Voto 10: alla sinergia creatasi tra calcio e pallacanestro. Dopo la vittoria con lo Spezia, Amilcare Berti, presidente della Triestina, si è precipitato al palasport. Ha ricevuto applausi e ovazioni. E si sono viste parecchie maglie alabardate indossate dai tifosi alzarsi in piedi.
Voto 9: tornando alla partita, i più in palla sono sembrati Erdmann e Washington. Gli altri, dopo il primo tempo, si sono spenti minuto dopo minuto.
Voto 8: forse meriterebbe di più, ma facendo una media tra il rendimento di gara 2 (6) e la stagione (10), esce questo numero. Mc Mazique è stato la sorpresa della Coop e ieri dovrebbe esser stata la sua ultima apparizione in maglia biancorossa a Trieste. Ha sulle spalle il break propiziato da Nicola, suo diretto avversario: ma non ne aveva più.
Voto 5: sarà la maledizione del terzo quarto, tuttavia anche questa volta la Coop cade nel buio più totale. In questi 10' si decide la partita e la serie. Anche se ci sarebbe ancora gara-3 da giocare: il finale, però, alla luce dei fatti appare scontato.
Marzio Krizman
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